Provinciali, lista unitaria.

Provinciali, lista unitaria.

Crediamo molto nella necessità di un centrosinistra forte e unito dove la ricchezza delle varie espressioni possa essere valorizzata in un clima di condivisione e di partecipazione.
Di fronte ad un centrodestra che sta dimostrando a tutti i livelli insufficienza di risposte ai bisogni delle persone, il lavoro di squadra è l’unica risposta possibile per il nostro territorio.
La lista unica del centrosinistra per le prossime elezioni provinciali è soprattutto l’apertura di un laboratorio politico che ci vede insieme di fronte alla sfida del bene comune.
Una sfida che il centrosinistra ha già dimostrato di saper cogliere.
Umbaldo e Fiorletta candidati al CAL

Umbaldo e Fiorletta candidati al CAL

Gli Amministratori della fascia dei Comuni del Lazio con popolazione superiore ai 15 mila abitanti, potranno votare 2 candidati della Provincia di Frosinone: Alessandra Umbaldo, vice Presidente del Consiglio comunale di Cassino e Piergianni Fiorletta, Sindaco di Ferentino.

Le elezioni si terranno domani, 9 novembre, quando Sindaci e Consiglieri dei Comuni del Lazio, fatta eccezione per i capoluoghi di provincia, saranno chiamati ad esprimersi per eleggere i propri rappresentanti in seno all’organo di rappresentanza istituzionale del sistema delle autonomie locali del Lazio.

Umbaldo e Fiorletta sono candidati nella lista “Il Lazio dei territori” e potranno essere votati da tutti i Sindaci e i Consiglieri comunali appartenenti ai Comuni del Lazio al di sopra dei 15.000 abitanti presso le sedi provinciali del Genio civile.

Nella provincia di Frosinone questi Comuni sono: Alatri, Anagni, Cassino, Ceccano, Ferentino, Sora e Veroli. Ma i due amministratori potranno essere votati anche da tutti gli altri Comuni del Lazio della stessa fascia. Il seggio elettorale è costituito presso il Genio Civile di Frosinone, Viale Mazzini, 13 e sarà possibile votare dalle 10 alle 17.

«Riteniamo il ruolo del CAL di grande importanza – hanno dichiarato Umbaldo e Fiorlettaper la sua funzione di contrappeso istituzionale nei confronti del Consiglio regionale, a tutto vantaggio del ruolo dei Comuni che troppo spesso non vengono sufficientemente considerati nelle iniziative legislative regionali. In particolare – proseguono – pensiamo che l’attività di concertazione con la Giunta regionale sulle questioni d’interesse diretto degli Enti locali, sia davvero necessaria poiché i Comuni rappresentano dei veri e propri avamposti in grado di sentire i bisogni dei territori ben più di quanto possano fare le istituzioni regionali».

Il CAL rappresenta la sede istituzionale nell’ambito della quale gli enti locali sono chiamati ad assumere posizioni comuni in ordine alle scelte di politica legislativa e di programmazione territoriale ed economico-sociale che li vedano coinvolti.

Dell’Organismo fanno parte complessivamente 40 membri, alcuni dei quali di diritto mentre la maggior parte sono di natura elettiva. Sei sono invece i seggi riservati ai Comuni sopra i 15 mila abitanti.

Il sociale, tra politica e antipolitica

Il sociale, tra politica e antipolitica

Nel tempo in cui cresce enormemente il numero di persone che scelgono di non andare a votare, nel tempo dell’antipolitica che va ormai di moda, il sociale può restituire dignità alla politica?

Mettere al centro la persona, i suoi bisogni, le sue speranze, la sua dignità può far tornare “popolare” la politica?

Il tema dei diritti umani: dai diritti individuali con i loro rischi ai diritti sociali, collettivi, comunitari con le loro potenzialità.

I giovani e il disagio giovanile di fronte alla società della competizione, perfetta nell’apparenza ma che nasconde tanta solitudine.

