Ripartiremo dalla cura degli anziani

Ripartiremo dalla cura degli anziani

Dalla “trincea” dei Servizi Sociali alle dinamiche in maggioranza. Luigi Maccaro, assessore alla Coesione sociale e coordinatore di Demos, affronta con il piglio del professionista il primo ruolo e con la passione delle idee il secondo.

Nella tornata elettorale di giugno, scenderà in campo nuovamente al fianco di Enzo Salera. Lo farà con la lista del suo partito, Demos, che – a sorpresa – è riuscita a convincere anche il consigliere comunale Luca Fardelli che fino a pochi giorni fa sedeva in minoranza. Nonostante svariate aperture e intese amministrative che lo hanno visto sempre sbilanciato più verso la maggioranza che nei confronti dell’opposizione più radicale.

Assessore, il suo è un Assessorato da prima linea. Qual è la fotografia del disagio sociale e della povertà nella realtà cassinate? Registra un peggioramento rispetto a quando si è insediato?

Mi fa impressione l’incremento di problemi di salute mentale che accompagna tante situazioni di disagio sociale. In questi anni abbiamo attivato tre progetti di assistenza psicologica rivolti in particolare agli adolescenti. Depressione, ansia, disturbi comportamentali, richiedono interventi importanti, immediati e in sinergia con le strutture della sanità territoriale. L’integrazione socio-sanitaria è ancora la più importante sfida aperta che abbiamo di fronte. Abbiamo affrontato emergenze epocali ma il disagio profondo viene dalla paura del futuro, dallo scoraggiamento, dalla solitudine che si trasforma in rancore sociale. Per questo il valore sociale della pedonalizzazione del centro va molto al di là degli aspetti urbanistici e diventa spazio per ritrovarsi come comunità.

Quando sarà inaugurata, invece, la “Casa di Willy?”

La determina di affidamento è pronta. Purtroppo abbiamo una carenza importante di personale amministrativo e le difficoltà burocratiche rallentano parecchio il lavoro sociale. Ma ormai ci siamo e San Bartolomeo avrà il centro di aggregazione giovanile che merita. I ragazzi di quel quartiere avranno un punto di riferimento educativo importante che saprà rivoluzionare il loro tempo libero. Quest’estate fioriranno le iniziative e poi a settembre sarà garantito il doposcuola e tante altre attività formative.

A proposito di politiche giovanili: con le elezioni di ieri è entrato nel vivo anche il consiglio comunale dei giovani. Soddisfatto della partecipazione?

Sono molto contento di aver avviato questa importante forma di partecipazione che coinvolge i giovani tra i 15 e i 25 anni. Dalla pandemia ancora stiamo pagando le conseguenze gravi dell’isolamento sociale e dell’abuso tecnologico. Il consiglio dei giovani è un passo importante per invertire la tendenza. Adesso ci aspettiamo proposte concrete fatte dai giovani per i giovani e siamo pronti a recepirle e a finanziarle con fondi già stanziati. Le politiche giovanili sono queste: non siamo noi adulti che dubbia fare cose “per” i giovani. Dobbiamo invece mettere a loro disposizione strumenti e risorse affinché possano essere protagonisti. Oltre le parole vuote questi sono fatti concreti.

Veniamo alle comunali. Il consigliere Luca Fardelli, dopo cinque anni di opposizione, si presenta a sostegno di Salera proprio nella lista di Demos. Un’alleanza strategica o una “conversione”?

In questi anni ci siamo trovati più volte dalla stessa parte sulle scelte provinciali e abbiamo riallacciato un percorso nato ai tempi del partito popolare. Ho sempre apprezzato l’attenzione di Luca nei confronti delle problematiche legate alla sanità. Questione complementare alle politiche sociali perché riguarda le persone più fragili. Credo che insieme potremo fare un buon lavoro a partire da una proposta di Luca che abbiamo subito fatto nostra come Demos: una commissione speciale sui problemi della sanità capace di dare ancora più forza alle istanze che provengono dal cassinate. Non facciamo strategie, proviamo ad occuparci dei problemi delle persone, questa per noi è la politica.

La maggioranza ha deciso di chiudere le porte ad alcuni aspiranti consiglieri per non snaturare l’identità del progetto iniziale. Lei è d’accordo?

