Un nuovo centro per i giovani

Un nuovo centro per i giovani

Ciociaria Oggi, intervista di Lorenzo Vita | Entro l’anno nel popoloso quartiere di San Bartolomeo sarà inaugurata “La Casa di Willy”. «Diventerà una vera infrastruttura della comunità educante fatta di famiglie, scuole, istituzioni e terzo settore».

Un centro aggregativo giovanile nel cuore del quartiere San Bartolomeo. Proprio laddove si concentra in forma maggiore il problema del disagio giovanile. La “Casa di Willy”, che sarà inaugurata nel mese di dicembre, diventerà la seconda casa dei ragazzi della zona, grazie alle numerose attività promosse dagli enti del terzo settore che ne prenderanno la gestione. Proprio in questi giorni è stato pubblicato l’avviso pubblico. Ne abbiamo parlato con l’assessore alla Coesione sociale Luigi Maccaro.

Assessore, finalmente la “Casa di Willy” sta per diventare realtà. Quali sono le direttrici di questo progetto?
«E’ un progetto che risponde al bisogno di socialità, in un contesto nel quale l’offerta di luoghi di aggregazione è pressoché inesistente. Per bambini e ragazzi, in particolare, condivisione e aggregazione sono aspetti fondamentali per la crescita: passare il tempo libero con gli amici, vivere avventure positive, sperimentare momenti di protagonismo con l’aiuto di educatori preparati. Questo fa la differenza e il centro di aggregazione giovanile diventa una vera e propria infrastruttura della comunità educante, fatta di famiglie, scuole, istituzioni e terzo settore. Un presidio insostituibile nelle politiche di contrasto della povertà educativa. L’ente che si aggiudicherà il bando dovrà tenere aperto il centro, organizzare attività insieme ai ragazzi: doposcuola, sport, attività espressive, ma anche momenti di ascolto per intercettare condizioni di disagio e percorsi di promozione degli stili di vita sani».

Nella mission del progetto c’è il contrasto al disagio giovanile. Qual è la misura del problema in città?
«Il disagio è una condizione connessa all’essere giovani, non dobbiamo averne paura e ricordarci che ci siamo passati tutti.
Anzi, si diventa grandi proprio grazie al fatto che si affronta e si supera la condizione di disagio. Alcune espressioni di questo disagio possono però diventare pericolose ma ricordiamoci pure che la responsabilità è degli adulti. Fumo, droghe, alcol e gioco d’azzardo hanno da un lato i ragazzi come carne da macello dall’altro adulti che lucrano affari incredibili. Così come è incredibile che anche lo Stato debba fare cassa sulla pelle dei ragazzi.
E poi c’è la cultura del capriccio che in nome del diritto privato e della libertà personale tollera comportamenti molto pericolosi. Una finestra su questo mondo ce l’abbiamo nel weekend osservando piazza Labriola e gli altri luoghi di aggregazione giovanile. Ma cosa offriamo in cambio come istituzioni? La “Casa di Willy” vuole essere un primo passo per cambiare registro. Insomma, i problemi ci sono e ci saranno sempre. Ma noi dobbiamo dare segnali concreti di non volerci arrendere».

Coinvolgere i ragazzi del quartiere promuovendo svariate attività: così si favorisce l’integrazione?
«La vera scommessa è investire risorse sui ragazzi nella certezza che dando loro fiducia il futuro sarà migliore per tutti. Crediamo che la “Casa di Willy” possa diventare un motore di attività per tutto il quartiere dove i protagonisti possano essere i ragazzi ma i beneficiari saranno tutti: bambini, anziani, famiglie. E allo stesso tempo un monito di lotta al bullismo per non dimenticare quello che è successo».

Ecco la Segreteria provinciale di Demos

Ecco la Segreteria provinciale di Demos

Demos – Democrazia solidale conferma Luigi Maccaro nell’incarico di Segretario provinciale e nomina gli altri membri della Segreteria del partito guidato dall’On.le Paolo Ciani.

Ad affiancare l’Assessore alle Politiche sociali del Comune di Cassino ai vertici provinciali del partito, sarà l’avv. Manuela Maliziola nel ruolo di Vice Coordinatrice con delega al Lavoro e alle Pari opportunità. Maria Grazia Baldanzi è stata eletta invece Presidente dell’Assemblea provinciale con delega alle Politiche sociali mentre la Vice Presidenza dell’Assemblea è stata affidata all’avv. Silvia Tusei. Alessandra Umbaldo è responsabile dell’organizzazione oltre che delegata ai temi dell’ambiente e della sostenibilità mentre Antonella Del Greco ricopre l’incarico di Tesoriera del Partito con delega alla formazione. Gianfranco Barletta, Sindaco di Supino, è il nuovo responsabile di Demos per gli Enti Locali mentre a Manuela Cerqua, consigliera comunale a Sora è stata affidata la delega agli Enti intermedi. Della segreteria provinciale fanno ancora parte l’avv. Antonella Liberatori che si occuperà dei rapporti con il Terzo settore, Bruno Galasso con delega alla Cultura e Bruno Pietrobono con delega a viabilità e sicurezza stradale. Infine al dott. Massimo Natalìa di Anagni è è stata affidata la delega alla Sanità.

Il Gruppo Giovani si riunirà nelle prossime settimane per eleggere il proprio rappresentante in seno al Coordinamento provinciale che avrà la delega alle Politiche giovanili.

Intanto la Segreteria nazionale ha individuato la candidata di Demos al Consiglio delle Autonomie Locali, nella fascia dei Comuni superiori ai 15 mila abitanti. é Alessandra Umbaldo, Vice Presidente del Consiglio Comunale di Cassino, che sarà candidata nella lista “Il Lazio dei territori”.

Nei prossimi giorni il Coordinamento provinciale si riunirà per affrontare il tema delle imminenti elezioni provinciali ma è già deciso che uno degli amministratori di Demos sarà candidato.

Una politica popolare contro i populismi

Una politica popolare contro i populismi

SocialNews 5 | Inizia lunedì alle 17.00, nella “casa del centrosinistra”, il Cantiere Aperto di via Carducci, il cammino di Demos verso le elezioni amministrative del 2024 che porteranno i cittadini di Cassino ad esprimersi sul futuro della nostra città.

Inizia un ciclo di 6 appuntamenti, intitolato “La sfida del bene comune”, che ha l’obiettivo di riscoprire il senso, i valori, le ragioni dell’impegno al servizio della collettività. Impegno sociale, civile, politico, che può essere vissuto in tanti modi diversi, anche dentro alle Istituzioni, senza avere timore di “sporcarsi le mani” provando a fare la propria parte per la comunità a cui si appartiene.

Il primo incontro intende richiamare l’attenzione sulla distanza che c’è oggi tra la politica vicina ai bisogni delle persone e quella populista, senza radici, che cerca il consenso per il potere parlando alla pancia delle persone. E’ il popolarismo, il contrario del populismo. In un tempo segnato dal cinismo, dall’indifferenza, dall’isolamento serve «la migliore politica», come l’ha chiamata Papa Francesco.

“Una politica popolare contro i populismi” è dunque il titolo del primo incontro che sarà coordinato da Luigi Maccaro, responsabile di Democrazia Solidale in provincia di Frosinone. Prenderanno parte all’incontro l’on.le Paolo Ciani, deputato e segretario nazionale di Demos, l’avv. Lino Diana, deputato e senatore in diverse legislature degli anni scorsi, il prof. Luigi Di Santo, Professore di Filosofia del Diritto, Fondatore della Scuola di formazione politica “Giorgio La Pira” e l’avv. Manuela Maliziola, già sindaco di Ceccano ed esponente di primo piano di Demos in provincia di Frosinone. Il sindaco di Cassino, Enzo Salera, rivolgerà un saluto introduttivo ai presenti. L’incontro sarà aperto dal consigliere di Demos Bruno Galasso mentre le conclusioni saranno affidate alla capogruppo Alessandra Umbaldo.

Intorno a quattro parole chiave: welfare, ambiente, lavoro e cultura, ci si confronterà sulle priorità che hanno orientato finora l’impegno di Demos a Cassino, all’interno dell’Amministrazione guidata da Enzo Salera ma soprattutto sui bisogni della città a cui vogliamo ancora dare risposte nei prossimi anni.

La scommessa è quella di far tornare “popolare” la politica attraverso l’impegno di persone credibili che vogliono accettare la sfida del bene comune in un tempo difficile che chiama alla responsabilità.

Gli ottimi risultati raggiunti dalla nostra Amministrazione, la soluzione del dissesto economico ormai a portata di mano, la capacità di una squadra di far fronte a problemi epocali come la pandemia, ci portano con certezza a rinnovare l’impegno per le prossime elezioni amministrative nella speranza che altre persone vogliano avvicinarsi a questa esperienza politica.

La sfida del bene comune

La sfida del bene comune

SocialNews | 4 |

Mentre altrove si fa tattica pre-elettorale, si compongono la sera e si smontano la mattina improbabili alleanze anti Salera continuiamo a lavorare perché in gioco non c’è il futuro di Salera ma il futuro di Cassino. E lo facciamo invitando la cittadinanza a 6 momenti di confronto sul senso dell’impegno civico e politico. L’impegno per il bene comune non è un’espressione retorica ma una responsabilità che fa tremare i polsi.

1. A Sant’Angelo ci sono problemi legati alla presenza di una struttura che da qualche mese accoglie minori stranieri non accompagnati. Nei giorni scorsi sono stato lì per parlare con ragazzi, operatori e con le persone che erano in piazza a manifestare le loro giuste perplessità. Carmela Di Domenico mi ha intervistato per Ciociaria Oggi sull’argomento e a lei ho detto quello che penso. Clicca qui per leggere l’intervista…

2. Demos Cassino promuove un ciclo di incontri in preparazione alle elezioni amministrative 2024 intitolato “La sfida del bene comune”. Non una scuola, non un ciclo di conferenze, ma un vero e proprio cammino da percorrere insieme, alla scoperta (o riscoperta) della nostra vocazione all’impegno civile e politico. Il percorso si snoderà in sei incontri a cadenza mensile, in cui verranno toccati i temi principali del nostro “vivere insieme” e nei quali prenderanno la parola per una testimonianza alcuni protagonisti dell’impegno sociale, civile e politico del nostro tempo. Si parte lunedì 9 ottobre: vi aspettiamo! Clicca qui per vedere il programma e gli ospiti

3. In pochi credono che un giovane partito come Democrazia solidale possa fare la differenza, ma la realtà è ciò che sta già accadendo. Continuiamo a mettere al centro della nostra politica le persone e la vita reale dei cittadini, continuiamo nella nostra missione per una politica che rispetti le differenze, che lotti contro le discriminazioni e che persegua sempre il bene comune. Insieme, sempre. Con #laforzadelnoi
L’individualismo è una minaccia per la coesione sociale, precondizione per lo sviluppo.
Quella di Demos è una proposta comunitaria, che si oppone a tutti i fenomeni disgregatori della nostra società con la riscoperta del valore del bene comune a partire dal sostegno dei più deboli.
Ci concentriamo sull’ascolto delle esigenze e dei problemi e su tutti i tipi di fragilità. Se non si riparte dagli “ultimi” non si può ricreare il tessuto comunitario, non si può ridare senso al concetto di cittadinanza inteso come condivisione di un destino, a prescindere da nascita, cultura, provenienza geografica, etnia, religione, condizione economica.
Cittadinanza che deve essere sinonimo di comunità sociale, di solidarietà e che trova ragione nella condivisione delle sorti di tutta la collettività, nel rispetto delle sue regole e nella partecipazione alla costruzione di una società aperta, accogliente e giusta.
Demos, dal basso, con l’aspirazione ad essere una forza che assume l’umanesimo e la solidarietà come linee guida. Le nostre esperienze e vocazioni provengono dall’impegno sociale, dal volontariato, dal lavoro e dalla fatica quotidiana. fragili.

