Ascolto psicologico adolescenti

Ascolto psicologico adolescenti

«La salute mentale è una delle frontiere dei prossimi anni. C’è una fragilità diffusa tra i ragazzi che ci colpisce e ci preoccupa».
C’è qualcosa che, dopo il covid, in modo strisciante, insidioso, viscido, si è rifugiato nei cuori di parte della nuova generazione: è il disagio psicologico. La salute mentale è una delle frontiere dei prossimi anni.
Con vari progetti in questi anni, sempre in collaborazione con Enti del Terzo Settore, abbiamo assicurato la presenza di uno psicologo in Assessorato disponibile all’ascolto di minori, soprattutto adolescenti.
In particolare, durante il periodo del Covid, in molti casi le richieste sono state moltissime e l’ascolto è avvenuto anche on line.
“La nuova generazione è spaventosa. Mi piacerebbe tanto farne parte”, diceva Oscar Wilde. La nuova generazione è fatta di ragazze e ragazzi pieni di talento, fantasia, capacità innovativa. Spaventosa e meravigliosa allo stesso tempo.
Ma c’è una fragilità diffusa che ci colpisce e ci preoccupa.
Di recente abbiamo predisposto un nuovo progetto S.M.A.R.T. (Supporto Minori A Rischio e in Tutela) che si rivolge ai più piccoli che vivono in un contesto familiare a rischio esclusione sociale.
Infine abbiamo chiesto al Sindaco Enzo Salera che nel prossimo aggiornamento del Piano delle Assunzioni del Comune di Cassino, si possa prevedere l’inserimento in pianta organica di uno psicologo e di un educatore in maniera da assicurare il servizio in maniera permanente e strutturate, nell’ambito di una vera e propria equipe multidisciplinare.
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Registro Terzo Settore

Registro Terzo Settore

«Sogno una città che abbia i valori che l’associazionismo esprime ogni giorno. Che si svegli la mattina con la voglia di cambiare il mondo e che non si rassegni alla paura del futuro».
Il primo Regolamento che ho proposto in Consiglio comunale, approvato all’unanimità come tutti gli altri provvedimenti di questi 5 anni, è stato quello sui rapporti fra l’Amministrazione comunale e il Terzo settore. Un intervento normativo a cui tengo moltissimo per due motivi: uno personale e uno politico.
Sono cresciuto negli scout e so che il tessuto sociale fatto di associazionismo rende forte la coesione e il senso di comunità. Questo aiuta moltissimo un’Amministrazione che voglia affrontare davvero la questione delle periferie della nostra vita quotidiana: povertà, disabilità, integrazione, dispersione scolastica… è lavorando insieme che possiamo costruire una città che non si rassegno al cinismo e alla paura, che sappia gustare la bellezza del confronto e del dialogo, che sappia anche essere giustamente critica e capace di stimolare e di spronare la classe politica.
Se dovessi dire cosa mi porto dentro dopo questi 5 anni, è proprio questo: il senso del noi, il senso di comunità, il senso di coesione, il coraggio di costruire legami anziché muri. Questo è il motivo per cui la mia esperienza amministrativa non poteva che partire dal rapporto con il mondo dal quale provengo, il Terzo Settore.
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Consulta disabili

Consulta disabili

Consulta per i diritti delle persone con disabilità
«La vera sfida è guardare alle persone e non alle loro disabilità »
Vogliamo una città che sorrida alle differenze anziché guardarle con diffidenza o come un peso. Una città che consideri le fragilità come il punto di vista privilegiato da cui guardare il mondo e la vita. Una città #cassinosenzabarriere
Il primo impegno che abbiamo preso e abbiamo realizzato è stata la Consulta delle Associazioni per i disabili perché tutte le azioni amministrative possano venire da un confronto con i cittadini che questi problemi li vivono sulla propria pelle. E ringrazio la Presidente della Consulta Maria Cristina Tubaro per la passione con cui sta portando avanti questo impegno.
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Garante Infanzia

