La coesione sociale è la nostra prospettiva

Intervista a Luigi Maccaro raccolta da Stefano Di Scanno, Direttore de L?Inchiesta.

Com?? stato l?impatto con la pubblica amministrazione dopo tanti anni nel privato sociale?

Affascinante! Ho trovato tante persone che lavorano con impegno, passione e professionalit? con le quali mi sono trovato subito a mio agio. I problemi sono tanti, le risorse poche ma non ci si scoraggia. In questi giorni sto cercando di ascoltare il pi? possibile tutti per conoscere la situazione ma soprattutto per confrontarmi sulle prospettive possibili: progettare insieme ? la strada maestra per passare dalla gestione delle emergenze ad una visione competente e partecipata di un Assessorato che sia capace di valorizzare le risorse del territorio, persone e organizzazioni.

Quali sono le cose che ti preoccupano di pi??

Senz?altro alcune situazioni che riguardano minori appartenenti a nuclei familiari in difficolt? sociale ed economica. Ci sono delle vere e proprie emergenze che ci danno la misura di quanto, da troppo tempo, non si riesca pi? a fare prevenzione. Poi c?? l?emergenza abitativa sulla quale abbiamo aperto un fronte di collaborazione molto interessante con l?Ater. Presto ci saranno dei loro funzionari presso la casa comunale per rispondere direttamente agli inquilini. Sono in corso gli espletamenti necessari al reperimento di nuovi alloggi che potrebbero essere disponibili gi? nei prossimi mesi. Ci sono progetti di housing sociale sui quali contiamo moltissimo. La casa ? garanzia di dignit? per le persone ed ? una delle nostre principali preoccupazioni.

E i progetti in cantiere?

Credo sia necessario attivare un servizio di consulenza psicopedagogica per supportare le famiglie in difficolt? per quanto riguarda le responsabilit? genitoriali con l?obiettivo di scongiurare il pi? possibile il collocamento in struttura dei minori. Abbiamo intenzione di rilanciare l?affido familiare attraverso un corso di formazione che attiveremo entro l?autunno. La prossima settimana far? visita ai ?ragazzi? dei quattro Centri Sociali per gli Anziani di Cassino con l?intento di conoscere i problemi ma soprattutto di promuovere le potenzialit? ed il protagonismo di queste realt? che hanno tantissimo da dare alla citt?. Con l?apertura delle scuole, insieme a Concetta Tamburrini, Assessora all?Istruzione, rilanceremo l?idea del Consiglio comunale dei Giovani affinch? abbiano spazio istituzionale per promuovere il protagonismo delle nuove generazioni.

Come saranno i rapporti con il volontariato? Ci sar? finalmente la consulta tanto attesa dalle onlus?

Devo dirti che pi? che consultare il volontariato mi interessa lavorarci insieme. Vorrei che nei locali dell?Assessorato le associazioni si sentissero a casa loro. Certo, ci saranno i tavoli tematici permanenti per l?analisi dei bisogni e la condivisione delle strategie, ma soprattutto ci saranno dei gruppi di lavoro e co-progettazione anche con il coinvolgimento di altri assessorati. Abbiamo preparato una bozza di regolamento per promuovere i rapporti fra l?amministrazione ed il Terzo settore, anche alla luce della recente riforma. Ci sar? una fase di riflessione comune affinch? la stesura finale possa avere la pi? ampia condivisione possibile e poi si passer? in Consiglio Comunale per l?approvazione. Ma abbiamo gi? iniziato a lavorare insieme.

Dalla minoranza sollecitano il Sindaco su un argomento che ti ? molto caro: i negozi di cannabis. La tua posizione ? nota ma come intendi muoverti sull?argomento?

Si usano certi argomenti in maniera strumentale solo per fare polemica ma almeno su questo posso dire con certezza di avere le idee molto chiare. La questione dei negozi di cannabis ? ampiamente dibattuta a livello nazionale ed ? sciocco pensare che l?Amministrazione comunale possa assumere provvedimenti per dare seguito ad una sentenza della Cassazione: sono materie su cui il Comune non ha alcuna competenza. Piuttosto stiamo lavorando per dare vita ad un gruppo di lavoro che coinvolga Asl, Universit?, Scuole e Privato sociale capace di dare vita ad un Piano di prevenzione comunale sul disagio giovanile. ? un obiettivo molto ambizioso soprattutto se si considera che non ci sono risorse economiche dedicate ma a Cassino ci sono tante persone fortemente motivate e sono sicuro che entro l?autunno metteremo in campo le prime azioni.