Se vuoi sapere cosa abbiamo fatto in questi anni clicca qui

Se vuoi partecipare clicca qui.

Se vuoi partecipare alla campagna elettorale per l’elezione del prossimo consiglio comunale, puoi:

  • Partecipare agli incontri del Circolo Demos di Cassino. Clicca QUI per vedere il calendario degli appuntamenti
  • Iscriverti a Demos, partecipare alle riunioni del circolo, condividere con altri amici la costruzione di progetti per il bene comune;
  • Diventare Volontario, collaborare nella produzione e nella promozione di contenuti facendo volantinaggio ai banchetti oppure attraverso il web e i social media;
  • Candidarti al Consiglio comunale nella lista di Demos, contattare familiari e amici per raccogliere i voti che potrebbero portarti a fare un’esperienza di servizio all’interno delle Istituzioni;
  • Fare una donazione. Bastano anche 5€ che andranno a sostenere la nostra campagna elettorale. Troverai tutte le spese rendicontate sul nostro sito web;

Se vuoi partecipare clicca qui

Mi farebbe molto piacere sapere cosa pensate di questi spunti, leggo volentieri commenti, suggerimenti e critiche inviate a: posta@luigimaccaro.it

Ciociaria Oggi del 1 ottobre 2023
La sfida del bene comune

La sfida del bene comune

Demos Cassino promuove un ciclo di incontri in preparazione alle elezioni amministrative 2024 intitolato “La sfida del bene comune”.
Non una scuola, non un ciclo di conferenze, ma un vero e proprio cammino da percorrere insieme, alla scoperta (o riscoperta) della nostra vocazione all’impegno civile e politico.
Il percorso si snoderà in sei incontri a cadenza mensile, in cui verranno toccati i temi principali del nostro “vivere insieme” e nei quali prenderanno la parola per una testimonianza alcuni protagonisti dell’impegno sociale, civile e politico del nostro tempo.

lunedì 9 ottobre 17.00

Saluto introduttivo Enzo Salera

Sindaco di Cassino

Paolo Ciani

Deputato, Segretario nazionale di Demos

Lino Diana

Già Deputato e Senatore in tre legislature del Partito Popolare Italiano, Relatore della legge 328/2000 sulla riforma dei servizi sociali

Luigi Di Santo

Professore di Filosofia del Diritto, Fondatore della Scuola di formazione politica “Giorgio La Pira”

Manuela Maliziola

Già Sindaco di Ceccano, Demos provinciale

lunedì 13 novembre 17.00

Barbara Funari

Assessora alle Politiche sociali di Roma Capitale

Gianni Novello

Fraternità di Romena, già Vice Presidente Pax Christi

Marco Toti

Direttore Caritas diocesana Frosinone

Manuela Cerqua

Consigliera comunale di Sora, Demos provinciale

lunedì 11 dicembre 17.00

Roberta Gaeta

Consigliera regionale in Campania di Demos, già Assessora alle politiche sociali della città di Napoli

Gianluca Guida

Direttore carcere minorile di Nisida, Promotore della lista “Per – le persone e la comunità”

Luigi Pietroluongo

Psicologo, Sociologo & Coach

Gianfranco Barletta

Sindaco di Supino, Demos provinciale

lunedì 22 gennaio 17.00

Luca Riccardi

Professore di Storia delle relazioni internazionali Università di Cassino

Massimiliano Badr Evangelista

presidente del Centro Islamico Culturale “La Luce” di Cassino e del Lazio Meridionale

Maria Grazia Baldanzi

Assistente sociale ASL FR, Demos provinciale

lunedì 19 febbraio 17.00

Daniela Bianchi

Esperta di relazioni istituzionali, già consigliera regionale del Lazio

Maurizio Esposito

Professore di Sociologia, Presidente Corsi di laurea in Servizio sociale e Politiche sociali

Mario Giro

Presidente Demos, già viceministro degli affari esteri nei governi Renzi e Gentiloni

lunedì 18 marzo 17.00

Mons. Gerardo Antonazzo

Vescovo della Diocesi Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo

Pietro Bartòlo

Medico di Lampedusa, Europarlamentare

Gigi De Palo

Presidente Fondazione per la natalità


Gli incontri saranno coordinati da Luigi Maccaro, Alessandra Umbaldo e Bruno Galasso

Accoglienza, la priorità è l’integrazione

Accoglienza, la priorità è l’integrazione

L’episodio del minore straniero fuggito da una casa d’accoglienza a Sant’Angelo, che ha cercato aiuto bussando ed entrando in un’abitazione privata, ha sollevato molte reazioni. In tanti, infatti, si sono interrogati sul funzionamento dell’accoglienza a Cassino, su cosa si possa e si debba fare per migliorare. E mentre sul caso indaga la polizia del Commissariato di Cassino per capirne i motivi e il contesto in cui inserirlo – e con l’esposto in Procura del consigliere Evangelista – l’assessore alla Coesione sociale Luigi Maccaro affronta la questione su un piano educativo e sociale.

Che situazione ha trovato nella casa d’accoglienza da cui il minore è fuggito l’altra notte?

Purtroppo gli episodi che si vanno succedendo, ampiamente raccontati dalle cronache, denotano una certa difficoltà di gestione. I ragazzi sono ragazzi e hanno bisogno di essere impegnati con scuola, tirocini formativi, sport e altre attività educative. Hanno bisogno di occasioni per fare amicizia con i loro coetanei. Soprattutto devono imparare presto l’italiano. E l’integrazione con il territorio che ospita la struttura è un requisito indispensabile. Tanti ricordano le difficoltà di Exodus di trent’anni fa ma per noi il legame con il territorio che ci ospita viene prima di ogni altra cosa. Bisogna capire quali sono le motivazioni che stanno alla base di certe esperienze.

I residenti lamentano più di un episodio con l’intervento delle forze dell’ordine. Cosa manca?

Io dico che non basta mettere “a posto le carte”. Si può essere formalmente in regola ma poi nella sostanza il lavoro educativo esige dedizione, competenza, pazienza, presenza. Gli interventi devono essere personalizzati, gli operatori hanno bisogno di formazione continua e di supervisione, c’è poi un bisogno di interventi psicosociali. Ma se non si supera la barriera linguistica e culturale questo lavoro non si riesce a fare. Un aiuto importante viene dalla rete dei servizi, non solo pubblici ma anche del privato sociale. Il mondo non profit vive anche di queste collaborazioni. Altre tipologie di organizzazioni invece fanno più fatica.

Qual è la situazione dell’accoglienza a Cassino?

A Cassino ci sono organizzazioni molto serie che lavorano da anni. L’inclusione sociale è un tema su cui la nostra città ha sempre dimostrato grande generosità e capacità di integrazione delle risorse. Certo abbiamo visto anche capitoli negativi e speriamo di non doverne rivedere ancora. Per questo ho chiesto ai nostri assistenti sociali di essere molto presenti nei luoghi dell’accoglienza. Il monitoraggio degli interventi è l’unica possibilità per fare un salto di qualità nella gestione dei servizi sociali. E l’integrazione con il tessuto sociale un pre-requisito indispensabile.

Carmela Di Domenico su Ciociaria Oggi del 27 settembre 2023

Cassino 2024, Demos c’è.

Cassino 2024, Demos c’è.

Democrazia Solidale è un movimento nato per dare espressione a quella parte di cittadini che non si ritrovano nella politica tradizionale. Con Demos vogliamo ridare fiducia ai tanti che credono in una società coesa, fondata sulla solidarietà e che non si rassegnano alla cultura egoista e individualista. In questi anni abbiamo fatto un grande sforzo per far fronte a tre grandi emergenze: la pandemia, l’arrivo dei profughi dalla guerra in Ucraina e la chiusura del reddito di cittadinanza da parte del Governo. Malgrado questi sforzi le disuguaglianze non sono diminuite, crescere in centro piuttosto che in periferia fa ancora differenza, c’è il grande tema della solitudine che colpisce anziani, famiglie con disabili, con particolari fragilità o che hanno perso il lavoro. C’è un grande bisogno di prossimità, c’è bisogno di tenere le persone al centro.
In questi anni alla guida dell’Assessorato alla Coesione sociale ho potuto conoscere ancora più da vicino la sofferenza che attraversa la nostra comunità, i nostri quartieri, le nostre famiglie. Il lavoro avviato in collaborazione con le realtà del Terzo settore deve essere portato avanti, incrementato, qualificato. Per questo torniamo a chiedere fiducia a tutte le persone che credono ancora nella Politica come impegno al servizio della città e delle persone più fragili.

Se vuoi conoscere nel dettaglio il lavoro svolto da giugno 2019 ad oggi vai su www.luigimaccaro.it/cosa-abbiamo-fatto

Se vuoi partecipare alla campagna elettorale per l’elezione del prossimo consiglio comunale, puoi:

  1. Partecipare agli incontri del Circolo Demos di Cassino (vedi sotto i prossimi appuntamenti)
  2. Iscriverti a Demos, partecipare alle riunioni del circolo, condividere con altri amici la costruzione di progetti per il bene comune;
  3. Diventare Volontario, collaborare nella produzione e nella promozione di contenuti facendo volantinaggio ai banchetti oppure attraverso il web e i social media;
  4. Candidarti al Consiglio comunale nella lista di Demos, contattare familiari e amici per raccogliere i voti che potrebbero portarti a fare un’esperienza di servizio all’interno delle Istituzioni;
  5. Fare una donazione. Bastano anche 5€ che andranno a sostenere la nostra campagna elettorale. Troverai tutte le spese rendicontate sul nostro sito web;

GLI INCONTRI DEL CIRCOLO DEMOS DI CASSINO

Un cammino da percorrere insieme sulle orme di figure come don Lorenzo Milani e Giorgio La Pira alla riscoperta della nostra vocazione all’impegno civile. Clicca sull’immagine per leggere il programma.

