Ricerca Unicas sul gioco d’azzardo

Ricerca Unicas sul gioco d’azzardo

Da almeno dieci anni ci confrontiamo con tante richieste di aiuto legate al gioco d’azzardo, tanti familiari di giocatori che si rivolgono ai nostri centri d’ascolto nella speranza di trovare uno spiraglio, di vedere una luce in fondo al tunnel della dipendenza. Patrimoni bruciati nelle sale giochi, alle slot machine, con le scommesse sportive, case vendute, pensioni impegnate, usurai sempre appostati, drammi familiari come quelli che si ripetono da decenni solo che al posto dell’eroina e della cocaina in questi casi c’è il gioco d’azzardo. Tutto appare innocuo, a partire dalla parola “gioco”, dai gratta e vinci alle scommesse sportive, dalle slot machine ai giochi online e invece è un mondo, costruito ad arte, con meccanismi psicologici scientificamente messi a punto per creare dipendenza. Un sistema pseudo imprenditoriale, tutt’altro che trasparente, che rovina migliaia di persone. Un sistema che ha potuto proliferare in questi ultimi venti anni grazie ad una politica accecata dalla necessità di fare cassa, sulla pelle di almeno un milione di persone che oggi in Italia hanno un rapporto problematico con il gioco. Un sistema politico-imprenditoriale che ruppe gli indugi grazie al Governo che legalizzò le Sale Bingo nel 1999 e poi nel 2003 autorizzò le slot machine. Interventi seguiti da tutta una serie di provvedimenti finalizzati a favorire il fenomeno dell’azzardo con l’obiettivo di aumentare le entrate per lo Stato senza tenere in nessun conto i danni sulle persone.

Nel frattempo gli italiani, dalle casalinghe ai pensionati, dai professionisti agli operai sono sempre più vittime di questo mondo oscuro e perverso, l’industria dell’azzardo, la macchina da soldi che è diventata fonte di entrate fiscali per cui oggi sembra che non se ne possa fare più a meno.

Finalmente si cominciano a produrre sforzi per arginare il fenomeno: interventi pubblici e privati per rispondere ad un bisogno di cura ma anche e soprattutto ad un bisogno di informazione, consapevolezza, prevenzione. Bisogna promuovere una mentalità critica capace di resistere alle tentazioni di questo mostro senza volto. A partire dai giovani, dai ragazzi nelle scuole, da quegli adolescenti sempre alla ricerca di novità, di rischio, di trasgressione ma anche così fragili e vulnerabili e per questo facili da affascinare con le possibilità di facile guadagno pubblicizzate dovunque. 

Intanto le piattaforme di gioco si sono spostate rapidamente sugli smartphone tanto che il gioco online ha già superato per volume di fatturato il gioco tradizionale. I signori dell’azzardo studiano e pianificano come raggiungere i loro obiettivi e tutti i target hanno in comune il tratto della fragilità, a partire dai giovani: un ragazzo che utilizza la paghetta in azzardo probabilmente diventerà un adulto pronto a buttare lo stipendio in qualche sala scommesse. Dalla ricerca condotta dal Laboratorio di Ricerca sociale del prof. Esposito risulta che il 40% degli studenti intervistati ha partecipato a scommesse sportive e la stessa percentuale di studenti delle scuole superiori, quando gioca a carte, lo fa giocandosi denaro ed anche cifre considerevoli.

Insomma la nostra preoccupazione deve rivolgersi in maniera prioritaria agli studenti e le risorse disponibili per la prevenzione devono essere utilizzate in maniera molto concreta coinvolgendo le scuole del nostro territorio altrimenti sarà impossibile invertire la tendenza rilevata dall’Università di Cassino. C’è un mondo giovanile fragile e influenzabile che però può essere aiutato a diventare protagonista di queste strategie di prevenzione, attraverso percorsi di peer education. Le famiglie ci mettono troppo tempo a rivolgersi ai servizi, lo fanno quando ormai la dipendenza diventa cronica. Bisogna scommettere, è il caso di dirlo, sulla prevenzione.

Bisogna promuovere consapevolezza, anche per far sì che nessuno si senta solo ad affrontare la propria battaglia. Iniziamo con lo sciopero del caffè: non entriamo più nei bar che possiedono slot machine. Non dobbiamo arrenderci all’idea che non si possa tornare indietro, anche perché gli oltre cento miliardi di euro, buttati nell’azzardo ogni anno in Italia, sono soldi sottratti all’economia reale, quella che produce occupazione e benessere. E’ un appello agli imprenditori affinché si decidano ad affiancarci in questa battaglia, perché quei miliardi potrebbero essere utilizzati per comprare auto, elettrodomestici, per fare la spesa, per andare al ristorante, per comprare giocattoli e così via. Cento miliardi sottratti al mondo del lavoro e dell’impresa. E’ ora di dire basta ma dobbiamo farlo tutti insieme.