Un altro tema scottante ? quello dell?immigrazione, come pensi di affrontare questa nuova frontiera?

Per me la presenza di cittadini di origine straniera rappresenta una grande risorsa ed una grande opportunit?: in Italia gli immigrati lavorano, pagano le tasse, creano imprese che danno lavoro, hanno grande voglia di affermarsi e sanno che devono guadagnarsi tutto. Vorrei che le politiche di integrazione fossero caratterizzate il pi? possibile dal principio della reciprocit? affinch? anche noi possiamo scoprire la cultura e il fascino di mondi e di esperienze prima lontane. Ci sono comunit? e associazioni che spero di incontrare al pi? presto per progettare insieme momenti di condivisione aperti alla citt? ma anche risposte ai bisogni di coloro che ancora non hanno trovato una condizione di vita dignitosa per mancanza di una casa, di un lavoro o per la lontananza dalla famiglia di origine. Dobbiamo imparare a guardare negli occhi queste persone, a scambiarci il racconto delle nostre storie, dobbiamo capire, come ? gi? evidente in tutto il mondo civile, che il colore della pelle non fa la differenza tra le persone che hanno esattamente gli stessi diritti e gli stessi doveri.

Ultima domanda: da dove hai tirato fuori il nome Assessorato alla Coesione sociale?

Ho provato a dare una cornice di senso alle deleghe ricevute dal Sindaco: politiche sociali, politiche giovanili, integrazione e periferie. L?Assessorato deve fornire servizi ai cittadini, come ha sempre fatto, ma non si esaurisce tutto l?. La vera rivoluzione sta nel comprendere che la responsabilit? della tenuta della citt? ? di tutti e solo se saremo capaci di una coesione vera potremo dare risposte che vadano oltre le poche possibilit? che oggi hanno i comuni. Dieci anni di crisi economica hanno sfiancato tutti, c?? poca fiducia nel futuro, avvilimento generale, lo spettro della disoccupazione che genera ansia, depressione, disagio sociale. Allora bisogna fare un?opera di ricucitura del tessuto sociale, partendo dagli ultimi ma coinvolgendo tutti gli strati sociali, scommettendo sulla solidariet? come atteggiamento di fondo e sul senso civico di tutti coloro che si riconoscono in un destino comune. In questi pochi primi giorni di Assessorato, ho gi? ricevuto tantissime disponibilit? alla collaborazione da parte di professionisti, imprese, associazioni che non vedono l?ora di mettersi al fianco di un nuovo modo di fare politica. Ecco, vorrei che la coesione sociale fosse la vera mission di questa esperienza amministrativa.

Minori e dipendenze, è allarme

Ore e ore davanti alla playstation o con cellulari e tablet tra le mani. Maccaro: “Il problema sono gli adulti iperconnessi”. Droga e alcol dilaganti tra i ragazzini.

Ore e ore davanti alla playstation o con cellulari e tablet tra le mani. Cervello “resettato” e genitori in affanno. E se apriamo il fronte delle dipendenze da droga e alcol tra minorenni, dove l’allarme a Cassino resta altissimo, l’asticella dell’emergenza tocca le temperature di questi giorni.

Bambini e adolescenti iperconnessi. ? un abuso fuori controllo e pericoloso. Come dosarlo?
?Venerd? sera -risponde Luigi Maccaro, esperto del settore, responsabile di Exodus ma anche assessore comunale- abbiamo cominciato un ciclo di appuntamenti intitolato “L’accademia dei super pap?” e si ? parlato moltissimo dei conflitti in famiglia derivanti dall’abuso di tecnologia. Ma il vero problema sono i genitori iperconnessi e i figli ovviamente replicano gli stessi comportamenti. Inutile lamentarsi finch? non impareremo a spegnere il telefono quando entriamo in casa. Se non si mettono dei limiti fin da piccoli poi i problemi diventano enormi. Niente cellulare fino alla prima media. Console per videogiochi senza connessione a internet fino ai 14 anni. Massimo un’ora di tecnologia al giorno. Il buon esempio degli adulti. Ma soprattutto sport, attivit? artistiche, tempo libero con gli amici e vita all’aperto con tutta la famiglia?.