Stati generali: c’è anche il non profit

Stati generali: c’è anche il non profit

Ho scritto una lettera al Presidente della Provincia di Frosinone, Luca Di Stefano, sulla convocazione degli Stati Generali della Provincia. Credo sia giusto tener presente che il mondo produttivo sia fatto anche dalle imprese sociali, dal settore non profit che contribuisce in termini di produzione e di occupazione e che, alla luce dei mutamenti sociali, potrà crescere nei prossimi anni. Già in Italia i dati sono molto significativi: 80 miliardi il valore della produzione e quasi un milioni di occupati. Quali i dati nella nostra Provincia? Quale contributo può dare il settore non profit allo sviluppo economico del nostro territorio? Vale la pena, secondo me, parlarne.

Caro Presidente voglio ringraziarla per l’iniziativa intrapresa di promuovere gli Stati generali della Provincia di Frosinone. Riteniamo si tratti di un atto di coraggio che la pone naturalmente alla guida, a viso aperto, di una grande comunità fatta di cittadini, imprese e istituzioni che non abbassano la testa di fronte alla sfida di una crisi economica che richiede coesione e grande senso di responsabilità.

Mi permetto di suggerirle di coinvolgere un mondo fatto di organizzazioni e di imprese che anche nella nostra Provincia rappresentano una porzione piccola ma importante del mondo produttivo che contribuisce allo sviluppo del territorio in termini di produttività e occupazione.

Parliamo soggetti protagonisti nella costruzione di coesione sociale, nella tenuta della società civile di fronte all’impatto a più riprese della crisi economica, nella speranza che “gli ultimi fra gli ultimi” non vengano lasciati soli al loro destino.

Parliamo del mondo non profit, fatto di cooperative sociali, associazioni, fondazioni che alimentano l’economia sociale del nostro Paese.

Parliamo di 400 mila enti in Italia (+7% negli ultimi 6 anni), oltre un milione e mezzo di lavoratori occupati e oltre 6 milioni di volontari che, secondo gli standard ILO (International Labour Organization, Agenzia delle Nazioni Unite), equivalgono a 875 mila occupati.

Un terzo pilastro fra Stato e Mercato il cui valore della Produzione ha raggiunto nel 2022 gli 84 miliardi di euro.

Sono dati emersi dal Rapporto “Sussidiarietà e sviluppo sociale” realizzato dall’ISTAT in collaborazione con la Fondazione per la Sussidiarietà alla cui presentazione, nel gennaio scorso, è intervenuta la Ministra del Lavoro, Marina Calderone.

Sarebbe interessante esplodere il dato per conoscere i numeri di questo mondo relativamente al nostro territorio.

L’economia sociale gioca già oggi in Italia, come in altri Paesi d’Europa, un ruolo chiave per lo sviluppo del sistema socio-economico che, anche nella nostra Provincia, può avere carburante anche da questo mondo.

La pandemia e le emergenze degli ultimi anni – lo dico da Amministratore oltre che da responsabile di una organizzazione non profit – hanno reso ancor più evidente il ruolo cruciale del Terzo settore nell’ascoltare i bisogni di persone e territori e dare risposte tempestive, creare opportunità, cucire le ferite del tessuto socio-economico affinché sappia essere più inclusivo e sostenibile.

L’economia sociale non va quindi vista solo come un mezzo per arginare problemi, ma anche come una condizione necessaria per generare sviluppo.

Oltretutto questo Rapporto dimostra che la presenza di organizzazioni non profit sul territorio contribuisce in modo significativo a ridurre l’incidenza dei giovani che non studiano e non lavorano (NEET) offrendo loro prospettive di inclusione.

Mi permetto dunque di suggerirle un coinvolgimento anche anche del mondo non profit nella celebrazione degli Stati generali previsti per fine settembre nella convinzione che la collaborazione di tutte le parti sociali rappresenta l’elemento centrale attorno al quale costruire un nuovo modello di sviluppo, anche per la nostra Provincia.

Luigi Maccaro

Responsabile Fondazione Exodus

Ne ha parlato anche il blog AlessioPorcu.it: https://www.alessioporcu.it/articoli/primi-ripartendo-dagli-ultimi-stati-generali-maccaro-scrive-a-di-stefano/

Basta con questo dolore indescrivibile

Basta con questo dolore indescrivibile

SocialNews | 3 |

Una folla enorme ha partecipato mercoledì pomeriggio all’ultimo saluto a Giulio, un ragazzo speciale come lo ha definito don Nello, musicista talentuoso, studente brillante. Con la mamma Aurora abbiamo condiviso alcuni anni del cammino scout ma ieri l’allegria di quei tempi ha dovuto lasciare spazio al dolore e alla disperazione. Dolore e disperazione che vogliamo, che dobbiamo portare anche noi, comunità cittadina, perché Giulio è anche figlio della nostra città. Ti siamo vicini Aurora, nel silenzio e nella preghiera, per questa sofferenza immeritata. Certi che Giulio, vivo, nelle braccia del Padre nostro, saprà confortarti.

  1. Quattro incidenti in una settimana che lasciano senza parole. Basta con questo dolore indescrivibile, basta vite spezzate. Educazione stradale, rispetto delle regole, miglioramento delle infrastrutture: serve un Piano strategico per la sicurezza stradale. Clicca qui per leggere tutto…

  2. Ho scritto una lettera al Presidente della Provincia di Frosinone, Luca Di Stefano, sulla convocazione degli Stati Generali della Provincia. Credo sia giusto tener presente che il mondo produttivo sia fatto anche dalle imprese sociali, dal settore non profit che contribuisce in termini di produzione e di occupazione e che, alla luce dei mutamenti sociali, potrà crescere nei prossimi anni. Già in Italia i dati sono molto significativi: 80 miliardi il valore della produzione e quasi un milioni di occupati. Quali i dati nella nostra Provincia? Quale contributo può dare il settore non profit allo sviluppo economico del nostro territorio? Vale la pena, secondo me, parlarne. Clicca qui per leggere la lettera

  3. E’ tempo di cominciare a preparare la campagna elettorale per le amministrative dell’anno prossimo. In questi anni abbiamo fatto un grande sforzo per far fronte a tre grandi emergenze: la pandemia, l’arrivo dei profughi dalla guerra in Ucraina e la chiusura del reddito di cittadinanza da parte del Governo. Malgrado questi sforzi le disuguaglianze non sono diminuite, crescere in centro piuttosto che in periferia fa ancora differenza, c’è il grande tema della solitudine che colpisce anziani, famiglie con disabili, con particolari fragilità o che hanno perso il lavoro. C’è un grande bisogno di prossimità, c’è bisogno di tenere le persone al centro.
    In questi anni alla guida dell’Assessorato alla Coesione sociale ho potuto conoscere ancora più da vicino la sofferenza che attraversa la nostra comunità, i nostri quartieri, le nostre famiglie. Il lavoro avviato in collaborazione con le realtà del Terzo settore deve essere portato avanti, incrementato, qualificato. Per questo torniamo a chiedere fiducia a tutte le persone che credono ancora nella Politica come impegno al servizio della città e delle persone più fragili.

Se vuoi sapere cosa abbiamo fatto in questi anni clicca qui

Se vuoi partecipare clicca qui.

Se vuoi partecipare alla campagna elettorale per l’elezione del prossimo consiglio comunale, puoi:

  • Partecipare agli incontri del Circolo Demos di Cassino. Clicca QUI per vedere il calendario degli appuntamenti
  • Iscriverti a Demos, partecipare alle riunioni del circolo, condividere con altri amici la costruzione di progetti per il bene comune;
  • Diventare Volontario, collaborare nella produzione e nella promozione di contenuti facendo volantinaggio ai banchetti oppure attraverso il web e i social media;
  • Candidarti al Consiglio comunale nella lista di Demos, contattare familiari e amici per raccogliere i voti che potrebbero portarti a fare un’esperienza di servizio all’interno delle Istituzioni;
  • Fare una donazione. Bastano anche 5€ che andranno a sostenere la nostra campagna elettorale. Troverai tutte le spese rendicontate sul nostro sito web;

Se vuoi partecipare clicca qui

Mi farebbe molto piacere sapere cosa pensate di questi spunti, leggo volentieri commenti, suggerimenti e critiche inviate a: posta@luigimaccaro.it

Basta con questo dolore indescrivibile

Basta con questo dolore indescrivibile

Una folla enorme ha partecipato mercoledì pomeriggio all’ultimo saluto a Giulio, un ragazzo speciale come lo ha definito don Nello, musicista talentuoso, studente brillante. Con la mamma Aurora abbiamo condiviso alcuni anni del cammino scout ma ieri l’allegria di quei tempi ha dovuto lasciare spazio al dolore e alla disperazione. Dolore e disperazione che vogliamo, che dobbiamo portare anche noi, comunità cittadina, perché Giulio è anche figlio della nostra città. Ti siamo vicini Aurora, nel silenzio e nella preghiera, per questa sofferenza immeritata. Certi che Giulio, vivo, nelle braccia del Padre nostro, saprà confortarti.

Educazione stradale, rispetto delle regole, miglioramento delle infrastrutture: serve un piano strategico per la sicurezza stradale.

Fa impressione la quantità di incidenti che stanno insanguinando le nostre strade in questi giorni: San Giorgio a Liri, Cassino, Alatri, San Vittore del Lazio. Quattro incidenti in una settimana che lasciano senza parole. Nei quali hanno perso la vita Alfonso a 17 anni, Giulio a 19 anni e Graziella di 30 anni. Tutti e tre a bordo di mezzi a due ruote. E poi lo scontro drammatico ad Alatri che ha travolto una mamma e i suoi due figli che, per fortuna, sono vivi.

Come Democrazia solidale-Demos esprimiamo vicinanza alle famiglie delle persone coinvolte, ai Sindaci delle comunità colpite da questi drammi, a tutte le persone che ogni giorno rischiano la vita sulle nostre strade, in particolare quelle provinciali dove la velocità sostenuta spesso aumenta i rischi.

Non ci uniamo però a nessuno dei cori polemici che in queste ore si vanno animando, dando colpe a destra e a manca. Ognuno con la sua soluzione a senso unico. Noi crediamo che questa battaglia la possiamo affrontare solo insieme, con tutte le Istituzioni a fare squadra, a partire da Comuni, Provincia, ASL, Regione, insieme a tutti gli Enti che hanno competenza specifica come l’Astral.