La Pace: come cercarla ad ogni costo attraverso l’impegno personale e la testimonianza e attraverso la politica.

Il Terzo settore: è giusto “immischiarsi” come invita a fare Papa Francesco? O è meglio tenersi alla larga dalla politica?

Dal sociale alla politica per dare scacco all’antipolitica.

Vi aspettiamo lunedì 13 novembre alle 17.00 al Cantiere Aperto, in via Carducci 18 a Cassino.

Gli ospiti di questa seconda puntata saranno: Barbara Funari, Assessora alle politiche sociali di Roma Capitale, Gianni Novello, già vice Presidente nazionale di Pax Christi, don Mariano Salpinone, Direttore dell’Oratorio Don Bosco di Formia e Manuela Cerqua, consigliere comunale di Sora e componente della segreteria provinciale di Demos – Democrazia Solidale.

33 anni, la festa e il ringraziamento

33 anni, la festa e il ringraziamento

Abbiamo due appuntamenti importanti durante l’anno. Il 26 giugno, giornata mondiale di lotta alla droga, occasione per riflettere sul lavoro fatto, sull’evoluzione del fenomeno dipendenze e sulle nuove strategie da mettere in campo insieme agli altri attori sociali che si occupano di giovani. E il 28 ottobre, giorno dell’inaugurazione della comunità Exodus di Cassino, quando nel 1990, con una messa concelebrata dall’Abate Bernardo e da don Antonio Mazzi, si dava inizio ad un cammino che oggi compie 33 anni. Una giornata di festa e di ringraziamento.

In comunità si dovrebbe far festa continuamente, per tutte le persone che nel lavoro quotidiano ritrovano fiducia in se stesse, nelle relazioni umane, positive, aperte, coinvolgenti, cercando faticosamente un reinserimento sociale per mettere alla prova il cambiamento e la responsabilità ritrovati durante la riabilitazione.

33 anni sono tanti, un percorso che ci consente di guardarci indietro e osservare con una certa soddisfazione a questi oltre tre decenni, alle tante avventure nel campo della prevenzione, della cura e del reinserimento delle persone con gravi difficoltà. Ma questa storia ci impegna soprattutto a guardare al futuro, a continuare questo impegno, a cercare continuamente nuove possibilità per aiutare i ragazzi a non rovinarsi la vita, con la stessa speranza, con la stessa determinazione che hanno caratterizzato questi anni e che abbiamo imparato dal nostro fondatore.

Dobbiamo essere riconoscenti a chi ha aperto questa strada, a quelli che ci hanno seguiti nei primissimi anni, agli operatori che hanno scelto di rovinarsi un po’ la vita in questa esperienza, ai volontari che hanno sperimentato la bellezza della donazione di sé, agli amici di Exodus, donatori, sostenitori che ci hanno permesso di credere in progetti che da soli non saremmo mai riusciti a realizzare.

Ma questa è soprattutto la festa dei ragazzi, delle persone che in comunità credono nella possibilità di una vita di nuovo normale, aiutandosi a vicenda, cercando speranza nel futuro, spesso a denti stretti. Dimostrando che le dipendenze possono essere sconfitte, che se ne può uscire recuperando in pieno sé stessi, che non dobbiamo arrenderci anche quando ci sembra che il nemico sia enormemente più forte di noi. Perché, dobbiamo dircelo, il mondo del disagio e delle dipendenze è cresciuto in maniera spaventosa ed è tutto terribilmente a portata di mano dei nostri adolescenti: fumo, droghe, alcol, gioco d’azzardo, pornografia.

Io penso che abbiamo messo radici robuste e che possiamo guardare al futuro con la certezza che abbiamo ancora sfide importanti da cogliere guidati dal sogno che per tutti i “Lucignolo” del nostro tempo ci sia la possibilità concreta di cambiare il proprio destino. Per questo ci auguriamo di continuare così, meglio di così, insieme. Per questo invitiamo tutte le scuole, soprattutto le scuole medie e gli istituti superiori ad organizzare una visita didattica, fra un museo e un’oasi naturalistica, anche nella nostra comunità dove l’incontro con i ragazzi e con gli operatori può diventare per gli studenti un’esperienza straordinaria e indimenticabile. Un’occasione formativa utile a riflettere su sé stessi, sulle scelte che si fanno, sui rischi che si corrono. Noi li aspettiamo perché abbiamo 33 anni di storie da raccontare, una ricchezza per il nostro territorio che va messa a frutto.