In questi anni ho sempre cercato di promuovere allargamenti della maggioranza su temi e progetti amministrativi. Le mie proposte in consiglio comunale sono sempre state votate anche dalle minoranze che, infatti, non ho mai chiamato opposizioni. Altra cosa però è l’opportunismo dell’ultimo momento: non si può beatificare Buongiovanni la sera e poi cercare posto nelle liste di Salera la mattina. Oppure criticare in maniera feroce la nostra amministrazione e poi fare finta di niente. La fila di chi corre in soccorso del vincitore è sempre lunga ma ormai siamo fuori tempo massimo. Quella guidata da Salera è una squadra orientata al risultato, alla realizzazione di progetti amministrativi in tutti i campi. Ed è stato ampiamente dimostrato. Chi ha lavorato per un’alternativa a Salera, dimostri di cosa è capace.

Il progetto dell’amministrazione Salera di cui va più orgoglioso e uno che vorrebbe fosse inserito nel programma dei prossimi cinque anni.

Sicuramente l’emporio solidale, l’affido familiare, il taxi sociale e tante altre iniziative ma c’è un progetto che abbiamo approvato pochi giorni fa che si chiama “Viva gli anziani!” e che realizzeremo insieme ai quattro Centri Senior della nostra città. È rivolto agli anziani fragili e soli e nasce dall’esperienza del monitoraggio attivo fatto durante il lockdown. Ne parleremo meglio ma la cura degli anziani soli è un tema che mi sta particolarmente a cuore e che nei prossimi cinque anni dovrà avere una priorità assoluta, a partire dall’assistenza domiciliare e da tutto ciò che è utile a prevenire il ricovero in strutture residenziale. Invecchiare in casa propria è un diritto fondamentale su cui dobbiamo impegnarci ancora tanto.

Il lavoro sociale

Il lavoro sociale

Il lavoro sociale richiede oggi un alto livello di professionalità affinché gli interventi possano concretamente migliorare la qualità della vita delle persone e delle comunità.
Per questo ha una dimensione duplice: da un lato quella professionale dall’altro quella politica perché agente di cambiamento sociale.
Partecipare agli incontri di formazione organizzati dal prof. Maurizio Esposito dell’Università degli Studi di Cassino è sempre un’occasione imperdibile di confronto e accrescimento delle conoscenze in un campo che è costretto a mutare profondamente e rapidamente di fronte ai cambiamenti sociali.
In questi 5 anni di assessorato abbiamo affrontato 3 emergenze importanti: la pandemia, l’accoglienza dei profughi dall’Ucraina e la chiusura del reddito di cittadinanza. E malgrado il dissesto finanziario del Comune abbiamo lanciato numerosi progetti innovativi.
L’abbiamo potuto fare grazie alla professionalità dei nostri assistenti sociali capaci di costruire di volta in volta una rete di protezione intorno alle persone fragili che vengono prese in carico e, allo stesso tempo, capaci di realizzare interventi di comunità rivolti a fasce di popolazione fragile.
#cassinosociale #cassino2024 #laforzadelnoi

Il voto di giugno al fianco di Salera

Il voto di giugno al fianco di Salera

La “cafonaggine istituzionale” di chi ha mollato l’inaugurazione Unicas, il no alle lusinghe per Sebastianelli-Pistoia, il possibile recupero di Petrarcone e quello ormai certo di Fardelli Il voto di giugno al fianco di Salera. Con un occhio ai tragici fatti di Frosinone.

Per un certo periodo di tempo è stato indicato come il totem della possibilità che Enzo Salera facesse i conti con crepe di compattezza nella sua squadra amministrativa a Cassino. Non è stato così. Poi è stato soppiantato dalla new entry presunta Barbara Di Rollo con tutta la vicenda nata dal famigerato “pranzo della Foresta”: cioè il pranzo con l’opposizione consiliare di centrodestra al quale prese parte proprio la presidente d’Aula. Che in quell’occasione ebbe a dire che Luigi Maccaro sarebbe stato il candidato sindaco ideale al posto di un bis per l’uscente Enzo Salera. Neanche allora andò come si credeva/sperava.
Alla fine Luigi Maccaro ha dimostrato di essere… quello che è.
Uno che cioè non deroga dalla lealtà ma che nel farlo non deroga neanche da una certa franchezza “militare”. Paro paro il sindaco uscente, a ben vedere, che non a caso la sua naja se l’è approntata da ufficiale in quel piccolo inferno che stava alla SCUFC, la Scuola Ufficiali di Complemento dell’Esercito Italiano a Cesano di Roma.