Aggiornamento

Purtroppo dobbiamo registrare un passo indietro gravissimo compiuto dalla Regione Lazio che con un sub emendamento all’ultimo assestamento di bilancio ha approvato a larga maggioranza – con il solo voto contrario del Consigliere Paolo Ciani di Demos – Democrazia solidale – la misura del distanziamento delle slot machine di almeno 500 metri dai luoghi sensibili come scuole, ospedali, centri anziani, ecc. Per approfondire clicca qui: https://www.luigimaccaro.it/la-regione-lazio-inciampa-nelle-slot-machine/

Intervento in Consiglio comunale

Intervento in Consiglio comunale

SocialNews | 1 |

Il report delle attività del progetto CassinoRisponde, il mio intervento in Consiglio comunale, la riapertura dei centri estivi, il lavoro dei consiglieri Demos. 

Sono giorni carichi di aspettative sugli effetti della ripresa delle attività. Ripartire è urgente non solo per l’economia ma soprattutto per la dimensione sociale vera che abbiamo dovuto mettere da parte e che è vitale soprattutto per bambini e ragazzi finora costretti in casa.

Il mio intervento in Consiglio comunale Siamo ormai nel pieno della Fase 2 e insieme alle attività riprendono anche le polemiche sterili da parte di chi non ha né idee né proposte malgrado calchi da decenni la scena politica. Nella mia risposta al Consiglio Comunale di venerdì scorso ho cercato di non scendere al suo livello e alzando un po’ il tono della discussione ho cercato di far capire qual è la nostra idea di politica intesa come servizio alla comunità. 

I numeri di “CassinoRisponde” Il Consiglio comunale si è aperto con una relazione del nostro SindacoEnzo Salera, il quale ha presentato tutta l’attività dell’Amministrazione comunale di fronte all’emergenza Covid19 ed in particolare i risultati del progetto CassinoRisponde dal 9 marzo al 14 maggio. 

Più proposte concrete dalla minoranza, please Ottima come sempre la Capogruppo Demos Alessandra Umbaldo che nell’ultimo Consiglio comunale, a differenza di quanto qualcuno ha voluto pensare e far credere, ha fatto un intervento di apertura alla collaborazione con le opposizioni. Ha detto “va bene la critica all’operato della maggioranza ma che sia costruttiva, accompagnata cioè da proposte operative vere, concrete, realizzabili”. Ecco, io credo che se non si esce da questa vecchia logica di doversi annientare a vicenda pensando di poter incassare poi i risultati nella prossima campagna elettorale, non si cambia. E invece noi dobbiamo cambiare. 

“La scuola a colori” “La macchina delle favole” Ancora una volta il nostro Consigliere Demos Bruno Galasso è stato protagonista di iniziative culturali rivolte ai bambini con il progetto “La scuola a colori”, la canzone che ha coinvolto centinaia di bambini di Cassino ma anche di tante altre parti d’Italia e del mondo e del progetto “La macchina delle favole”. Queste operazioni hanno un valore politico straordinario per chi lo sa cogliere. Bisogna dire che, oggettivamente, dei bambini in questo periodo, non si é occupato nessuno. Per questo abbiamo pensato che fosse necessario prendere per mano coloro che erano più smarriti di fronte alle vicende del Covid-19.

Le interviste di “Demos Informa” Fabio Gervasio sta facendo un lavoro straordinario con le interviste della rubrica “Demos informa” arrivata ormai alla 18ma puntata. Il percorso attraversa la società nella sua interezza grazie al contributo degli autorevolissimi ospiti: dal Sindaco di Cassino al Rettore dell’Università, dal Consigliere Paolo Ciani a tanti altri amministratori, psicologi, professori universitari, insegnati e protagonisti dell’Italia che resiste al tempo del Covid-19. Sul canale YouTube la playlist con tutte le interviste.

Più speranza, meno pessimismo Nell’ultimo Consiglio comunale abbiamo sentito prefigurare da qualcuno scenari apocalittici e ansiogeni per i prossimi mesi. Io non credo che questo sia l’atteggiamento giusto. Questa è la nostra partita. Come per quelli che sono venuti prima di noi le partite erano la guerra e il nazifascismo, il terrorismo degli anni ‘70, le stragi mafiose. Compito della politica non è cavalcare le paure, quello si chiama populismo. Compito della politica è guardare avanti con fiducia. Ci salverà l’impegno, la fatica, la responsabilità non certo il piagnisteo! 

 

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