Un nuovo centro per i giovani

Un nuovo centro per i giovani

Ciociaria Oggi, intervista di Lorenzo Vita | Entro l’anno nel popoloso quartiere di San Bartolomeo sarà inaugurata “La Casa di Willy”. «Diventerà una vera infrastruttura della comunità educante fatta di famiglie, scuole, istituzioni e terzo settore».

Un centro aggregativo giovanile nel cuore del quartiere San Bartolomeo. Proprio laddove si concentra in forma maggiore il problema del disagio giovanile. La “Casa di Willy”, che sarà inaugurata nel mese di dicembre, diventerà la seconda casa dei ragazzi della zona, grazie alle numerose attività promosse dagli enti del terzo settore che ne prenderanno la gestione. Proprio in questi giorni è stato pubblicato l’avviso pubblico. Ne abbiamo parlato con l’assessore alla Coesione sociale Luigi Maccaro.

Assessore, finalmente la “Casa di Willy” sta per diventare realtà. Quali sono le direttrici di questo progetto?
«E’ un progetto che risponde al bisogno di socialità, in un contesto nel quale l’offerta di luoghi di aggregazione è pressoché inesistente. Per bambini e ragazzi, in particolare, condivisione e aggregazione sono aspetti fondamentali per la crescita: passare il tempo libero con gli amici, vivere avventure positive, sperimentare momenti di protagonismo con l’aiuto di educatori preparati. Questo fa la differenza e il centro di aggregazione giovanile diventa una vera e propria infrastruttura della comunità educante, fatta di famiglie, scuole, istituzioni e terzo settore. Un presidio insostituibile nelle politiche di contrasto della povertà educativa. L’ente che si aggiudicherà il bando dovrà tenere aperto il centro, organizzare attività insieme ai ragazzi: doposcuola, sport, attività espressive, ma anche momenti di ascolto per intercettare condizioni di disagio e percorsi di promozione degli stili di vita sani».

Nella mission del progetto c’è il contrasto al disagio giovanile. Qual è la misura del problema in città?
«Il disagio è una condizione connessa all’essere giovani, non dobbiamo averne paura e ricordarci che ci siamo passati tutti.
Anzi, si diventa grandi proprio grazie al fatto che si affronta e si supera la condizione di disagio. Alcune espressioni di questo disagio possono però diventare pericolose ma ricordiamoci pure che la responsabilità è degli adulti. Fumo, droghe, alcol e gioco d’azzardo hanno da un lato i ragazzi come carne da macello dall’altro adulti che lucrano affari incredibili. Così come è incredibile che anche lo Stato debba fare cassa sulla pelle dei ragazzi.
E poi c’è la cultura del capriccio che in nome del diritto privato e della libertà personale tollera comportamenti molto pericolosi. Una finestra su questo mondo ce l’abbiamo nel weekend osservando piazza Labriola e gli altri luoghi di aggregazione giovanile. Ma cosa offriamo in cambio come istituzioni? La “Casa di Willy” vuole essere un primo passo per cambiare registro. Insomma, i problemi ci sono e ci saranno sempre. Ma noi dobbiamo dare segnali concreti di non volerci arrendere».

Coinvolgere i ragazzi del quartiere promuovendo svariate attività: così si favorisce l’integrazione?
«La vera scommessa è investire risorse sui ragazzi nella certezza che dando loro fiducia il futuro sarà migliore per tutti. Crediamo che la “Casa di Willy” possa diventare un motore di attività per tutto il quartiere dove i protagonisti possano essere i ragazzi ma i beneficiari saranno tutti: bambini, anziani, famiglie. E allo stesso tempo un monito di lotta al bullismo per non dimenticare quello che è successo».