Garante Infanzia

I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza dovrebbero essere tra le priorità di ognuno, invece sono questioni spesso trascurate. Le sfide sono tantissime, dalla tutela del benessere dei ragazzi ai reati in continua crescita. È importante promuovere ed organizzare iniziative finalizzate al riconoscimento del valore, della dignità e dei diritti dei minori.
La società ha il compito, se non il dovere, di evitare ogni fenomeno di esclusione sociale: discriminazione per motivi di sesso, religione, appartenenza etnica.
Una società giusta deve avere a cuore il proprio futuro. L’ascolto, l’educazione e il rispetto dovrebbero essere la base di un percorso da poter intraprendere insieme ai minori (e non solo).
I sogni che riempiono i bagagli di tutti i ragazzi che fuggono dalle guerre e dalla povertà, non dovrebbero restare sogni. Il dovere della società è quello di accogliere ed includere tutti i ragazzi affinché il loro futuro sia migliore di quello che hanno lasciato alle spalle.
Affido familiare

Affido familiare

Affido familiare: l’importanza di crescere in una famiglia, malgrado tutto.
L’affidamento familiare è un intervento di aiuto e di sostegno temporaneo a un minore che proviene da una famiglia che non è in grado di occuparsi di lui sufficientemente.
Nel novembre del 2019 abbiamo lanciato l’idea di creare un centro per l’affido familiare al servizio di tutto il territorio consortile.
Inoltre, sono state organizzate diverse edizioni del corso di formazione per famiglie affidatarie in collaborazione con il consorzio per i servizi sociali , abbiamo destinato un locale confiscato alla criminalità organizzata come sede del Centro Affidi Distrettuale. Dopo il corso di formazione il centro ha la possibilità di monitorare gli affidi grazie ad una équipe a disposizione delle famiglie affidatarie.
Da queste attività è nata l’iniziativa di alcune famiglie di costituirsi in associazione di mutuo aiuto per famiglie affidatarie.
L’affido familiare è un gesto d’amore senza paragoni per un bambino o un ragazzo in difficoltà. Egli incontra una famiglia che si impegna, nel totale rispetto della sua storia familiare, ad assicurare una risposta adeguata ai suoi bisogni sia affettivi, che educativi. Prima di intraprendere questa strada è importante prepararsi bene, valutare i pro e i contro e soprattutto affidarsi agli assistenti sociali per valutare le motivazioni e superare gli elementi di criticità.
Emporio solidale

Emporio solidale

Nel sentimento della solidarietà si muove il progetto dell’Emporio Solidale di Cassino. 🫂
In collaborazione con il Banco Alimentare del Lazio, che offre circa 3 tonnellate di prodotti alimentari ogni mese, l’Amministrazione Salera si fa motore di un’iniziativa volta a fornire aiuto concreto a famiglie in difficoltà. Senza mai dimenticare il grande sostegno della Banca Popolare del Cassinate Donato Formisano che ha messo a disposizione i locali nella quale oggi sorge l’emporio solidale. 💭
Da ciò che era un sogno nella primavera del 2020, si è arrivati all’anniversario del 14 aprile 2024 e ad oggi il bilancio vede circa 300 famiglie coinvolte in questo grande progetto. 🧩
L’augurio è quello di moltiplicare la partecipazione della comunità, perché non è solo il sostegno materiale che sta a cuore, ma anche il desiderio di costruire relazioni: lavorare tutti insieme per arrivare a chi ha più bisogno. 🍀
Consiglio comunale giovani

Consiglio comunale giovani

Al di là delle parole vuote, per coinvolgere i giovani nella vita pubblica, bisogna creare le condizioni affinché possano entrare nelle Istituzioni. E noi lo abbiamo fatto. Abbiamo incontrato gli studenti delle scuole superiori e quelli dell’Università, quelli delle Associazioni e quelli delle piazze. Alcuni di loro hanno accettato la sfida ma la strada da fare è ancora lunga. Intanto Lunedì 22 aprile alle 15.00 nella Sala “Di Biasio” si terrà la prima assemblea convocata dal consigliere “anziano” eletto. Oltre alla convalida degli eletti bisognerà eleggere il Presidente e il Vice Presidente del Consiglio Giovani, si formeranno i Gruppi consiliari e si comincerà a lavorare. Primo obiettivo🎯 formulare delle proposte all’Amministrazione comunale per l’utilizzo del fondo 💶 per le politiche giovanili stanziato in bilancio (circa diecimila euro).