Discutere forte ma senza isteria
E che sa mettere entrambe le cose a crasi ma senza mai arrivare al parossismo delle fratture isteriche tipiche della politica di primo pelo.
L’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Cassino è tra coloro che a giugno proveranno a chiedere la riconferma all’elettorato della Città
Martire. Come intenda farlo e come giudica il quadro attuale che di quel voto sta rivelando lo scenario step by step ce lo ha voluto dire rispondendo ad alcune domande. Qualcuna di prammatica, qualcun’altra meno. Tanto il tipo, come direttore di Exodus Cassino, alla schiettezza scabra ci è abituato, e non è uso fare lo slalom attorno alle polpette avvelenate.

Parliamo di primarie, diciamo concettualmente: le ritiene uno strumento di democrazia oppure una pratica cassabile quando mantiene rigore ma perde utilità?

Io sono per le primarie sempre. E’ chiaro che la candidatura per il secondo mandato di Enzo Salera non si discute neppure. Ma nel 2029 nel centrosinistra si riparte da zero. Chi è contro le primarie è contro la trasparenza ed è contro gli elettori. Come il centrodestra di Cassino.

Fosse per lei proverebbe a tirare a bordo il duo Sebastianelli-Di Folco, cioè i protagonisti delle primarie che dovevano essere di centrodestra ed invece hanno generato un campo assolutamente ostile al centrodestra? E se sì, quando: subito o ad un ipotetico ballottaggio?

Né ora né mai. Non abbiamo niente in comune. Sono sempre stato contrario alle ammucchiate. Nel 2019 sono stato preso a male parole quando ho detto “o noi o Evangelista e compagni”. Il riferimento era a Franco Evangelista, figura elettoralmente di spicco come dimostra il fatto che poi sia stato eletto in Consiglio. Ma veniva dalla precedente amministrazione di centrodestra del Sindaco Carlo Maria D’Alessandro nella quale aveva avuto un ruolo non secondario. Con Evangelista siamo amici ma in politica bisogna essere coerenti: il centrosinistra fa il centrosinistra e la destra fa la destra.

Lei ha stigmatizzato fortemente il comportamento di quanti hanno abbandonato al seguito di Francesco Rocca l’inaugurazione dell’anno accademico. Ma Benedetto Leone le ha fatto notare che i “fuggitivi” non erano solo del centro destra…

La cafonaggine istituzionale non ha appartenenza politica, è cafonaggine, punto. Infatti io non mi sono mai sognato di additare quelli di una parte politica, mi sono riferito a tutti indistintamente. Quando l’ho spiegato a Leone non mi ha più risposto.

Cassino e il voto amministrativo: la squadra di Enzo Salera ha fatto un po’ di “Hollywood” sulle spaccature e molto “Rossellini” sulla loro capacità di minare la compattezza dell’amministrazione. Qual è il segreto, che cemento usate?

Si chiama serietà e non la vendono a sacchette. O ce l’hai o non puoi fartela venire. Si discute ma non si tradisce il mandato degli elettori come ha fatto il centrodestra con il sindaco D’Alessandro. Sulle provinciali, e solo sulle provinciali, ci siamo divisi ma sul governo della città abbiamo mantenuto gli impegni presi nel 2019, andando ben oltre malgrado dissesto e pandemia.

Luca Fardelli in lizza con il “suo” Demos: che vi siete detti per trovare la quadra? Perché l’avete trovata no?

Non è difficile, veniamo da un pezzo storia comune vissuto con La Margherita di Lino Diana e Francesco Scalia. Ci siamo formati alla scuola del popolarismo anche se poi ha vinto il populismo dei grillini e della destra. Oggi per arginare quel vuoto politico serve un compromesso, che viene da cum promittere cioè promettere insieme di fare delle cose per il bene della città. Ma ci stiamo ancora lavorando.