Servono controlli, serve manutenzione, serve educazione stradale ma soprattutto serve un coordinamento di tutti questi interventi e serve una visione. Un Piano strategico per la sicurezza stradale nella provincia di Frosinone capace di abbattere drasticamente il numero di incidenti e di vittime della strada. Che preveda anche un lavoro massiccio di prevenzione all’uso di alcol e droghe, troppo spesso causa di molti di questi incidenti. Da questo punto di vista l’educazione stradale nelle scuole dovrebbe assumere un’importanza fondamentale: non basta il lavoro di sensibilizzazione che si fa nelle scuole elementari e medie, serve un lavoro molto serio soprattutto nelle scuole superiori dove ci sono i ragazzi alle prime esperienze sulle due ruote. Un lavoro fatto in collaborazione con le Forze dell’Ordine e con le tante associazioni di volontariato che organizzano incontri formativi come, ad esempio, la “Marco Pietrobono onlus” di Alatri.

I Sindaci non possono essere lasciati soli, anche in questo caso, di fronte alla responsabilità della sicurezza stradale. Serve un approccio condiviso a livello provinciale che metta a disposizione tecnici, risorse, competenze. E servono fondi regionali per sostenere queste iniziative. Per questo facciamo appello al Presidente della Provincia e ai Consiglieri regionali eletti sul nostro territorio affinché si facciano promotori di un lavoro sinergico che porti risultati concreti.

I soldi spesi in prevenzione sono soldi risparmiati nelle cure sanitarie delle conseguenze di questi incidenti stradali. Diamoci allora degli obiettivi concreti, raggiungibili e misurabili. La sicurezza stradale è un valore che si traduce in tre parole d’ordine: educazione, rispetto delle regole, miglioramento delle infrastrutture.

L’Osservatorio Provinciale per l’incidentalità stradale, istituito presso la Prefettura di Frosinone, è un punto di partenza importante per costruire una diversa consapevolezza sul tema della sicurezza. E potrebbe anche essere il luogo in cui aiutare i Sindaci ad utilizzare con maggiore efficacia la quota (non inferiore al 50%) dei proventi delle multe destinate per legge anche ai corsi di educazione stradale nelle scuole e alla tutela degli utenti deboli come bambini, anziani, persone con disabilità, pedoni e ciclisti.

Basta con questo dolore indescrivibile, basta vite spezzate. Impegniamoci seriamente tutti insieme per fare delle strade della nostra Provincia, strade più sicure, a misura di tutti.

No alle armate… branca-Leone.

No alle armate… branca-Leone.

SocialNews | 2 | 

Altro che grandi manovre! A nove mesi dalle elezioni amministrative di Cassino partono manovre che di grande non sembrano avere granché. Nel frattempo noi di Demos – Democrazia Solidale continuiamo a portare avanti il lavoro amministrativo con impegno e coerenza. 

1. Per fare chiarezza sulle prossime amministrative di Cassino ho detto chiaramente che noi restiamo saldamente nel centrosinistra, a livello locale come a livello regionale e nazionale. E il candidato del centrosinistra è uno solo e si chiama Enzo SaleraClicca qui per leggere la mia intervista rilasciata ad AlessioPorcu.it nelle ore successive al famigerato “pranzo della Foresta”. 

2. Per restare sui temi politici vi racconto che nei giorni scorsi la delegazione provinciale di Demos – Democrazia Solidale è stata ricevuta a Roma, presso la Camera dei Deputati, ricevuta dal Segretario nazionale Paolo Ciani. In quell’occasione abbiamo accolto due nuovi amministratori che si sono avvicinati al nostro Partito, Gianfranco Barletta, Sindaco di Supino e Manuela Cerqua, Consigliera comunale di Sora. Non sono i soli, stiamo facendo molti incontri con tanti amministratori e dovunque il nostro progetto politico riscuote interesse e apprezzamento. Clicca qui per leggere il racconto della giornata.

3. A Exodus abbiamo chiuso l’estate con un altro evento molto bello e carico di emozioni, organizzato dall’Associazione di Famiglie Affidatarie “A braccia aperte” che ha visto la partecipazione di Luca Trapanese, Assessore al Welfare del Comune di Napoli. Clicca qui per leggere il mio intervento, per vedere il servizio al TG di TeleUniverso e l’intervista su Radio Day

4. Su RadioCassino invece con Rita Cacciami abbiamo parlato di Movida e di adolescenti in una bella intervista nel corso della trasmissione Diritto di parola. Clicca qui per vedere l’intervista.

5. Sempre a proposito di adolescenti, il Governo mostra il pugno duro verso i ragazzi che delinquono ma secondo noi servirebbe più welfare e non più carcere. Servono politiche sociali, educative, culturali per colmare le disuguaglianze che fanno delle nostre periferie riserve di emarginazione e di povertà. Mi viene da sorridere quando leggo che verranno punite le famiglie che non mandano i figli a scuola! Molti di quei genitori stanno già scontando pene per spaccio, rapina e compagnia bella. I ragazzi che vengono puniti, anche col carcere, a cui non si fa una proposta alternativa, si incattiviscono ancora di più. Clicca qui per leggere alcune considerazioni in proposito.

Mi farebbe molto piacere sapere cosa pensate di questi spunti, leggo volentieri commenti, suggerimenti e critiche inviate a: posta@luigimaccaro.it

Ordinanze ok ma chi le rispetta?

Ordinanze ok ma chi le rispetta?

Radio Cassino Stereo, intervista di Rita Cacciami | Sulla movida e sugli adolescenti ho fatto una chiacchierata con Rita Cacciami ai microfoni di Radio Cassino Stereo. Si inaspriscono le regole ma quando avremo un presidio stabile delle Forze dell’ordine affinché le ordinanze vengano rispettate? Affinché i nostri figli possano contare su uno Stato che li protegga dai pericoli della cosiddetta “malamovida”?

https://youtu.be/cL-rpRmdDVo?si=9DpxYKfJZrFFmETa
Intervista con Rita Cacciami su Radio Cassino Stereo

Se vuoi ricevere automaticamente sulla tua email ogni nuovo articolo pubblicato sul mio blog, inserisci qui sotto il tuo indirizzo di posta elettronica.

Serve più welfare, non più carcere.

Serve più welfare, non più carcere.

Dopo il Decreto “Cutro” arriva il Decreto “Caivano” con le “misure urgenti per il contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile”.

Il Governo mostra il pugno duro verso gli adolescenti che delinquono e verso le famiglie che non li mandano a scuola. Diciamo che un po’ di ragazzi nella mia vita li ho incontrati e ho conosciuto molte situazioni di degrado, povertà, brutalità, illegalità diffusa, abbandono della scuola, assenza delle istituzioni. In tante periferie del nostro Paese è così e spesso l’unica presenza significativa è quella di parroci, educatori di strada, cittadini di buona volontà, insegnanti e assistenti sociali.

Le storie delle persone che ho incontrato mi portano a credere che la paura delle pene più aspre non ha mai fermato nessuno. Anche perché poi siamo bravi a fare le regole, un po’ meno a farle rispettare.

A quelli che ragionano con la pancia viene facile dire che ci vogliono punizioni più dure ma la radice dei problemi resta esattamente dov’è. 

E il problema è tutto sociale: quartieri degradati, case fatiscenti, famiglie povere, offerta culturale pressoché inesistente, mancanza di mezzi pubblici.

Per affrontare il disagio minorile ci vuole la scuola, l’oratorio, i centri sportivi, le associazioni culturali, i servizi sociali ed educativi, le imprese socialmente responsabili.

Mi viene da sorridere quando leggo che verranno punite le famiglie che non mandano i figli a scuola! Molti di quei genitori stanno già scontando pene per spaccio, rapina e compagnia bella. I ragazzi che vengono puniti, anche col carcere, a cui non si fa una proposta alternativa, si incattiviscono ancora di più.

Serve più welfare non più carcere. Servono politiche sociali, educative, culturali per colmare le disuguaglianze che fanno delle nostre periferie riserve di emarginazione e di povertà.

Se vuoi ricevere automaticamente sulla tua email ogni nuovo articolo pubblicato sul mio blog, inserisci qui sotto il tuo indirizzo di posta elettronica.

Alla Camera con Paolo Ciani

Alla Camera con Paolo Ciani

La delegazione di Demos – Democrazia Solidale della provincia di Frosinone alla Camera dei Deputati con l’on.le Paolo Ciani. L’ingresso di Barletta e Cerqua. Il protagonismo del gruppo giovani.

Il coordinamento provinciale di Frosinone di Demos – Democrazia Solidale, è stato ricevuto ieri a Roma, presso la Camera dei Deputati, dal segretario nazionale on.le Paolo Ciani.

«Vi ringrazio molto per il lavoro che state svolgendo – ha detto in apertura il segretario nazionale – e la crescita di Demos in quel territorio è il segno che state lavorando bene. Credo che abbiamo davanti la sfida importante del rilancio di una Provincia che sta soffrendo troppo e da troppo tempo. E questa sfida dobbiamo affrontarla insieme. Penso ai segnali di impoverimento della realtà industriale di quel territorio e spero che le Istituzioni regionali e nazionali sapranno dare segnali concreti di sostegno alle Imprese. Così come penso – ha continuato Ciani – ad una Sanità provinciale che vive in uno stato d’emergenza continua, dove i reparti continuano a chiudere per la cronica mancanza di personale e dove i cittadini subiscono una continua contrazione di servizi. E gli effetti sono più pesanti ovviamente sulle fasce più deboli della popolazione che non ha la possibilità di rivolgersi alla sanità privata, peraltro sempre più diffusa. Mi sento molto legato al vostro territorio e metterò il mio impegno in questa sfida comune».

Una delegazione composta da 30 persone che hanno rinnovato l’impegno a promuovere nella Provincia di Frosinone una politica non autoreferenziale ma centrata sulla vita reale delle persone, una politica capace di avere come orizzonte la costruzione di una società coesa, solidale, attenta alle fragilità, inclusiva, in armonia con l’ambiente e attente alla dignità dei lavoratori.

«In questi primi 4 anni abbiamo affrontato alcune tornate elettorali eleggendo amministratori in diversi Comuni della Provincia e dimostrando che vogliamo fare politica, occupandoci dei bisogni concreti delle persone e coinvolgendo, dal basso, cittadini e associazioni interessati al bene comune» ha affermato Luigi Maccaro, coordinatore provinciale di Demos oltre che Assessore alle politiche sociali del Comune di Cassino. «Vogliamo essere un’alternativa – ha continuato – alla politica urlata e allarmista sempre alla ricerca di contrapposizioni».