In bocca al lupo ragazzi, siete già oggi i leader del futuro 💪.

#laforzadelnoi #cassinosociale #stavoltavoto
#giovani #scuola #politichegiovanili #consigliogiovani #partecipazione #propostegiovanili #futureleaders

Giornata mondiale sull’autismo

Giornata mondiale sull’autismo

L’occasione è nata nell’ambito del progetto “Open Sport”, il cui obiettivo è quello di favorire l’inclusione e la socializzazione delle persone in condizione di disabilità fisica o intellettiva, e delle persone che stanno vivendo una situazione di disagio relazionale a causa delle dipendenze.

Lo sport e l’attività fisica in generale sono infatti lo strumento eletto per il miglioramento generale della vita di chi si trova in condizioni di particolare fragilità.

Il parco che circonda la tenuta di Exodus ha accolto, sabato, quasi 70 minori disabili che sono stati seguiti da 20 operatori sportivi della disabilità, tra i quali almeno 5 istruttori specializzati nelle varie discipline. Baskin, pallacanestro in carrozzina, allenamento funzionale, karate, attività ricreative e laboratori all’aperto, hanno permesso di alzare l’asticella delle opportunità per i ragazzi e i bambini coinvolti e anche per le loro famiglie.

Lo scopo di tutto il progetto è infatti proprio quello di disporre di un’offerta sempre più variegata e numerosa di attività sportive, praticabili anche per le persone con disabilità.

Essere disabili o trovarsi in una condizione di disagio sociale, secondo il presupposto del progetto “Open Sport”, non può e non deve essere un limite alla possibilità di affrontare le sfide dello sport, e alle occasioni di confronto e crescita in mezzo agli altri.

Non è stato trascurato l’aspetto sanitario e l’attenzione verso i partecipanti che hanno avuto a disposizione anche un osteopata e un medico per effettuare gratuitamente l’elettrocardiogramma a chi ne avesse fatto richiesta.

Un incoraggiamento speciale è arrivato dall’atleta plurimedagliato Giuseppe Campoccio, conosciuto come “Joe Black”, campione paralimpico di getto del peso, lancio del disco e lancio del giavellotto, che ha al suo attivo ben 124 medaglie e si sta preparando, in queste settimane, alle Para Olimpiadi di Parigi che si svolgeranno dal 28 agosto all’8 settembre prossimi. Campoccio ha portato la sua testimonianza durante l’incontro che si è svolto nella Sala Talenti di Exodus (concomitante alla manifestazione sportiva esterna), e che ha visto, tra i partecipanti, Luigi Maccaro, responsabile Exodus Cassino e Assessore Comunale alla Coesione Sociale, la coordinatrice del progetto Open Sport Emanuela Torcinaro, l’educatrice professionale Marcella Vaccari, da Modena, Silvia Cannizzo del progetto OpenHub Lazio, il delegato provinciale del Comitato Italiano Paralimpico Eliseo Ferrante, e Franco Mazzarella del Sindacato Pensionati Italiani di Frosinone/Latina. All’incontro hanno preso parte anche molti genitori ed operatori dei ragazzi disabili, che hanno voluto lasciare la loro testimonianza parlando dell’esperienza dei rispettivi figli nei percorsi sportivi già avviati grazie ad Open Sport. Tra loro anche Laura De Fabritiis, socia fondatrice di LiberAutismo, e Isabella Mollicone, presidente di Aide.