La briscola aggiuntiva di Salera sarà Peppino Petrarcone? Che sa della vicenda?

So che ci sono delle interlocuzioni e questo mi fa molto piacere perché Petrarcone è una grande risorsa per il centrosinistra. La sua esperienza, al di là delle elezioni, è una ricchezza di cui non possiamo fare a meno. Con Petrarcone è cominciato il vero cambiamento della città: penso al Parco Baden Powell, alla riqualificazione di piazza San Giovanni o all’introduzione della raccolta differenziata. Noi abbiamo continuato una strada aperta da Peppino.

Arturo Buogiovanni è bravo, ed è un fatto. Ma è bravo perché unisce o sono stati bravi quelli che lo hanno incoronato collante?

Arturo non è bravo, è bravissimo! Come persona e come professionista. Che sia bravo in politica è tutto da dimostrare. Ma se il buongiorno si vede dal mattino siamo messi male: in primis perché si è lasciato cooptare anziché scendere in campo con una propria forza ed un proprio progetto politico. Mi pare che a destra la storia non insegni granché. È un mese che ascolta e sorride, sorride e ascolta, ma cosa voglia fare come Sindaco, a parte soffocare il centro con tremila studenti e insegnanti e paragonarsi a Giorgio La Pira, non si capisce. Vedremo.

Fino a che punto la Cassino che vede lei coincide con la Cassino che vuole continuare a vedere Enzo Salera?

Io penso che in questi anni abbiamo abbiamo fatto passi importanti nella stessa direzione. Una direzione che è ben sintetizzata dallo slogan di Demos: “Cassino solida e solidale”. Solida perché con i conti a posto, le scuole in sicurezza, il centro vivibile. Solidale perché non lascia indietro nessuno, si apre ai giovani e fa squadra con la società civile. A giugno o vince un NOI e la città continua a cambiare in meglio o vincono loro ed è un salto nel buio.

I tragici fatti della sparatoria a Frosinone e il tema della sicurezza: al di là di ogni polemica d’onda emotiva, cosa andrebbe migliorato per prevenire fatti simili?

Penso che siamo tutti responsabili della mancanza di sicurezza che c’è nelle nostre città e in particolare nei luoghi del divertimento. I ragazzi hanno il sacrosanto diritto di trascorrere serate in serenità senza rischiare la vita.

Si, ma nel concreto?

Il turno serale della polizia locale, soprattutto il sabato nei luoghi della movida, dovrebbe diventare una priorità assoluta. Malissimo ha fatto la sinistra a lasciare il tema della sicurezza alla destra: la protezione dei ragazzi è un dovere morale per tutti.

La prima responsabilità è dei gestori

La prima responsabilità è dei gestori

Incontriamo sempre più persone con problemi di ansia, depressione, attacchi di panico che hanno trovato sollievo nell’uso di alcol e droghe, peggiorando in questo modo la loro situazione aggiungendo anche una dipendenza patologica.
Molti ragazzi raccontano di usare cannabis perché li fa sentire meno ansiosi ma quello che sembra un aiuto nel breve termine in realtà diventa ben presto un danno enorme.
Uno squilibrio emotivo tipico dell’età adolescenziale.
I questionari somministrati dagli operatori dell’unità mobile hanno confermato anche per il 2023 che il 30% degli studenti delle scuole superiori ha provato almeno una volta ad usare sostanze stupefacenti.
Educatori che stanno molto spesso tra i ragazzi nelle serate dei fine settimana per fare informazione e prevenzione.

Non è giusto dare la colpa alle famiglie: oggi educare è impresa difficilissima. Così come è riduttivo imputare alle forze dell’ordine la mancanza di controlli. In queste vicende la prima responsabilità è dei gestori dei locali. Alcuni dei quali, in coscienza, adottano comportamenti responsabili. Altri no.

Siate artigiani di Pace!

Siate artigiani di Pace!

