Credo che la decisione della Giunta capitolina di chiudere l’Agenzia sulle Tossicodipendenze debba essere rispettata auspicando che le nuove politiche di intervento messe in campo dal Sindaco Marino sapranno raccogliere quanto di buono si ? fatto in questi anni, migliorando il sistema di lotta alla droga di Roma Capitale e rendendolo ancora pi? efficiente.
Allo stesso tempo chiedo per? che venga rispettato il lavoro svolto sin qui. Esso pu? essere non condiviso ma va rispettato e la realt? non va confutata con informazioni difficili da supportare .
Non si pu? dire che la chiusura dell’Agenzia porter? un risparmio di 800 mila euro l’anno poich? se il personale resta, le attrezzature restano, i servizi restano, l’unico risparmio ? dato dall’azzeramento del Consiglio di amministrazione i cui componenti svolgono il loro incarico a titolo ?onorifico?, fatto salvo il rimborso delle spese, il cui totale ammonta in un anno a circa 30 mila euro.
Non si pu? dire che l’Agenzia sulle tossicodipendenze in questi anni ha ?perso il suo ruolo? poich?, invece, ha realizzato pienamente il mandato ricevuto dall’Assemblea Capitolina nel 2009 rendendo in servizi ai cittadini quanto previsto dal Piano Programma, peraltro in coerenza con il Piano Nazionale di Lotta alla Droga.
Non solo. La magistratura ha confermato numerose volte la correttezza delle procedure amministrative, studi statistici e consessi nazionali e internazionali hanno confermato la ricchezza e la bont? del lavoro svolto, istituzioni di tutti i livelli hanno apprezzato il sistema di risposte messo in campo da questa amministrazione.
Credo che i passi in avanti fatti dall’Agenzia sulle Tossicodipendenze, dalla sua nascita ad oggi siano innegabili. Se la scelta della Giunta Marino ? quella di cambiare strategia al fine di migliorare il servizio reso ai cittadini, ben venga. Forse si poteva pi? facilmente assumere la ?governance? dell’Agenzia e fornirle nuovi indirizzi politico-gestionali ma, evidentemente, la volont? ? un’altra.
Spero solo che questo colpo di spugna non riconsegni per l’ennesima volta il tema delle dipendenze allo scontro ideologico profondamente sbagliato, in base al quale c’? una sinistra (con le sue cooperative) che privilegia la riduzione del danno ed una destra (con le sue cooperative) che privilegia la riabilitazione e la prevenzione, che tanti danni ha fatto in questi anni nel nostro Paese. Un approccio integrato ed equilibrato guarda ai bisogni delle persone e non alle appartenenze politiche di eroga i servizi.
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