Droga e alcol diffusi tra adolescenti, oltre che tra i giovani. Perch? si cede cos? facilmente e ad et? sempre pi? al limite?
?Perch? gli adulti non hanno voglia di educare i bambini e i ragazzi al senso del limite. Il cervello “dipendente” lo si educa da piccoli evitando accuratamente l’uso dei No. Senza limiti, l’ansia dei figli cresce a dismisura e si canalizza prima nella tecnologia e poi nelle sostanze. Prima c’erano tempi ben definiti per il passaggio da una fase della crescita a un’altra. Oggi finanche certe scuole elementari fanno fare esperienze da scuola media con l’intento di assicurarsi le iscrizioni. Si regalano giochi da adolescenti a bambini di sei anni e tutte le tappe vengono bruciate da un’ansia da prestazione che ? degli adulti e poi viene trasferita sui ragazzi. Insomma, la responsabilit? ? sempre la nostra. Impariamo a dare il giusto valore a ogni et?. Non possiamo evitare il conflitto con i ragazzi dicendo sempre di S? a tutto. Dobbiamo imparare a stare dentro al conflitto e coglierne le opportunit? educative. ? faticoso lo so ma produce risultati?.

Qual ? il vero antidoto alle dipendenze adolescenziali e giovanili? I genitori spesso sono cos? sperduti e la societ? sembra indifferente? 
?Bisogna partecipare a momenti di formazione e di confronto continuo. L’iperconsumismo di cui siamo tutti vittime ci impone uno sforzo in pi? per conoscere e imparare a combattere i pericoli ai quali siamo sottoposti. Ma soprattutto dobbiamo capire che le famiglie possono fare tantissimo stando insieme, aiutandosi, condividendo le preoccupazioni ma anche le soluzioni. L’amicizia tra le famiglie ? un ottimo antidoto all’individualismo che miete le prime vittime fra i nostri figli che sono sempre pi? soli. Essere padri oggi ? difficilissimo ma ? la vera sfida sulla quale ci possiamo giocare la possibilit? di cambiare la nostra societ??.

Abbiamo vinto!

Abbiamo vinto contro la rassegnazione. Sono emozionato di fronte ad una dimostrazione di fiducia cos? importante.
Una vittoria a furor di popolo ma senza populismi!
Enzo Salera rappresenta quel senso di responsabilit? che oggi serve pi? che mai a Cassino dopo aver toccato il fondo: politico, economico, sociale e culturale.
E? stato premiato uno stile fatto di scelte chiare e trasparenti: le primarie, il no alle infiltrazioni di destra, la ricchezza del contributo portato dalla societ? civile ?vera?.
Allo stesso tempo la citt? ha detto basta alla vecchia politica fatta di privilegi, trasversalit?, egoismi, interessi e centri di potere.
Un risultato cos? chiaro ? il segno che avevamo bene interpretato la voglia di cambiamento che c?era in citt? fra le famiglie, le associazioni, le imprese.
Tre liste possono valere pi? di 5 o di 6 se si misura, non solo il numero di candidati, ma soprattutto la motivazione, la passione, la qualit? dell?impegno civile, lo spirito di servizio.
Il voto cosiddetto ?strutturato? ? destinato ad essere sempre meno rilevante rispetto al voto di opinione perch? il cittadino vede, giudica e agisce di conseguenza.
La fiducia che ? stata riposta nella nostra coalizione ci assegna una grande responsabilit? di fronte alla quale siamo pronti a fare del nostro meglio per onorare il mandato degli elettori.
Grazie ai candidati, ai volontari, agli amici e ai nostri elettori.
Sapremo essere all?altezza delle sfide che abbiamo di fronte.