Una giornata di lavoro, di verifica e di programmazione che ha visto sul tavolo temi riguardanti l’organizzazione interna del partito, il tesseramento, i prossimi appuntamenti elettorali amministrativi ma è stata anche l’occasione per accogliere ufficialmente l’adesione di nuovi amministratori come il Sindaco di Supino, Gianfranco Barletta e la Consigliera comunale di Sora Manuela Cerqua.

«Ho scelto Demos – ha dichiarato Manuela Cerqua – perché in questo partito ho ritrovato quei principi che mi hanno spinto ad avvicinarmi alla politica, gli ideali e i valori sui quali ho improntato la mia azione politico-amministrativa, che ha come principali obiettivi la persona e il bene comune. Da oggi, intendo lavorare insieme a questo gruppo, con serietà e rinnovato entusiasmo, sulle criticità che investono più da vicino il nostro territorio, partendo dalle grandi battaglie che sta portando avanti l’on. Ciani sui temi delle periferie, dei disagi giovanili e delle azioni da mettere in campo contro le droghe, della sicurezza stradale, della pace, della giustizia sociale e dell’ambiente».

Così anche il Sindaco Barletta per il quale «entrare in Demos significa far parte di una squadra 

coesa e con la quale desidero tornare a fare la politica che parla con le persone lavorando tutti insieme per il bene del territorio cosa che purtroppo altri partiti hanno perso di vista. Da Sindaco – ha aggiunto Barletta – sento ogni giorno la responsabilità delle Istituzioni che devono trovare soluzioni ai bisogni delle persone, soprattutto le più fragili».

Un percorso, quello di Demos, cominciato da poco ma che in poco tempo si è diffuso in tutte le regioni italiane cercando di colmare quella distanza enorme che si è creata fra cittadini e politica, testimoniata dalle percentuali di astensionismo che ad ogni elezione diventa sempre più importante. Un percorso che ha coinvolto molti cittadini, amministratori, associazioni riuniti in una rete decisa a promuovere una riforma della società improntata all’inclusione sociale, alla sostenibilità ambientale, al protagonismo delle nuove generazioni e alla dignità del lavoro.

«Un percorso – ha aggiunto Manuela Maliziola, coordinatrice di Demos a Ceccano, Comune di cui è stata Sindaco negli anni scorsi – che nei prossimi mesi torneremo a presentare nei Comuni della nostra provincia organizzando incontri e momenti di confronto che ci accompagneranno fino alle amministrative del 2024».

Apprezzatissimo anche l’intervento del gruppo giovani “Spazio Z” che si è espresso attraverso la voce di Francesca Papa, studentessa universitaria che ha detto «noi non siamo i cittadini di domani come spesso ci chiamano, noi vogliamo essere interlocutori della politica già oggi, perché vogliamo capire e costruire insieme le risposte ai nostri bisogni e vogliamo essere pronti quando un domani avremo ruoli di responsabilità dentro alle Istituzioni».

L’impegno di Demos – Democrazia solidale in Provincia di Frosinone prosegue grazie anche al coinvolgimento di nuovi amministratori che vedono in questa forza politica un’esperienza di forte attenzione alle persone. Tra i presenti le delegazioni di Frosinone, guidata da Maria Grazia Baldanzi con l’ex Sindaco di Frosinone Michele Marini, quella di Ferentino guidata da Antonella Liberatori, quella di Ceccano guidata da Manuela Maliziola, quella di Cassino con i consiglieri comunali Umbaldo e Galasso, di Sora con Cerqua e di Supino con il Sindaco Barletta e sono giunti i saluti e il contributo dei gruppi di Alatri con Bruno Pietrobono e di Villa Latina con la consigliera Silvia Tusei.

Frosinone, 6 settembre 2023

Infinito spazio nel cuore

Infinito spazio nel cuore

Non siamo noi che “salviamo” i bambini che hanno necessità di un ambiente familiare aggiuntivo a quello di origine. Sono loro, sono quei bambini, che salvano noi. Ci salvano come società, come istituzioni, come mondo degli adulti. Ci danno la possibilità di cogliere l’occasione per restituire dignità al nostro ruolo di adulti, genitori, amministratori. Perché una società, come è quella italiana, che ha mezzo milione di minori in carico ai servizi sociali, forse un po’ in discussione dovrebbe mettersi.

Devo dire che da Assessore alle politiche sociali non mi mancano motivi di orgoglio per i risultati raggiunti in questi primi anni di promozione dell’istituto dell’affido familiare. Risultati raggiunti prima grazie agli assistenti sociali dell’area minori guidati dalla dott.ssa Silvia Crolla.

Poi grazie al Consorzio dei Servizi sociali che, grazie alla sensibilità e alla disponibilità del suo presidente, Simone Costanzo, del suo direttore, Emilio Tartaglia ma soprattutto della dott.ssa Federica de Santis che è la coordinatrice dell’area Sociale, ha sposato l’idea, rilanciando, attraverso l’istituzione del Centro Consortile per l’Affido Familiare che è ospitato a Cassino in uno dei locali confiscato alla criminalità organizzata. In maniera molto significativa questi spazi sono stati recuperati alla cultura e alla promozione sociale.

Ma l’obiettivo che avevamo in testa già 3 anni fa, la cosa che secondo me garantisce nel tempo la continuità di questa iniziativa, della promozione dell’affido familiare, a prescindere dall’impegno istituzionale che potrebbe essere discontinuo, la garanzia ce la può dare solamente l’amore e la passione delle famiglie affidatarie che quest’anno si sono riunite in questa associazione che – lasciatevelo dire – ha un nome un po’ articolato… “In punta di piedi, a braccia aperte” ma che restituisce chiaramente lo stile di queste famiglie, uno stile improntato alla straordinaria capacità di accoglienza e all’umiltà di chi si mette al servizio degli altri!!! 

Oggi promuovere l’affido familiare è un dovere istituzionale ed è una risposta ad un bisogno di accoglienza di cui forse non ci rendiamo veramente conto: in Italia sono oltre 400 mila i minori seguiti dai servizi sociali. E noi sappiamo bene, gli assistenti sociali meglio di me, quanto è importante per un bambino crescere in un ambiente in cui possa sentirsi amato. E’ l’unico modo che ha il bambino per darsi valore come persona. E il modo migliore per rispondere a questo bisogno è esattamente quello dell’affido familiare. Per cui voglio ringraziare – e non lo faremo mai abbastanza – le famiglie affidatarie che sono qui stasera.

E speriamo che aumentino sempre di più, per questo è necessario incrementare la realizzazione di eventi, facilitare anche la diffusione delle diverse forme di solidarietà familiare: non solo residenziale ma anche più leggero ad esempio diurno se il bambino rimane nella famiglia di origine. Il tema della prossimità solidale può essere ampiamente declinato. Perché, è giusto ripeterlo, e sta proprio qui la straordinarietà del gesto d’amore delle famiglie affidatarie, l’affido familiare non è l’anticamera dell’adozione ma ha come obiettivo garantire al minore l’affetto familiare che manca nella famiglia d’origine. E bisogna lavorare insieme affinché quelle condizioni affettive possano essere ripristinate nella famiglia d’origine, anche se sappiamo che in diversi casi questo può essere difficilissimo.

E quindi entra in gioco il tema della RESPONSABILITA’ CONDIVISA che abbiamo insieme, istituzioni e associazioni delle famiglie affidare nella promozione di questo istituto. 

Una condivisione che può portarci a cogliere, ripeto, anche il ventaglio di possibilità che questo istituto offre, anche tentando delle innovazioni proprio per tenere al centro la persona invece che le normative. Penso al sostegno scolastico pomeridiano, all’affidamento diurno, penso all’appoggio che le famiglie potrebbero dare anche a minori collocati in casa famiglia, penso agli spazi di socializzazione che potrebbero favorire l’amicizia tra famiglie fragili e famiglie (tra virgolette) normali. Oggi si vanno diffondendo ad esempio esperienze di affido culturale. Sono comunque forme intermedie che richiamano tutte la cultura della solidarietà familiare che dobbiamo diffondere.

Ma io dico che le soluzioni organizzative non bastano, non cambiano veramente la realtà. E’ l’apertura del cuore che cambia la vita delle persone e noi come Istituzioni ci siamo messi a disposizione di chi, come voi, quel cuore ha avuto il coraggio di aprirlo, diventando testimonianza di una scelta di vita. E oggi dobbiamo fare in modo che sempre più persone, sempre più famiglie abbiano la possibilità di incontrare questa esperienza. Perché ci sono incontri che ti cambiano la vita, lo sappiamo. Per questo non possiamo smettere di raccontare la bellezza di questa esperienza.

Continuiamo a mobilitarci coinvolgendo istituzioni, associazioni del terzo settore, operatori dei servizi pubblici, amministratori, affinché nuove alleanze e nuove strategie possano maturare e facciano registrare un passo avanti nella capacità della nostra società di proteggere chi è nel disagio, specie se minorenne e privo di adeguati supporti familiari.

Grazie a voi per la ricchezza che donate alla comunità di questo territorio.

Se vuoi ricevere automaticamente sulla tua email ogni nuovo articolo pubblicato sul mio blog, inserisci qui sotto il tuo indirizzo di posta elettronica.

Maccaro ricuce lo strappo della Foresta

Maccaro ricuce lo strappo della Foresta

Alessioporcu.it, intervista di Alberto Simone | “Le ammucchiate? A me non piacciono, ma, soprattutto, non piacciono agli elettori”. Luigi Maccaro, direttamente da Milano, dove si trova per impegni di lavoro, così commenta il pranzo a Cervaro, in località Foresta, che lo ha visto suo malgrado protagonista. A quel tavolo, infatti, la presidente del Consiglio Barbara Di Rollo ha palesato la possibilità di candidare l’assessore alle politiche sociali Luigi Maccaro per creare un’alternativa all’amministrazione Salera.

Assessore Maccaro, allora abbandona Salera e si candida alle primarie con Barbara Di Rollo ed i consiglieri di opposizione?

“Non mi risulta”.

Dica la verità: sapeva che Barbara DI Rollo avrebbe fatto il suo nome a quel pranzo?

“Assolutamente no, anche perché certe cose non si decidono da soli. Quando si sta in un partito si rispettano le regole di una comunità, ci si confronta, si consultano i livelli superiori, si decide insieme. Demos sta nella coalizione di centrosinistra a livello locale, regionale e nazionale. Non c’è nessuna preclusione a scelte diverse ma bisogna parlarne”.

Quindi state comunque pensando ad un’alternativa anche voi di Demos, così come la Di Rollo?

“Noi siamo abituati a fare le cose con serietà: qualora Demos decida di uscire dalla coalizione che sostiene il Sindaco Salera, la notizia non la danno i giornali, la da Demos, prima al Sindaco e poi alla stampa”. 