Bellissima mattinata insieme ad oltre 400 scout per manifestare per la pace in occasione del Thinking day 2024, la Giornata del Pensiero che unisce gli scout di tutto il mondo.
Ho avuto l’onore di portare i saluti del Sindaco Enzo Salera e dell’Amministrazione comunale e l’ho fatto con queste parole:
«Grazie a voi tutti per aver voluto questo momento di pace, questo momento di testimonianza rivolto alla nostra città di Cassino. Oggi siamo qui per dire che noi scegliamo la pace, che noi restiamo umani, che noi non ci abitueremo mai alla guerra e che mai diventeremo degli indifferenti.
La Pace deve, oggi più che mai, essere un sogno concreto. Certo, è difficile che i sogni siano concreti. Anche gli ideali, le profezie sembrano essere tutt’altro che concreti.
Ma noi siamo qui oggi perché crediamo profondamente alla concretezza di questo sogno.
In questa nostra Europa abbiamo deciso 80 anni fa di non permettere mai più una guerra fra due popoli: un risultato enorme all’indomani della seconda guerra mondiale! Un progresso enorme delle nostre democrazie dal quale non vogliamo retrocedere.
Eppure da due lunghissimi anni, nel cuore della nostra Europa, in Ucraina, si combatte, si muore, muoiono soldati, muoiono civili, muoiono bambini. Perché la Russia ha invaso l’Ucraina e perché Putin ha invaso la Russia.
Noi scout ci sentiamo CITTADINI DEL MONDO per questo crediamo che le ucraine e gli ucraini sono nostre sorelle e nostri fratelli. Ed anche le russe e i russi lo sono. La popolazione ucraina è sorella della popolazione russa ed entrambe sono sorelle della nostra popolazione: che è la popolazione europea.
Non c’è e non ci deve essere un popolo nemico di un altro popolo.
Né in Europa né in Medio oriente né in nessuna altra parte del mondo.
Penso a quanto accade ogni giorno nella striscia di Gaza: migliaia di bambini uccisi, una vera e propria strage degli innocenti. più passano i giorni, più aumentano i morti e le violenze.
Di fronte a questi disastri però, dai quali ci sentiamo profondamente interrogati, vale la responsabilità personale e quella collettiva: nei cuori di ciascuno non può esserci spazio per il desiderio di conquistare, avvilire e devastare un altro popolo, altre persone. Siamo qui per dire che per noi, CITTADINI DEL MONDO, non contano i confini, contano le persone.
C’è chi pensa ancora che l’umanità possa tollerare un conflitto continuo. Il Papa l’ha chiamata “terza guerra mondiale a pezzi”. Ma non è questo il mondo che vogliamo costruire.
E lo diciamo da qui, da Cassino, una città legata all’Europa, legata al mondo, perché Cassino è una città martire, testimonianza del desiderio di pace, speranza in un sogno concreto che si chiamava e si chiama ancora oggi Pace.
Ogni volta che pensiamo alla guerra ci viene naturale pensare ai bambini: sta lì tutta la nostra responsabilità, tutta la nostra civiltà. Il grado di civiltà di una società si misura da questo: da quanto si riesce a permettere ai bambini di crescere nella libertà e nella giustizia.
Noi pensiamo di poter costruire la pace partendo dall’educazione delle giovani generazioni, camminando insieme a loro lungo le strade della nonviolenza e della mondialità, con spirito di fratellanza universale, rispetto delle differenze culturali e religiose, occasione di dialogo e di arricchimento.
“E le genti che passeranno ti diranno che bel fior”: Ecco, teniamo presente che chi viene dopo di noi, i nostri figli, i nostri fratellini, giudicherà la bellezza di ciò che abbiamo fatto se saremo capaci di consegnare loro un pianeta in cui fioriscono fiori di pace, di uguaglianza, di giustizia.
Ecco perché siamo chiamati tutti a fermarci e ad essere ARTIGIANI DI PACE. Grazie a tutti voi di essere qui e buona strada!»
Basta guerra!

Basta guerra!