L’impegno di enti, associazioni e persone coinvolte ha permesso ad Open Sport di rendere operativi, già da questi giorni, gli hub sportivi di Cassino, Piedimonte San Germano e Atina, che ospiteranno ciascuno una delle discipline sportive disponibili per i ragazzi, i bambini e gli adulti disabili. I corsi, che saranno tenuti da istruttori e operatori qualificati, sono completamente gratuiti. Per accedervi è necessario contattare lo Sportello di Orientamento in modo da fissare un appuntamento o una consulenza (disponibile anche direttamente in modalità on line) con gli educatori. Successivamente al colloquio conoscitivo sarà possibile stabilire il percorso sportivo più adatto alla propria condizione o alle inclinazioni di ciascuno.

di Barbara Mollicone

 

Demos in maggioranza a Sora con Cerqua

Demos in maggioranza a Sora con Cerqua

AlessioPorcu.it, intervista di Piero Cima Sognai |

Demos sale in cattedra amministrativa a Sora con la consigliera Manuela Cerqua investita di delega alla Biblioteca, al Museo e all’Archivio E’ la prova provata che state funzionando?

È la prova provata che noi facciamo politica per metterci al servizio del bene comune. Prendiamo impegni con gli elettori e ci rimbocchiamo le maniche per mantener fede a quegli impegni. Come per le tante cose fatte a Cassino, anche a Sora la nostra consigliera Manuela Cerqua lascia i banchi della minoranza per assumere alcune responsabilità che, alla luce delle sue competenze professionali, ci consentiranno di contribuire all’ottimo lavoro amministrativo che sta portando avanti il Sindaco Luca Di Stefano, che ringrazio a nome di Democrazia Solidale, insieme a tutta la maggioranza che ci ha accolti.
Biblioteca, Museo e Archivio possono migliorare diventando più accessibili e più inclusivi. Una rete di luoghi di studio e di ricerca ma anche di socializzazione e di crescita collettiva. Un impegno per il quale saremo tutti al fianco di Manuela con la serietà e la concretezza a cui siamo abituati.

Riguardo a Cassino ha parlato di una “coalizione della serietà e della concretezza per una città solida e solidale”. Può spiegarsi meglio?

Una coalizione è seria quando la realizzazione degli impegni presi nei confronti dei cittadini non vengono mai messi in secondo piano, per nessuna ragione, rispetto alle vicende politiche, agli interessi di partito o, peggio ancora, personali. E così è stato per i 5 anni a guida Salera. Sulla concretezza penso che non temiamo confronti con nessun’altra esperienza amministrativa del passato: dalle opere pubbliche alle assunzioni, dai progetti sociali alla gestione delle emergenze, tutti gli obiettivi raggiunti parlano dell’efficienza di questa squadra. Una città “solida” è una città con i conti a posto e il bilancio risanato che ci ha fatti uscire dal dissesto finanziario deliberato nel 2018 dal centrodestra ma anche una città che mette fra le sue priorità la sicurezza delle scuole e il dissesto idrogeologico. Mentre la città “solidale” è quella per cui ci siamo spesi molto in questi anni affinché ci fossero risposte per i cittadini più fragili: taxi sociale, emporio solidale, sostegno alla spesa e agli affitti, affido familiare, monitoraggio degli anziani soli, consulta disabili, sostegno psicologico per adolescenti. Sono le nostre parole d’ordine: serietà, concretezza, solidità e solidarietà.

Perché a suo avviso Cassino è città migliorata rispetto a 5 anni fa e dopo tanti sfasci planetari?

Cassino è migliorata perché la cittadinanza ha recuperato fiducia in sé stessa, scoprendosi come luogo attrattivo per un territorio molto vasto. Il simbolo è il centro pedonalizzato dove si incontrano le persone che fanno la fila per entrare a Teatro e gli studenti stranieri dell’università, le persone dei paesi vicini che frequentano i locali e che entrano nei negozi. Non ci sono più quelli che dicono dalla mattina alla sera che tutto va male e che tutto andrà sempre peggio. Finanche le opposizioni non hanno argomenti per decantare i mali di Cassino e perciò ripetono cantilene vuote del tipo “l’isola pedonale è bella ma ci voleva maggiore condivisione”. La verità è che avrebbero voluto bloccare in tutti i modi il progresso della città e i cittadini lo hanno capito.

Dica la verità, quei 40 milioni di euro spesi nel pubblico li considera una polizza di assicurazione per vincere?