Cambia la forma, ma non la sostanza. Siete comunque a un passo dall’addio…

“Non ho detto questo. Non posso nascondere che con Salera abbiamo avuto diversi momenti di attrito, neanche tutti risolti se vogliamo dirla tutta, ed è probabile che ce ne saranno ancora. Ma questo non significa che si debba rompere definitivamente. Ci si confronta, ci si scontra, ma in maniera aperta e leale”.

E allora il suo nome come leader anti Salera com’è spuntato fuori?

“Questo va chiesto a chi l’ha fatto, io potrei rispondere che in qualità di candidato alle primarie ho già dato nel 2019”.

All’epoca con una chiara coalizione di centrosinistra, adesso anche con il centrodestra, sarebbe uno schema diverso

“Guardi, le ammucchiate non mi convincono e non hanno mai convinto gli elettori. Se ci fosse un’alternativa possibile alla coalizione che sostiene oggi il Sindaco Salera dovrebbe essere rappresentata da un progetto e da personalità molto autorevoli, frutto di un percorso di confronto e di condivisione molto serio. Di pranzi tra amici in agosto se ne fanno tanti ma sono un’altra cosa. Si sta insieme su un’idea comune, su un sogno condiviso non contro un nemico comune che poi diventa un incubo. Anche perché poi, se riesci a sconfiggerlo, non ha più un motivo per stare insieme”.

Quindi ci sta dicendo che non solo non sarà il candidato sindaco, ma non le piace neanche ciò che sta facendo la presidente del Consiglio Barbara Di Rollo?

“Non dico questo. Al contrario, anzi, io non giudico chi dovesse fare scelte differenti: è possibile che si maturi una certa amarezza rispetto al progetto in cui si è creduto e di conseguenza si possa scegliere di fare le valigie e cercare fortuna altrove. Come tutte le persone capaci di scegliere, chi fa questo passo merita rispetto. Io credo che il nostro compito sia quello di rinforzare il nostro campo e stare insieme costruendo una coalizione capace di dare speranza ai cittadini. Ma per fare questo non bisogna avere paura di lavorare insieme, anche insieme a chi ha idee diverse dalle nostre, anche perché abbiamo visto cosa è capace di fare la destra al governo”.

Si spieghi meglio.

“Le amministrazioni di centrodestra a Cassino sono state tutte disastrose, lo sa bene anche chi ha la memoria corta. Questo non vuol dire che quelle di centrosinistra siano state perfette. Ma questo rimane il campo in cui riteniamo di poter esprimere il nostro impegno al servizio della città. Sicuramente ci sono scelte del Sindaco che non ho condiviso, decisioni che avrei preso diversamente fossi stato al suo posto, comportamenti che attengono alla sua personalità che è diversa dalla mia ma per fortuna non siamo tutti uguali”.

Le frizioni tra voi, in effetti, non sono mancate. Al punto che lei aveva anche rassegnato le dimissioni, forse per questo è venuto naturale il suo nome come candidato anti Salera?

Le cronache dei giornali hanno registrato che siamo stati su fronti diversi sia alle elezioni provinciali che a quelle regionali, nel primo caso abbiamo avuto ragione noi, nel secondo caso abbiamo perso entrambi. Bisogna saper essere avversari senza diventare nemici. Per me questa è una cosa importantissima anche, per esempio, nei confronti della minoranza in consiglio comunale dove ci sono state e ci sono persone che stimo e che ritengo amiche. La politica non dovrebbe dividere le persone e per noi cattolici perseguire l’unità è una responsabilità sempre presente”.

A proposito di cattolici, una cosa appare certa: Demos anche nel 2024 sarà presente alle elezioni comunali. Il progetto che nel 2019 era agli esordi appare ormai decollato. E’ soddisfatto?

“Certo che ci sarà la nostra lista, non nascondo l’orgoglio e la soddisfazione. Demos è nato per ribaltare un concetto molto in voga negli ambienti dai quali proviene la maggior parte di noi dove ci è stato sempre detto che l’impegno nel volontariato e nell’associazionismo è bello e gratificante. Fare politica no, perché è rischioso, perché poi “alla fine diventi come loro” ci dicevano. E io invece penso che in questi anni siamo rimasti quelli che eravamo. Continuiamo a pensare che la politica sia un servizio e non un modo per fare carriera. Vogliamo ridare respiro e credibilità all’impegno politico che oggi, nella testa di troppe persone, è considerato una specie di agenzia di collocamento”.

L’Emporio solidale occasione di riscatto

L’Emporio solidale occasione di riscatto

Ciociaria Oggi, intervista di Lorenzo Vita | 

Assessore Maccaro: un progetto che permette di recuperare gli sprechi a vantaggio di chi si trova in difficoltà…

Per tante, troppe famiglie, questo continua ad essere un tempo molto difficile. All’emergenza alimentare si è aggiunto il caro bollette e l’aumento generalizzato di tutto ciò che serve ad una famiglia per vivere dignitosamente. Soprattutto laddove ci sono figli minori la situazione è spesso insostenibile. L’Emporio Solidale dunque non è solamente un luogo di distribuzione alimentare ma vuole essere un punto di riferimento per tutte queste famiglie in difficoltà, un seme di speranza affinché nessuno perda fiducia in un futuro migliore. Intanto finalmente superiamo la logica del pacco viveri perché le persone potranno scegliere i prodotti di cui hanno bisogno e poi particolare attenzione sarà riservata alle mamme con bambini piccoli.

Come sarà gestito e chi potrà accedervi?

Partiamo da una base di circa 250 famiglie che da alcuni anni assistiamo regolarmente grazie agli approvvigionamenti della Fondazione Banco Alimentare che ogni mese, da febbraio 2020, ci scarica circa tre tonnellate di prodotti alimentari. Sugli scaffali saranno esposti prodotti etichettati con un valore espresso in punti; ogni famiglia, a cui viene riconosciuto l’accesso, avrà una tessera con un punteggio massimo di punti mensili; la famiglia potrà fare la “spesa”, prendendo dagli scaffali i prodotti di cui necessita, per un totale massimo dei punti disponibili. La gestione è affidata alla Cooperativa sociale Arca, che gestisce anche il Centro diurno Arcobaleno di Caira: per questo saranno coinvolti alcuni giovani con disabilità nel ruolo di magazzinieri e addetti alla distribuzione. Penso che questa particolarità rende il nostro Emporio un’esperienza abbastanza unica in Italia. Persone fragili che si mettono al servizio di persone con altrettante fragilità nell’ambito di un percorso di inserimento sociolavorativo. Un bella scommessa!

Oltre al sostegno materiale, l’Emporio offrirà anche altri servizi?

Spero che l’Emporio Solidale possa raccogliere l’eredità di “Cassino Risponde”, il progetto avviato in Assessorato durante il lockdown. Che possa diventare cioè punto di riferimento per molti volontari ma anche per cittadini e imprese che vogliano donare prodotti non solo alimentari. Un motore “solidale” capace di mettere in moto tante iniziative sul piano dell’ascolto, dell’accompagnamento, del reinserimento sociale e della cultura della condivisione. Quella cultura che costruisce comunità, che veicola valori di solidarietà umana verso che è meno fortunato. Non è buonismo fine a se stesso, è la base del vivere civile ed è la base del progresso della nostra città. Sull’egoismo non si costruisce niente, sulla condivisione possiamo cambiare profondamente la realtà. Vogliamo una città bella fuori grazie ai tanti interventi di restyling urbano e bella “dentro” grazie alla cultura della solidarietà.

È in crescita il numero della famiglia in difficoltà nella nostra città?

Si. Ovviamente più sono le opportunità che vengono messe a disposizione, più aumenta la domanda di servizi. Sono preoccupato per la progressiva riduzione della misura del reddito di cittadinanza che certamente avrà conseguenze negative sulla platea degli assistiti. Per questo ritengo che l’apertura dell’Emporio sia un segnale di ottimismo perché non vogliamo avere paura del futuro ma dobbiamo prepararci ad affrontarlo con responsabilità e competenza. Per questo ci tengo molto a ringraziare la Banca Popolare del Cassinate che ha messo a disposizione gratuitamente il locale per un progetto di cui cominciammo a parlare con il compianto Presidente Donato Formisano a cui l’Emporio è intitolato.

Quali sono gli altri progetti in cantiere promossi dall’Assessorato?

Un progetto a cui teniamo moltissimo riguarda la promozione dell’affido familiare. Abbiamo cominciato con i corsi di formazione, poi abbiamo fatto i primi affidi, da poco si è costituita l’associazione delle famiglie affidatarie, circa una trentina, infine l’apertura del Centro per la Famiglia presso uno dei locali confiscati alla criminalità organizzata, realizzato in collaborazione con il Consorzio per i Servizi Sociali. Di recente sono stato invitato ad una festa organizzata dalle famiglie per l’affido di una bambina di 4 anni, un’emozione indescrivibile. Poi spero che possa vedere presto la luce anche il centro di aggregazione giovanile “La casa di Willy” nel quartiere San Bartolomeo, per cui abbiamo chiesto un finanziamento alla Regione Lazio. Cose semplici ma, credo, di grande valore per le tante fragilità sociali che attraversano la nostra comunità.

Rassegna stampa

Un Garante regionale per le disabilità

Un Garante regionale per le disabilità

Maccaro: «Sui diritti delle persone con disabilità serve un Garante»

La proposta è emersa durante l’incontro organizzato da Demos – Democrazia Solidale nella giornata di sabato ad Alatri, nella sede di una cooperativa sociale che si occupa anche di inclusione sociale di persone con disabilità.

«Se sarò eletto al Consiglio regionale – ha affermato Luigi Maccaro durante il suo intervento – la prima proposta di legge regionale riguarderà l’istituzione della figura del Garante per i diritti delle persone con disabilità. Lo dico soprattutto pensando al diritto al lavoro dal quale queste persone sono sostanzialmente escluse».

Secondo la CISL, nel Lazio ci sono almeno 15 mila posti di lavoro che dovrebbero essere destinati alle persone con disabilità e che risultano invece scoperti. Queste persone rimangono troppo spesso fuori dal mercato del lavoro, proprio quel lavoro che potrebbe invece rappresentare il principale strumento del loro riscatto e della loro dignità.

«Bisogna ripensare completamente il collocamento mirato – ha proseguito Maccaro – creando, in seno ai centri per l’impiego, delle commissioni miste con la presenza dei sindacati e delle aziende. Dove si possano condividere anche le tante buone prassi, spesso appartenenti al mondo della cooperazione sociale, per sostenere la buona occupazione e il lavoro qualificato nel rispetto delle abilità individuali».