Pietro Bartolo, dal mare di Lampedusa a Cassino

Una sala piena di persone attente e rapite dai racconti di Pietro Bartolo, il medico di Lampedusa, che ha accolto e visitato circa 350 mila immigrati, sbarcati nell’isola in circa 28 anni, dopo aver attraversato il Mediterraneo in fuga da fame, violenza, guerre, carestie.Ha catturato il cuore di tutti i presenti, moltissimi dei quali con gli occhi lucidi, hanno partecipato con grande emozione all’incontro.Un incontro di campagna elettorale, visto che Pietro Bartolo ? candidato alla elezioni europee come indipendente di Demos nella lista del Partito Democratico, nel quale erano presenti anche Enzo Salera, il candidato Sindaco della coalizione di centrosinistra, Luigi Maccaro con tutti i candidati della lista Demos per le elezioni amministrative di Cassino e tanti amici e sostenitori. Malgrado l’orario dell’appuntamento e la concomitanza con la giornata di festa per il passaggio del Giro d’Italia, i presenti erano davvero tantissimi.Enzo Salera ha sottolineato la ricchezza che Demos ha portato nella coalizione in termini di contenuti e proposte ma soprattutto ha condiviso la volont? di guidare un’amministrazione capace di non avere pi? cittadini di serie B attraverso un’attenta progettazione delle politiche sociali e di sviluppo.Paolo Ciani ha ringraziato gli attivisti di Demos che a Cassino, come in molte parti d’Italia, stanno portando dentro la politica uno stile, un impegno, una responsabilit? nei confronti delle persone, in particolar modo di quelle pi? fragili: ?Ci dicono – ha detto il coordinatore nazionale di Demos – che noi siamo quelli che si occupano dei problemi delle persone, che non fanno politica. E invece per noi la politica ? proprio questo, non la gestione del potere, ma l’ascolto e la condivisione dei problemi delle persone?.Ascoltare i racconti di Pietro Bartolo non ? facile. Mette alla prova la sensibilit? dei presenti e molti erano i volti rigati dalla commozione.
Ci racconta di una bambina di 9 anni che ha viaggiato da sola per raggiungere la madre in Europa e che durante il viaggio ha subito violenze e umiliazioni. Di una donna chiusa in quei sacchi per i cadaveri ancora viva che ? stata rianimata. Di un’altra morta con il bambino ancora attaccato al cordone ombelicale. Di uomini torturati e di donne violentate. Tenendo con il fiato sospeso la platea per quasi un’ora.?Non venite a Lampedusa ad aiutarci, ce l?abbiamo sempre fatta da soli noi lampedusani. Se non siete medici, se non sapete fare nulla e volete aiutare, andate a raccontare quello che avete sentito qui, fate sapere cosa succede a coloro che dicono che c?? l?invasione. Ma che invasione! E io non mi espongo, perch? non so le cose a modo. Ma una cosa l?ho capita. E cio? che questo ? vergognoso, inumano, vomitevole. E non mi importa assolutamente nulla del perch? sei venuto qui, se sei o no regolare, se scappi dalla guerra o se vieni a cercare fortuna: arrivare cos?, non ? umano. E meriti le nostre cure. Meriti un abbraccio. Meriti rispetto. Come, e forse pi?, di ogni altro uomo?.Gli interventi sono stati intervallati dalla lettura di alcuni brani del secondo libro di Bartolo “Le stelle di Lampedusa”, letti da due studenti universitari.?Bisogna che quest’uomo vada a Bruxelles a raccontare all’Europa intera cosa succede sulle nostre coste – ha affermato Luigi Maccaro – cosa c’? dietro i numeri e dietro le bugie di Salvini, dietro la retorica dell’invasione confezionata ad arte e diffusa sui social network che ha seminato paura e odio fra gli italiani. E’ necessario che persone come Bartolo decidano sempre pi? di mettersi in gioco attraverso la politica per riumanizzarla, per mettere un po’ da parte la gestione del potere e tornare ad occuparsi dei drammi delle persone?.Un incontro riuscito benissimo, uno spazio denso di contenuti veri, vissuti e testimoniati. Insolito per una campagna elettorale, ma questo ? lo stile di Demos.

Sinistra e destra hanno ancora un senso, anche a Cassino.