Ecco la Segreteria provinciale di Demos

Ecco la Segreteria provinciale di Demos

Demos – Democrazia solidale conferma Luigi Maccaro nell’incarico di Segretario provinciale e nomina gli altri membri della Segreteria del partito guidato dall’On.le Paolo Ciani.

Ad affiancare l’Assessore alle Politiche sociali del Comune di Cassino ai vertici provinciali del partito, sarà l’avv. Manuela Maliziola nel ruolo di Vice Coordinatrice con delega al Lavoro e alle Pari opportunità. Maria Grazia Baldanzi è stata eletta invece Presidente dell’Assemblea provinciale con delega alle Politiche sociali mentre la Vice Presidenza dell’Assemblea è stata affidata all’avv. Silvia Tusei. Alessandra Umbaldo è responsabile dell’organizzazione oltre che delegata ai temi dell’ambiente e della sostenibilità mentre Antonella Del Greco ricopre l’incarico di Tesoriera del Partito con delega alla formazione. Gianfranco Barletta, Sindaco di Supino, è il nuovo responsabile di Demos per gli Enti Locali mentre a Manuela Cerqua, consigliera comunale a Sora è stata affidata la delega agli Enti intermedi. Della segreteria provinciale fanno ancora parte l’avv. Antonella Liberatori che si occuperà dei rapporti con il Terzo settore, Bruno Galasso con delega alla Cultura e Bruno Pietrobono con delega a viabilità e sicurezza stradale. Infine al dott. Massimo Natalìa di Anagni è è stata affidata la delega alla Sanità.

Il Gruppo Giovani si riunirà nelle prossime settimane per eleggere il proprio rappresentante in seno al Coordinamento provinciale che avrà la delega alle Politiche giovanili.

Intanto la Segreteria nazionale ha individuato la candidata di Demos al Consiglio delle Autonomie Locali, nella fascia dei Comuni superiori ai 15 mila abitanti. é Alessandra Umbaldo, Vice Presidente del Consiglio Comunale di Cassino, che sarà candidata nella lista “Il Lazio dei territori”.

Nei prossimi giorni il Coordinamento provinciale si riunirà per affrontare il tema delle imminenti elezioni provinciali ma è già deciso che uno degli amministratori di Demos sarà candidato.

Una politica popolare contro i populismi

Una politica popolare contro i populismi

SocialNews 5 | Inizia lunedì alle 17.00, nella “casa del centrosinistra”, il Cantiere Aperto di via Carducci, il cammino di Demos verso le elezioni amministrative del 2024 che porteranno i cittadini di Cassino ad esprimersi sul futuro della nostra città.

Inizia un ciclo di 6 appuntamenti, intitolato “La sfida del bene comune”, che ha l’obiettivo di riscoprire il senso, i valori, le ragioni dell’impegno al servizio della collettività. Impegno sociale, civile, politico, che può essere vissuto in tanti modi diversi, anche dentro alle Istituzioni, senza avere timore di “sporcarsi le mani” provando a fare la propria parte per la comunità a cui si appartiene.

Il primo incontro intende richiamare l’attenzione sulla distanza che c’è oggi tra la politica vicina ai bisogni delle persone e quella populista, senza radici, che cerca il consenso per il potere parlando alla pancia delle persone. E’ il popolarismo, il contrario del populismo. In un tempo segnato dal cinismo, dall’indifferenza, dall’isolamento serve «la migliore politica», come l’ha chiamata Papa Francesco.