A Cassino, l’Assessorato alla Coesione sociale, guidato da Luigi Maccaro, ha organizzato subito, all’inizio del mandato, il servizio di taxi sociale, poi è stata promossa la nascita della Consulta delle associazioni per i diritti delle persone con disabilità, presieduta dalla dottoressa Maria Cristina Tubaro ed è imminente l’inaugurazione dell’Emporio solidale il cui magazzino sarà gestito dagli utenti del Centro diurno “Arcobaleno” nell’ambito di un progetto di inclusione sociale delle persone con disabilità.

«È evidente – ha concluso Maccaro – che siamo ancora troppo lontani dalla effettiva tutela del diritto alla piena integrazione sociale delle persone con disabilità ed è necessario promuovere azioni straordinarie di contrasto ai fenomeni di discriminazione. Per questo è necessaria un’autorità di garanzia indipendente ed autonoma della Regione Lazio che vada a supporto delle persone con disabilità, promuovendo anche campagne di sensibilizzazione e di informazione sui temi dei diritti, delle garanzie e delle opportunità di queste persone».

Chiedere la Pace, sempre.

Chiedere la Pace, sempre.

«Il 24 febbraio manifestiamo a Cassino per la Pace in Europa» La proposta di Luigi Maccaro, ad un anno esatto dall’invasione russa dell’Ucraina

Nella campagna elettorale di Demos il primo spazio dedicato ad un approfondimento di drammatica attualità ha preso le mosse dalla presentazione del libro di Mario Giro, Presidente nazionale di Democrazia Solidale, che si è tenuta ieri a Cassino.

“Trame di guerra e intrecci di pace”, di fronte al Risiko fatto di diplomazia e leggi di mercato, è un libro che guarda ai cataclismi politici, economici e sociali nel mondo, provocati prima dalla pandemia poi dai conflitti. Il quadro che ne emerge è che il mondo Occidentale sia del tutto impreparato a far fronte alle emergenze dettate dalla pandemia e dalle guerre mentre il Sud del mondo è destinato come sempre a pagarne le conseguenze. Anche se il prezzo della guerra, come sta accadendo in Ucraina, non risparmia né gli aggrediti né gli aggressori.

Dopo l’introduzione del consigliere Bruno Galasso ed il saluto della Vice Presidente del Consiglio comunale di Cassino, Alessandra Umbaldo, è toccato a Luca Riccardi, Professore di Storia delle relazioni internazionali dell’Università di Cassino, intervistare l’autore del libro, Mario Giro, già viceministro degli Esteri, dal 2013 al 2018.

«L’invasione dell’Ucraina – ha detto Mario Giro – riporta la guerra nel cuore dell’Europa e rappresenta una decisione politica folle: non c’è stata provocazione armata e conseguentemente si tratta di un’aggressione senza giustificazioni dal punto di vista politico. Com’è già accaduto con le guerre del Golfo e in Medio Oriente, o nel conflitto afghano o durante le guerre dell’ex Jugoslavia, è facile constatare che il conflitto armato non risolve i contrasti o le crisi internazionali, anzi li peggiora. La guerra deturpa l’anima dei popoli che la fanno o la subiscono, anche di quelli che si difendono. L’esperienza insegna che i Paesi che vi sono trascinati ne escono deteriorati, inaspriti, regrediti, degenerati. Kant lo diceva in modo semplice: la guerra elimina meno malvagi di quanti ne crea».

In chiusura Luigi Maccaro, Assessore alla Coesione sociale del Comune di Cassino, è intervenuto sui temi della pace e della mancanza di efficacia della diplomazia internazionale: «Siamo orgogliosi – ha detto – che il nostro segretario nazionale, Paolo Ciani, abbia votato alla Camera dei Deputati, contro l’ulteriore invio di armi all’Ucraina in mancanza di una azione diplomatica seria, efficace, incessante, capace di coinvolgere anche altri Paesi che possano avere influenza sulla Russia».

Maccaro, che con Exodus organizza dal 1994 il meeting Mille giovani per la pace, ha concluso il suo intervento con la proposta di promuovere una manifestazione per la Pace da tenersi venerdì 24 febbraio, ad un anno esatto dall’invasione russa dell’Ucraina: «Vogliamo esprimere solidarietà – ha detto – ai nostri oltre 200 concittadini di origine ucraina che vivono a Cassino e alle oltre 150 persone accolte nella nostra città in fuga dalla guerra. Vogliamo gridare che è urgente che i responsabili della politica internazionale facciano ogni sforzo possibile e impossibile per fermare i combattimenti e ricostruire le condizioni della pace. La sola considerazione dell’opzione atomica ci fa orrore. Per questo – conclude – non possiamo stancarci di chiedere la Pace».

Nuovi fondi per il contributo affitti

Nuovi fondi per il contributo affitti

Dalla Regione nuovi fondi per il contributo affitti 2023

Maccaro: «Presto il bando. Un lavoro di squadra per rispondere ai bisogni dei cittadini».

Il ringraziamento al personale dell’Assessorato per la presa in carico integrale dei cittadini più fragili 

Oltre 230 mila euro per sostenere le famiglie in difficoltà con il pagamento dell’affitto. A tanto ammonta lo stanziamento assegnato dalla Regione Lazio al Comune di Cassino per il 2023. 

Ne da notizia l’Assessore alla Coesione sociale, Luigi Maccaro, che precisa: 

«Nel 2022 abbiamo distribuito 212 mila euro a 428 nuclei familiari. Quest’anno c’è stato un aumento del fondo disponibile che testimonia l’impegno per aiutare i nostri concittadini ad affrontare la crisi economica e i rincari delle bollette».

Nei prossimi giorni si provvederà, come di consueto, a pubblicare il bando per assegnare i contributi alle persone che, in base all’ISEE, ne avranno diritto.

«Vorrei sottolineare – prosegue Maccaro – che tutte le iniziative di sostegno materiale alle famiglie della nostra città concorrono a rafforzare quella che è una presa in carico integrale dei nostri cittadini più fragili. Persone che sono seguite dagli assistenti sociali in maniera complessiva dal punto di vista sociale, morale, psicologico ed anche materiale.

Ma il problema che emerge in maniera sempre più forte in questi ultimi tempi è senza dubbio la solitudine. Le famiglie, anche con problemi, che hanno una buona rete parentale o amicale, riescono, in qualche modo a rispondere meglio ai propri bisogni. Chi è solo ha ancora più necessità di aiuto e al tempo stesso fa più fatica a chiedere aiuto».

«Desidero ringraziare l’ufficio amministrativo del mio Assessorato – conclude Maccaro – che lavora senza risparmiarsi nell’analisi delle centinaia di domande che ogni volta arrivano ai nostri uffici. Vogliamo rispondere in tempi brevi ma troppo spesso le domande sono incomplete e carenti della documentazione richiesta. Per questo sono a disposizione i Volontari del Servizio Civile che possono aiutare i cittadini a valutare la completezza della domanda prima che questa venga presentata formalmente».

Al servizio del bene comune

Al servizio del bene comune

Demos ha presentato a Cassino i candidati della Provincia di Frosinone

Ciani: «Una lista di persone preparate al servizio del bene comune»

Maccaro: «Il nostro impegno perché non si torni agli scandali della destra di dieci anni fa»

Di fronte ad un folto pubblico di amici e sostenitori, ieri sera a Cassino, l’on.le Paolo Ciani, ha presentato i candidati della lista provinciale che concorrerà alle prossime elezioni regionali.

Luigi Maccaro, Assessore alla Coesione sociale del Comune di Cassino, nonché responsabile della Fondazione Exodus di Cassino, ha aperto e condotto l’evento. Presentando i candidati ha ringraziato i tanti amici presenti e i volontari del comitato elettorale. «Non possiamo dimenticare – ha detto Maccaro – le parole usate dalla Presidente Polverini di dieci anni fa, quando, nel dare le dimissioni, chiedeva scusa ai cittadini del Lazio e a tutti gli italiani, ma anche a tutte le altre Istituzioni, per la disastrosa gestione dei fondi regionali operata dalla destra al governo del Lazio. Non possiamo tornare indietro – ha rimarcato l’assessore – perché il risanamento dei conti pubblici e del sistema sanitario regionale è costato grandi sacrifici ai cittadini ed ora è giunto il momento di tornare ad investire su una sanità territoriale vicina ai bisogni delle persone».

Si sono avvicendati al microfono i candidati per presentarsi e per sottolineare ognuno alcuni dei temi più vicini alla sensibilità del partito nato appena tre anni fa e che oggi conta due europarlamentari, un deputato, sei consiglieri regionali e tanti amministratori in tutta Italia.

Manuela Maliziola, avvocato, già Sindaco di Ceccano, ha posto l’accento sui temi del lavoro e dell’inquinamento, Bruno Pietrobono, imprenditore e animatore di una associazione di volontariato che si occupa di prevenzione agli incidenti ha sottolineato i temi della sicurezza stradale e della sanità, Silvia Tusei, vice Sindaco di Villa Latina, ha raccontato le grandi difficoltà vissute da chi amministra i piccoli Comuni ed ha tracciato alcune linee guida per trovare soluzioni.

Massimo Natalìa, medico di Anagni e volontario da dieci anni impegnato nelle operazioni di soccorso nel mediterraneo sulle navi della Guardia costiera e Maria Grazia Baldanzi, assistente sociale alla Asl di Frosinone e già consigliera comunale a Frosinone, oltre che prima dei non eletti alle ultime elezioni.

Il segretario nazionale di Demos – Democrazia Solidale ha messo in evidenza il profilo dei candidati, tutte persone impegnate nella società attraverso percorsi professionali e attività di volontariato: «Quando si è abituati a fare del proprio meglio per la propria comunità – ha detto Ciani – l’impegno politico è la naturale prosecuzione dell’atteggiamento di servizio al quale certe persone sono chiamate. Ci dicono: “ma voi non è che siete politici, voi vi occupate delle persone!”. Ma è proprio questo l’unico senso possibile che possiamo dare al nostro impegno politico: la cure dei bisogni delle persone».

Per tutto questo Demos – Democrazia Solidale è al fianco di Alessio D’Amato, un grande amministratore che ha portato il Lazio ad essere modello di riferimento in Italia e in Europa per la lotta alla pandemia ed altrettanto farà nei prossimi anni, da Presidente della Regione affinché i nostri territori possano essere più forti, competitivi e solidali.

Silvia Scafa

Ufficio stampa Demos – Democrazia Solidale

327.4354509

O da persone libere, o niente.

O da persone libere, o niente.