Agli elettori la responsabilit? di scegliere cogliendo le differenze
Noi crediamo che un certo vecchio modo di fare politica abbia fatto il suo tempo e per questo, come Democrazia Solidale – Demos, abbiamo deciso di dare un contributo di rinnovamento partendo da alcune cose semplici: si fa politica per mettersi al servizio e non per conquistare una poltrona, ci si candida per promuovere un’idea di citt? che abbia fra le priorit? i giovani, gli ultimi e le periferie. Chiarezza, coerenza e lealt? lo stile che ci deve contraddistinguere. Sono i valori che regolano i rapporti fra le persone e la politica non pu? esserne avulsa.?
Crediamo di averlo testimoniato entrando nella coalizione di centrosinistra, partecipando alle primarie, facendo la lista per sostenere Enzo Salera. Perch? crediamo veramente che per cambiare la citt? sia necessario cambiare la politica, chiudendo la porta agli opportunisti, a chi va cercando rendite di posizione, a chi pontifica rappresentando nient’altro che se stesso. Alcuni pensano che valga la pena gareggiare solo se si ? certi di vincere. Noi pensiamo che valga la pena spendersi per una citt? migliore, certi di vincere e di non perdere la faccia a causa di scelte equivoche.
Ora, chiunque pu? appellarsi al passato per giustificare i propri comportamenti ma per rispetto ai cittadini prima o poi bisogner? tirare una linea e da l? ripartire con chiarezza.?La nostra presenza voleva essere quella linea utile a segnare la discontinuit? con il passato. E invece i cittadini assistono un po? disgustati e un po?, ahim? divertiti, al solito teatrino.?
Per noi gli esponenti di destra e delle amministrazioni di destra sono degli avversari e vogliamo competere con loro per promuovere la nostra idea di citt?. Se ci chiedono di entrare nella nostra coalizione vuol dire che hanno qualche problema con la loro ma non possiamo risolverglielo noi.?
Demos, per esempio, ? nata anche come forma di resistenza alla violenza della Lega, per noi la scelta antifascista ? fondamentale, ma soprattutto, non abbiamo condiviso niente della precedente amministrazione di centrodestra. Le persone che fanno altro tipo di scelte sono nostri avversari politici. Lo diciamo con forza e con chiarezza.?
Dire che a livello amministrativo le cose cambiano “perch? la politica nazionale non c’entra nulla” per noi ? una ipocrisia inaccettabile. Perch? la politica dell’uomo forte, che chiude i porti e imbraccia il mitra nel giorno di Pasqua e degli attentati in Sri Lanka noi la rifiutiamo categoricamente e non ripensiamo Cassino insieme ai suoi colleghi di partito. La confusione proposta ai cittadini ha come fine ultimo quello di diffondere il messaggio “sono tutti uguali” e noi non ci stiamo.?
Per noi la solidariet? ? una scelta di fondo mentre per altri non ? cos?, per noi il protagonismo dei giovani ? un presupposto fondamentale per il futuro della citt? mentre per altri non ? cos?, per noi la riqualificazione delle periferie viene prima dei salotti da allestire in centro e per altri non ? cos?. Non siamo tutti uguali ed ? responsabilit? degli elettori saper cogliere le differenze.
Abbiamo rispetto per chi fa scelte diverse dalle nostre ma allo stesso tempo pretendiamo di non essere confusi con loro agli occhi degli elettori. Per noi meritare la loro fiducia ? un onore e chiediamo a tutti di votare nella massima libert? rifiutando qualunque tipo di condizionamento. Vogliamo vincere con chiarezza, lealt? e coerenza.