“Una politica popolare contro i populismi” è dunque il titolo del primo incontro che sarà coordinato da Luigi Maccaro, responsabile di Democrazia Solidale in provincia di Frosinone. Prenderanno parte all’incontro l’on.le Paolo Ciani, deputato e segretario nazionale di Demos, l’avv. Lino Diana, deputato e senatore in diverse legislature degli anni scorsi, il prof. Luigi Di Santo, Professore di Filosofia del Diritto, Fondatore della Scuola di formazione politica “Giorgio La Pira” e l’avv. Manuela Maliziola, già sindaco di Ceccano ed esponente di primo piano di Demos in provincia di Frosinone. Il sindaco di Cassino, Enzo Salera, rivolgerà un saluto introduttivo ai presenti. L’incontro sarà aperto dal consigliere di Demos Bruno Galasso mentre le conclusioni saranno affidate alla capogruppo Alessandra Umbaldo.

Intorno a quattro parole chiave: welfare, ambiente, lavoro e cultura, ci si confronterà sulle priorità che hanno orientato finora l’impegno di Demos a Cassino, all’interno dell’Amministrazione guidata da Enzo Salera ma soprattutto sui bisogni della città a cui vogliamo ancora dare risposte nei prossimi anni.

La scommessa è quella di far tornare “popolare” la politica attraverso l’impegno di persone credibili che vogliono accettare la sfida del bene comune in un tempo difficile che chiama alla responsabilità.

Gli ottimi risultati raggiunti dalla nostra Amministrazione, la soluzione del dissesto economico ormai a portata di mano, la capacità di una squadra di far fronte a problemi epocali come la pandemia, ci portano con certezza a rinnovare l’impegno per le prossime elezioni amministrative nella speranza che altre persone vogliano avvicinarsi a questa esperienza politica.

La sfida del bene comune

La sfida del bene comune

SocialNews | 4 |

Mentre altrove si fa tattica pre-elettorale, si compongono la sera e si smontano la mattina improbabili alleanze anti Salera continuiamo a lavorare perché in gioco non c’è il futuro di Salera ma il futuro di Cassino. E lo facciamo invitando la cittadinanza a 6 momenti di confronto sul senso dell’impegno civico e politico. L’impegno per il bene comune non è un’espressione retorica ma una responsabilità che fa tremare i polsi.

1. A Sant’Angelo ci sono problemi legati alla presenza di una struttura che da qualche mese accoglie minori stranieri non accompagnati. Nei giorni scorsi sono stato lì per parlare con ragazzi, operatori e con le persone che erano in piazza a manifestare le loro giuste perplessità. Carmela Di Domenico mi ha intervistato per Ciociaria Oggi sull’argomento e a lei ho detto quello che penso. Clicca qui per leggere l’intervista…

2. Demos Cassino promuove un ciclo di incontri in preparazione alle elezioni amministrative 2024 intitolato “La sfida del bene comune”. Non una scuola, non un ciclo di conferenze, ma un vero e proprio cammino da percorrere insieme, alla scoperta (o riscoperta) della nostra vocazione all’impegno civile e politico. Il percorso si snoderà in sei incontri a cadenza mensile, in cui verranno toccati i temi principali del nostro “vivere insieme” e nei quali prenderanno la parola per una testimonianza alcuni protagonisti dell’impegno sociale, civile e politico del nostro tempo. Si parte lunedì 9 ottobre: vi aspettiamo! Clicca qui per vedere il programma e gli ospiti

3. In pochi credono che un giovane partito come Democrazia solidale possa fare la differenza, ma la realtà è ciò che sta già accadendo. Continuiamo a mettere al centro della nostra politica le persone e la vita reale dei cittadini, continuiamo nella nostra missione per una politica che rispetti le differenze, che lotti contro le discriminazioni e che persegua sempre il bene comune. Insieme, sempre. Con #laforzadelnoi
L’individualismo è una minaccia per la coesione sociale, precondizione per lo sviluppo.
Quella di Demos è una proposta comunitaria, che si oppone a tutti i fenomeni disgregatori della nostra società con la riscoperta del valore del bene comune a partire dal sostegno dei più deboli.
Ci concentriamo sull’ascolto delle esigenze e dei problemi e su tutti i tipi di fragilità. Se non si riparte dagli “ultimi” non si può ricreare il tessuto comunitario, non si può ridare senso al concetto di cittadinanza inteso come condivisione di un destino, a prescindere da nascita, cultura, provenienza geografica, etnia, religione, condizione economica.
Cittadinanza che deve essere sinonimo di comunità sociale, di solidarietà e che trova ragione nella condivisione delle sorti di tutta la collettività, nel rispetto delle sue regole e nella partecipazione alla costruzione di una società aperta, accogliente e giusta.
Demos, dal basso, con l’aspirazione ad essere una forza che assume l’umanesimo e la solidarietà come linee guida. Le nostre esperienze e vocazioni provengono dall’impegno sociale, dal volontariato, dal lavoro e dalla fatica quotidiana. fragili.