No, la vittoria in tasca non ce l’ha nessuno. 40 milioni di euro di opere pubbliche sono un fatto storico per la nostra città, quasi una seconda ricostruzione: la prima c’è stata dopo la guerra, la seconda è avvenuta dopo stagioni politiche segnate da scarsa competenza, veti incrociati, interessi contrapposti. Noi abbiamo fatto del nostro meglio, abbiamo ridato credibilità alla politica. Ora la parola spetta giustamente ai cittadini. A quelli che si candideranno per portare il loro contributo nelle istituzioni comunali e a quelli che andranno a votare sapendo che “se tu non ti occupi della politica, la politica si occupa di te”.

Il cambio di passo dell’Europa che lei auspica è possibile? E quale contributo potrebbe dare il voto cassinate?

Il mondo sta andando sottosopra. La Russia, il Medioriente, l’Africa e il sud-est asiatico: troppi focolai, troppe dittature, l’America sempre più debole ci impongono uno sforzo storico per ridare centralità al nostro continente. Credo molto nel progetto degli Stati Uniti d’Europa perché solo così si potrà svolgere un ruolo di primo piano a livello politico, diplomatico, economico ma soprattutto culturale. E’ una scommessa troppo importante e noi italiani la dovremmo smettere di usare il voto europeo per regolare i conti interni. Al Parlamento Europeo dovremmo eleggere persone capaci di costruire interessi comuni di fronte al resto mondo. Sull’energia, sulla difesa, sulla salute. Dobbiamo volare alto e invece stiamo ancora qui a raccontarci la favoletta dei fondi europei. Per intercettare i finanziamenti europei servono bravi progettisti. Essere parlamentare europeo è altra cosa. Pure Exodus prende i finanziamenti europei ma mica servono i parlamentari per questo! Dobbiamo alzare il livello: anziché difendere il proprio orticello dobbiamo entrare in rete con tanti altri soggetti e costruire entità capaci di cogliere le sfide globali.

Una Pasqua difficile…

Una Pasqua difficile…

È una Pasqua difficile, nella quale si fa fatica ad intravedere i segni della resurrezione.
Perché manca la fiducia nella domenica che deve venire. Viviamo un’inquietudine nuova che facciamo fatica a raccontarci, quasi come se ce ne vergognassimo. L’attentato a Mosca, la guerra in Ucraina che dopo due anni sembra una specie di Vietnam europeo, la strage di bambini e di civili a Gaza, la corsa al riarmo… Tutto sembra dirci che si è aperta un’epoca nuova per l’Europa.
Quella stessa Europa in cui 9 milioni di adolescenti soffrono di problemi mentali e dove il suicidio è la prima causa di morte tra i 15 e i 19 anni.
Poi ci meravigliamo se a Cassino vanno a votare solo 200 ragazzi su tremila aventi diritto al consiglio comunale dei giovani.
Mi sembra che siamo immersi in una nuova pandemia dove il virus del disagio avvolge tutti con ricadute sociali, educative, culturali ed anche politiche.
Le banalizzazioni populiste (a destra come a sinistra), l’uso della paura per intercettare il consenso non fanno altro che aumentare angoscia e rancore.
Siamo di fronte ad una specie di Mar Rosso che per essere attraversato ha bisogno di guide sicure, leader capaci e credibili.
Serve una nuova cultura politica, senza nostalgie e senza sorrisi di plastica.
E invece abbiamo di fronte una sfida americana come quella tra Biden, 81 anni, con una salute malferma e Trump, 77 anni, con tutti i suoi casini, che si candidano a guidare il mondo…
Quando è finita l’epoca dei grandi sogni, del desiderio di partecipazione per cambiare il mondo e migliorare le condizioni di vita di tutti?
Da quando abbiamo più preoccupazioni che speranze, più ansia che voglia di lottare per le conquiste sociali?
Cercasi persone di buona volontà per lasciare il mondo un po’ migliore di come l’abbiamo trovato…
La Pasqua siamo noi, se siamo capaci di attraversare la paura e trasformarla in speranza attraverso il nostro impegno personale e collettivo.
Senza scuse, senza giustificazioni, senza dire “non ho tempo per queste cose” ma anche senza giudicare chi sceglie di non impegnarsi.
Buona preparazione…

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