Dal volontariato alla politica il passo è breve

Luigi Maccaro ha deciso di portare in citt? quella spinta al cambiamento che gli ha consentito trasformare la comunit? in un luogo di aggregazione al servizio di tutta la citt?. Domenica scorsa la cascina di via Vertelle era invasa da oltre 500 persone in un clima di amicizia e di gioia di stare insieme.
Che significato ha passare dal volontariato alla politica?
Ti rispondo con le parole del Card. Martini: il buon samaritano ? il volontario che raccoglie per strada il poveraccio. Il suo intervento ? importante ma si inserisce nell’assenza della politica che avrebbe dovuto provvedere alla sicurezza sociale, al soccorso e alle strade. Dopo aver incontrato centinaia e centinaia di persone fragili ho capito che le Istituzioni si devono assumere la responsabilit? politica di assicurare ad ogni cittadino le condizioni perch? possa realizzare pienamente la propria vita. E voglio entrare nelle Istituzioni per avere la possibilit? di cambiare le cose. 
La comunit? Exodus l’hai cambiata profondamente in questi anni, da dove partiresti per cambiare la citt??
Quando nel 1999 ho assunto la responsabilit? di Exodus, ho preso in mano una comunit? con solo due operatori e una condizione economica gravata da debiti molto importanti. La reputazione del centro era pessima e tutti ne stavano alla larga. Oggi invece Exodus ? una delle poche realt? in grado di aggregare centinaia di famiglie che in armonia praticano diverse attivit? o semplicemente condividono un pasto all’aperto. Tutto ci? grazie all’approccio del buon padre di famiglia, il quale insieme al lavoro di squadra ci ha portati ad essere oggi una realt? economicamente solida con 30 lavoratori e tanti servizi alla citt? resi spesso gratuitamente.Cassino deve cambiare a partire dai giovani che possono essere protagonisti di un progetto di grande respiro. Per questo immagino un Consiglio Comunale dei Giovani, 15-25 anni, affinch? i rappresentanti, scelti dagli elettori di questa fascia d’et?, possano occuparsi in prima persona delle politiche cittadine che li riguardano costringendo gli adulti a confrontarsi istituzionalmente con le loro proposte. Ma anche i centri di aggregazione per promuovere le culture giovanili coinvolgendo i diecimila studenti universitari che sono una ricchezza straordinaria con la loro voglia di essere protagonisti.
Tutto bello ma qui per i giovani manca il lavoro, i ragazzi scappano da una citt? che rischia di diventare un dormitorio
Hai ragione ma anche qui le ricette sono semplici: innanzitutto dobbiamo capire che con la cultura “si mangia”. La mia idea di costituire una fondazione culturale con Abbazia e Universit? che vada oltre le stagioni politiche ha come obiettivo mettere insieme istituzioni, associazioni, imprenditori con responsabilit? sociale d’impresa per uno sviluppo economico e commerciale basato sul turismo. La seconda idea ? quella di costituire una multiservizi a partecipazione pubblica ma con una mentalit? “privata” per la gestione dei servizi comunali, dai parcheggi alle riscossioni, per destinare i profitti  all’incremento occupazionale di Cassino. Un’altra idea riguarda l’affidamento di beni pubblici a cooperative di giovani che si candidano sulla base dei profili e dei progetti di gestione. Troppi spazi verdi e siti culturali sono abbandonati nella nostra citt?: ? il momento di affidarli a ragazzi che hanno competenze, entusiasmo e voglia di mettersi in gioco. Promuovere l’autoimprenditorialit? dei giovani intercettando risorse regionali, nazionali ed europee: negli ultimi due anni Exodus ha intercettato, attraverso il proprio ufficio progetti, risorse che il Comune di Cassino spesso ha perso, basta guardare le graduatorie.
Per cambiare le cose forse bisogna cambiare la politica
Bisogna che tornino in politica le persone per le quali fare politica ? un sacrificio ma anche una responsabilit? morale. Basta con i nullafacenti che campano di politica. Il meglio per la citt? possono portarlo le donne e gli uomini che nella vita personale hanno gi? dimostrato di realizzare cose importanti per il bene della collettivit?. Da questo punto di vista considero le primarie un successo personale perch? fino a che non ? arrivato Astorre ad imporle in sostanza io ero l’unico a chiederle. Invece bisogna andare a viso aperto davanti ai cittadini, proporre le proprie idee, vedere chi corre pi? forte e poi rientrare nella stessa squadra per governare insieme la citt?. E poi la cosa che mi fa felice ? il voto ai ragazzi di 16 anni che avranno la possibilit?, come gi? avviene in molti paesi europei, di dire la propria.
Perch? scegliere Maccaro alle primarie?
Perch? Luigi Maccaro ha idee innovative, ha il coraggio di buttare il cuore oltre l’ostacolo, ha dimostrato spirito di servizio e rifiuto di qualunque interesse personale. Riesce ad interpretare le possibilit? del nostro tempo creando posti di lavoro ed intercettando risorse economiche importanti. Chiunque pu? verificare il suo operato in quella che ora ? una delle eccellenze del Cassinate, Exodus. ? un ottimo regista, sa   costruire la squadra tirando fuori il meglio che c’? nelle persone. Perch? far? dell’amministrazione comunale un faro guida, capace di orientare al meglio tutte le risorse del territorio, istituzioni, imprese, associazioni di cittadini e volontariato convogliando tutti verso un unico progetto di sviluppo condiviso. Perch? ha avuto esperienze di collaborazione a livello nazionale ed anche con organizzazioni europee necessarie per portare Cassino fuori dal provincialismo che ne limita la vocazione di citt? europea, culla della cultura occidentale nata dal monachesimo benedettino.
Fuori di retorica Maccaro ad oggi ? l’unica alternativa, per meriti, capacit? e umanit? ai politici di professione ed agli improvvisati di turno.

Lezione di martedì 25 luglio 2017

Obiettivi

  • La normativa italiana in materia di droghe
  • La Relazione annuale al Parlamento e il Repporto Europeo O.E.D.T.
  • Il Piano Nazionale di Lotta alla Droga
  • Le misure alternative alla detenzione
  • Il tema della legalizzazione

Materiali

  • Normativa: “Testo unico in materia di stupefacenti: D.P.R. 309/90” SCARICA
  • Normativa completa: CLICCA QUI
  • Dispensa: “Le politiche antidroga in Italia” SCARICA
  • Documento: “Il Piano Nazionale Antidroga” SCARICA

Domande, osservazioni

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