Se vuoi sapere cosa abbiamo fatto in questi anni clicca qui

Se vuoi partecipare clicca qui.

Se vuoi partecipare alla campagna elettorale per l’elezione del prossimo consiglio comunale, puoi:

  • Partecipare agli incontri del Circolo Demos di Cassino. Clicca QUI per vedere il calendario degli appuntamenti
  • Iscriverti a Demos, partecipare alle riunioni del circolo, condividere con altri amici la costruzione di progetti per il bene comune;
  • Diventare Volontario, collaborare nella produzione e nella promozione di contenuti facendo volantinaggio ai banchetti oppure attraverso il web e i social media;
  • Candidarti al Consiglio comunale nella lista di Demos, contattare familiari e amici per raccogliere i voti che potrebbero portarti a fare un’esperienza di servizio all’interno delle Istituzioni;
  • Fare una donazione. Bastano anche 5€ che andranno a sostenere la nostra campagna elettorale. Troverai tutte le spese rendicontate sul nostro sito web;

Se vuoi partecipare clicca qui

Mi farebbe molto piacere sapere cosa pensate di questi spunti, leggo volentieri commenti, suggerimenti e critiche inviate a: posta@luigimaccaro.it

Ciociaria Oggi del 1 ottobre 2023
La sfida del bene comune

La sfida del bene comune

Demos Cassino promuove un ciclo di incontri in preparazione alle elezioni amministrative 2024 intitolato “La sfida del bene comune”.
Non una scuola, non un ciclo di conferenze, ma un vero e proprio cammino da percorrere insieme, alla scoperta (o riscoperta) della nostra vocazione all’impegno civile e politico.
Il percorso si snoderà in sei incontri a cadenza mensile, in cui verranno toccati i temi principali del nostro “vivere insieme” e nei quali prenderanno la parola per una testimonianza alcuni protagonisti dell’impegno sociale, civile e politico del nostro tempo.

lunedì 9 ottobre 17.00

Saluto introduttivo Enzo Salera

Sindaco di Cassino

Paolo Ciani

Deputato, Segretario nazionale di Demos

Lino Diana

Già Deputato e Senatore in tre legislature del Partito Popolare Italiano, Relatore della legge 328/2000 sulla riforma dei servizi sociali

Luigi Di Santo

Professore di Filosofia del Diritto, Fondatore della Scuola di formazione politica “Giorgio La Pira”

Manuela Maliziola

Già Sindaco di Ceccano, Demos provinciale

lunedì 13 novembre 17.00

Barbara Funari

Assessora alle Politiche sociali di Roma Capitale

Gianni Novello

Fraternità di Romena, già Vice Presidente Pax Christi

Marco Toti

Direttore Caritas diocesana Frosinone

Manuela Cerqua

Consigliera comunale di Sora, Demos provinciale

lunedì 11 dicembre 17.00

Roberta Gaeta

Consigliera regionale in Campania di Demos, già Assessora alle politiche sociali della città di Napoli

Gianluca Guida

Direttore carcere minorile di Nisida, Promotore della lista “Per – le persone e la comunità”

Luigi Pietroluongo

Psicologo, Sociologo & Coach

Gianfranco Barletta

Sindaco di Supino, Demos provinciale

lunedì 22 gennaio 17.00

Luca Riccardi

Professore di Storia delle relazioni internazionali Università di Cassino

Massimiliano Badr Evangelista

presidente del Centro Islamico Culturale “La Luce” di Cassino e del Lazio Meridionale