Ciociaria oggi, intervista di Lorenzo Vita | 

L’elezione di Luca Di Stefano a presidente della Provincia di Frosinone è stata una sfida nella sfida per gli equilibri politici che intercorrono all’interno dell’amministrazione Salera. Nella città martire è esplosa una polveriera che ha messo in luce debolezze e incertezze di una maggioranza che esce dall’appuntamento elettorale eterogenea e quanto mai disarmonica. In tutto questo, Luigi Maccaro, coordinatore di Demos ne esce rafforzato. Ha dimostrato di avere carattere e di essere determinante nelle sfide che contano. Anche a costo di andare in contrasto con il proprio sindaco. Lo abbiamo intervistato.

Assessore Maccaro, con l’elezione di Luca Di Stefano a presidente della Provincia di Frosinone, si è affermata una coalizione forte e solida, in cui Demos ha ricoperto un ruolo determinante. Si aspettava questo risultato?

E’ la coalizione che si presenterà per vincere le prossime elezioni regionali e noi, segretari provinciali dei vari Partiti che la compongono, abbiamo la responsabilità di tenerla unita oltre che di allargarla alle esperienze civiche riformiste, progressiste e, mi permetto di aggiungere, solidali. Era una partita difficile, con tre ottimi candidati e lo spoglio di domenica sera è stato veramente emozionante. Nessuno poteva essere troppo sicuro di vincere, però è andata esattamente come speravamo. Demos, a questo punto, va oltre l’esperienza amministrativa di Cassino per giocare un ruolo politico a livello provinciale e proprio in queste ore diversi amministratori, per lo più civici, ci stanno contattando per avvicinarsi a Democrazia Solidale.

Il rovescio della medaglia, però, è una tensione con il sindaco Salera e il resto della maggioranza. Un clima bollente che l’ha vista bersaglio di attacchi e polemiche. Cosa risponde?

E’ un fatto che mi dispiace molto. Io credo che, sin dalle primarie, nessuno possa mettere in discussione la nostra lealtà al patto amministrativo. Al di fuori di questo, per tutte le questioni che esulano dall’amministrazione della città di Cassino, come le Provinciali ad esempio, rivendichiamo la nostra autonomia come Partito nazionale. Le polemiche non ci interessano e gli attacchi non ci intimoriscono. Il nostro percorso è sempre stato trasparente, così come i nostri metodi. Mi rendo conto che questa indipendenza possa infastidire ma è la base del nostro impegno: o da persone libere o niente.

Il primo cittadino non smentisce le voci di un plausibile rimpasto di giunta a gennaio, senza specificare quali saranno gli assessorati da ridefinire. Allo stato attuale, crede sia altamente plausibile? E quanto ritiene possa essere utile alla maggioranza un tagliando ad un anno dalle elezioni amministrative?

Non so cosa abbia in mente il Sindaco, d’altra parte è lui il responsabile dell’azione amministrativa ed è giusto che sia lui a decidere con quale squadra affrontare lo sprint finale e insieme a chi presentarsi alle elezioni per il secondo mandato. Noi saremo sempre a disposizione della coalizione di centrosinistra per dare un contributo con persone che, a prescindere dalla politica, dedicano buona parte della loro vita al bene comune. A livello comunale, regionale e nazionale. 

Le regionali saranno una sfida importante. La coalizione che si è coagulata attorno al candidato presidente D’Amato abbraccia l’intero centrosinistra, che dopo la frammentazione delle politiche e delle provinciali si ripresenta nuovamente unito. Quali saranno i punti fermi di Demos?

Getteremo il cuore oltre l’ostacolo per vincere anche le elezioni regionali. Ieri (giovedì) eravamo a Roma con l’on.le Paolo Ciani dove Alessio D’Amato ha presentato la coalizione: 6 liste promosse da Pd, Azione/Italia Viva, +Europa, Demos, Psi, Europa Verde più 2 liste civiche in appoggio al Presidente in cui confluiranno i candidati civici e quelli di Possibile, Radicali, Articolo 1, Sinistra Civica Ecologista, POP, Repubblicani, Socialdemocratici e Volt. 

Come Demos ci candidiamo per dare priorità ai bisogni dei giovani. Per superare il dramma dei NEET attraverso percorsi di formazione e di inserimento lavorativo, anche in chiave preventiva rispetto ai fenomeni del disagio giovanile. Per promuovere le comunità energetiche come risposta alla crisi di questi anni. Per promuovere un rapporto efficiente tra Istituzioni e Terzo settore attraverso la co-progettazione al posto delle gare d’appalto. Dobbiamo portare la solidarietà sociale in politica, nelle Istituzioni, nelle strategie di rilancio dei nostri territori.

Il suo Assessorato è una costante trincea. Con la crisi economica, l’aumento vertiginoso del costo delle bollette e l’inflazione rileva una crescita delle richieste di aiuto?

Quest’anno ci è toccata la gestione dell’emergenza Ucraina, 150 profughi tra cui oltre 70 bambini. Registriamo inoltre un aumento importante nell’arrivo di minori stranieri non accompagnati, per lo più egiziani, attualmente ne abbiamo in carico oltre 40 tutti sistemati presso strutture. E il fronte interno non è meno difficile: grazie al Banco alimentare quest’anno abbiamo distribuito 25 tonnellate di alimenti e quasi 150 mila euro di buoni spesa, quasi tutti finanziati con fondi comunali e su questo sento di dover ringraziare il Sindaco che di fronte alle nostre richieste non ha avuto esitazioni a stanziare una cifra così importante per un comune in dissesto. Per non parlare dei quasi 500 contributi erogati per il pagamento degli affitti e degli oltre 70 interventi economici per necessità di varia natura, bollette comprese. Le richieste aumentano per la durezza del periodo ma anche perché la gente trova risposte concrete dai nostri ottimi assistenti sociali. Non smettiamo di impegnarci affinché le persone non perdano la speranza di superare questo momento così difficile.

 

Auguri, Presidente!

Auguri, Presidente!

Evviva il nostro nuovo Presidente della Provincia Luca Di Stefano!!! Congratulazioni a Luca per questo successo. Finalmente un giovane, preparato, competente e con le idee chiare. In bocca al lupo per questa nuova avventura. Democrazia Solidale – DEMOS è con te.

——————

Anche se a qualcuno risulterà strano, il nostro Partito ha scelto di seguire un metodo trasparente e slegato da qualunque condizionamento esterno. Abbiamo incontrato entrambi i candidati sostenuti dal centrosinistra, abbiamo ascoltato la loro visione, le loro proposte, le loro aspirazioni, la loro idea di sviluppo della Provincia. Poi ci siamo riuniti, abbiamo discusso e abbiamo deciso di votare per Luca Di Stefano.

Per il fatto che è un giovane in gamba e competente, perché ci hanno convinto le sue idee a proposito della tutela dell’ambiente nel sud della Provincia, la sua attenzione allo sviluppo dei comparti industriali del nostro territorio (automotive, cartaria e distretto del marmo), le sue competenze nel campo della green economy, il modo modo in cui sta vivendo il suo mandato di Sindaco a Sora.

Al Sindaco di Arce, Germani, rinnoviamo la nostra stima ma abbiamo fatto un’altra scelta. Sulla sua candidatura hanno pesato anche altri due elementi in particolare: l’accordo con Fratelli d’Italia e l’ambiguità di Antonio Pompeo al quale sarebbe bastato dimettersi solo poche settimane prima per lasciare spazio al nostro Sindaco di Cassino che sarebbe stata la candidatura più giusta e più forte da sostenere.

Grazie a tutti i membri del coordinamento provinciale di Demos e al nostro segretario nazionale Paolo Ciani che ci hanno accompagnato e sostenuto in questa scelta.

——————

#laforzadelnoi

Politiche del lavoro e nuove povertà

Politiche del lavoro e nuove povertà

Un’incontro costruttivo e partecipato quello organizzato ieri mattina da Demos Ceccano, per parlare di politiche del lavoro e nuove povertà, analizzando le esigenze del territorio, alla luce della grave crisi economica che vede la nostra Provincia agli ultimi posti nella classifica nazionale, «Stiamo promuovendo una serie di incontri in provincia che hanno come obiettivo l’ascolto dei problemi e delle necessità dei cittadini», spiega la coordinatrice Manuela Maliziola, organizzatrice dell’appuntamento ceccanese. Un incontro che ha registrato numerosi interventi che hanno impreziosito il dibattito. I diversi aspetti del problema povertà sono stati affrontati dall’ex sindaco Angelino Loffredi, che ha posto l’attenzione sul dramma delle morti sul lavoro e sul salario minimo. Un altro qualificato contributo è stato dato da Guido Tornassi, segretario della Cgil, il quale ha posto l’accento sulla piaga del precariato e sullo sfruttamento dei lavoratori. Testimonianze di lotte per il lavoro sono state raccontate da Tiziano Ziroli, mentre l’avvocato Olga Masi ha parlato della necessità di creare opportunità di lavoro per le donne vittime di violenza. La difficoltà di conciliare il ruolo di madre con quello di lavoratrice è stato evidenziato dalla dottoressa Alessia Gaudiero, che ha sottolineato la necessità di creare politiche a sostegno della famiglia. Invece, l’importanza dell’alternanza scuola-lavoro è stata trattata dalla consulente Luciana Aversa. Il ruolo del patronato e le tutele per i disabili messi in luce da Fabiola Cardinali, direttrice del patronato Senas di Frosinone. Le politiche agricole e la necessità di valorizzare i prodotti tipici locali sono stati al centro dell’intervento del professor Lorenzo Rea dell’Istituto Agrario di Frosinone. Gli ha fatto eco il responsabile del Laboratorio Agricolo Ciociaro, Luigi Mosillo. Quindi, Alice Popoli della Comunità di Sant’Egidio ha descritto gli effetti della sugli ultimi, i poveri. Un notevole contributo è stato dato dai sindaci di Supino e Arnara, che hanno evidenziato le difficoltà quotidiane affrontate dalle famiglie. Mentre l’architetto Luigi Compagnoni ha illustrato l’innovativo progetto per la rivalutazione del borgo di Arnara. Quindi, il coordinatore Provinciale di Demos Luigi Maccaro ha evidenziato come l’ascolto, il confronto e la condivisione siano nello stile del partito. Per Bruno Galasso, consigliere di Cassino, la buona politica si fa prestando attenzione ai bisogni quotidiani dei cittadini. Anche per Maria Grazia Baldanzi la politica dell’ascolto è fondamentale. Ha chiuso rincontro l’onorevole Paolo Ciani: «Vorrei rappresentare a livello parlamentare – ha detto – la ricchezza e la vitalità di amministratori locali, cittadini, realtà del lavoro, sociali e sindacali come quelle incontrate questa mattina. Demos deve nutrirsi di assemblee come questa». Infine, da Manuela Maliziola «un grazie ai consiglieri e alle forze di centrosinistra, alle associazioni, ai cittadini presenti all’evento».