Maria Grazia Baldanzi

Assistente sociale ASL FR, Demos provinciale

lunedì 19 febbraio 17.00

Daniela Bianchi

Esperta di relazioni istituzionali, già consigliera regionale del Lazio

Maurizio Esposito

Professore di Sociologia, Presidente Corsi di laurea in Servizio sociale e Politiche sociali

Mario Giro

Presidente Demos, già viceministro degli affari esteri nei governi Renzi e Gentiloni

lunedì 18 marzo 17.00

Mons. Gerardo Antonazzo

Vescovo della Diocesi Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo

Pietro Bartòlo

Medico di Lampedusa, Europarlamentare

Gigi De Palo

Presidente Fondazione per la natalità


Gli incontri saranno coordinati da Luigi Maccaro, Alessandra Umbaldo e Bruno Galasso

Accoglienza, la priorità è l’integrazione

Accoglienza, la priorità è l’integrazione

L’episodio del minore straniero fuggito da una casa d’accoglienza a Sant’Angelo, che ha cercato aiuto bussando ed entrando in un’abitazione privata, ha sollevato molte reazioni. In tanti, infatti, si sono interrogati sul funzionamento dell’accoglienza a Cassino, su cosa si possa e si debba fare per migliorare. E mentre sul caso indaga la polizia del Commissariato di Cassino per capirne i motivi e il contesto in cui inserirlo – e con l’esposto in Procura del consigliere Evangelista – l’assessore alla Coesione sociale Luigi Maccaro affronta la questione su un piano educativo e sociale.

Che situazione ha trovato nella casa d’accoglienza da cui il minore è fuggito l’altra notte?

Purtroppo gli episodi che si vanno succedendo, ampiamente raccontati dalle cronache, denotano una certa difficoltà di gestione. I ragazzi sono ragazzi e hanno bisogno di essere impegnati con scuola, tirocini formativi, sport e altre attività educative. Hanno bisogno di occasioni per fare amicizia con i loro coetanei. Soprattutto devono imparare presto l’italiano. E l’integrazione con il territorio che ospita la struttura è un requisito indispensabile. Tanti ricordano le difficoltà di Exodus di trent’anni fa ma per noi il legame con il territorio che ci ospita viene prima di ogni altra cosa. Bisogna capire quali sono le motivazioni che stanno alla base di certe esperienze.

I residenti lamentano più di un episodio con l’intervento delle forze dell’ordine. Cosa manca?

Io dico che non basta mettere “a posto le carte”. Si può essere formalmente in regola ma poi nella sostanza il lavoro educativo esige dedizione, competenza, pazienza, presenza. Gli interventi devono essere personalizzati, gli operatori hanno bisogno di formazione continua e di supervisione, c’è poi un bisogno di interventi psicosociali. Ma se non si supera la barriera linguistica e culturale questo lavoro non si riesce a fare. Un aiuto importante viene dalla rete dei servizi, non solo pubblici ma anche del privato sociale. Il mondo non profit vive anche di queste collaborazioni. Altre tipologie di organizzazioni invece fanno più fatica.

Qual è la situazione dell’accoglienza a Cassino?

A Cassino ci sono organizzazioni molto serie che lavorano da anni. L’inclusione sociale è un tema su cui la nostra città ha sempre dimostrato grande generosità e capacità di integrazione delle risorse. Certo abbiamo visto anche capitoli negativi e speriamo di non doverne rivedere ancora. Per questo ho chiesto ai nostri assistenti sociali di essere molto presenti nei luoghi dell’accoglienza. Il monitoraggio degli interventi è l’unica possibilità per fare un salto di qualità nella gestione dei servizi sociali. E l’integrazione con il tessuto sociale un pre-requisito indispensabile.

Carmela Di Domenico su Ciociaria Oggi del 27 settembre 2023