Basta guerra! Due anni di guerra in Ucraina, nel cuore dell’Europa! e decine di altre guerre in altrettante parti del mondo. Mesi di strage di civili nella Striscia di Gaza.
L’anno scorso il 24 febbraio eravamo in piazza Diamare a manifestare solidarietà al popolo ucraino.
Due anni fa, sempre il 24 febbraio, eravamo in Comune ad organizzarci per accogliere gli oltre 200 profughi che sarebbero arrivati.
Oggi, 24 febbraio, siamo qui a dire che ogni guerra ci riguarda da vicino perché noi restiamo umani, non ci abitueremo mai, non saremo mai indifferenti e come città martire della guerra saremo sempre pronti ad accogliere chi cerca un luogo di pace.
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Buongiovanni? Manca di concretezza

LeggoCassino, intervista di Alberto Simone | L’assessore pronto a scommettere qualunque sulla vittoria di Salera alle comunali. “Buongiovanni? La gente non vuole sapere se vai a messa la domenica, ma cosa fari per la città. Inoltre, bisogna vedere se sarà effettivamente lui il candidato definitivo del centrodestra”. Lunedì ad Exodus l’assemblea di Demos: ‘100 cose fatte, 100 cose da fare’.

Comunali, il fattore Maccaro

Comunali, il fattore Maccaro

Ciociaria Oggi, intervista di Lorenzo Vita | Alla fine a premiare sono i risultati. Il miglior balsamo per lenire i livori che in questi cinque anni hanno più volte scosso la maggioranza. E proprio sulla base dei traguardi raggiunti che si cementa l’alleanza di centrosinistra, pronta a schierarsi compatta a sostegno della ricandidatura di Enzo Salera. Ecco perché Luigi Maccaro, assessore alla coesione sociale e coordinatore provinciale di Demos, lo ripete come un dogma: «Quest’amministrazione passerà alla storia». E lo fa conclamando la fiducia di Demos a Enzo Salera.

Questi cinque anni per lei non sono stati scevri da malumori interni alla maggioranza che l’hanno vista spesso invisa al sindaco Salera…

Guardi, lo ripeto per l’ennesima volta: come Demos, fin dalle primarie del 2019, quelle vere, siamo stati pienamente dentro la coalizione, senza chiedere mai niente, per amministrare la città di Cassino. Abbiamo fatto del nostro meglio, soprattutto nel campo del sociale. E quello “spirito di comunità” evocato nelle ultime ore da chi accusa la nostra amministrazione di aver pensato solo alle opere pubbliche noi l’abbiamo coltivato e ce ne siamo presi cura con impegno e passione. Si è visto nella gestione dell’emergenza da pandemia e nell’accoglienza dei profughi dall’Ucraina. Si è visto nei numerosi progetti sociali che hanno coinvolto cittadini e terzo settore, dall’Emporio sociale alla Consulta disabili. I malumori ci sono stati solo ed esclusivamente in occasione delle elezioni provinciali, che non c’entravano niente con l’amministrazione comunale, dove abbiamo liberamente fatto scelte diverse proprio perché concertate su un piano provinciale con le segreterie provinciali del centrosinistra. Se questo ha creato mal di pancia mi dispiace ma la nostra autonomia resta insindacabile.

La coalizione di centrosinistra  in queste settimane ha visto l’ingresso di nuove liste e piattaforme politiche. Un segnale di fiducia verso l’amministrazione?

Non poteva essere diversamente. Questa Amministrazione passerà alla storia per la ricchezza degli interventi fatti in tutti i campi per il bene della comunità, malgrado il dissesto economico, malgrado la pandemia, malgrado una macchina amministrativa che cinque anni fa era da rigenerare con forze nuove e competenti. Ed è stato fatto pure questo. Ovvio che siamo attrattivi per tutte quelle persone che vogliono contribuire all’ulteriore crescita della nostra città. Oggi siamo alla fine del primo tempo di una partita che finora abbiamo giocato con grande determinazione. Stiamo per rientrare negli spogliatoi soddisfatti dei tanti gol messi a segno, certi di lasciare una città migliore rispetto a cinque anni fa. Vogliamo giocare il secondo tempo e siamo contenti di poter allargare la squadra a persone e gruppi che hanno fiducia nel domani sapendo che il momento della responsabilità è adesso.

Demos come si sta preparando all’appuntamento elettorale? È vero, come si dice, che non farete una lista?

Noi siamo l’unica forza politica che ha cominciato ad ottobre a fare incontri pubblici con cadenza mensile per coinvolgere la cittadinanza nella preparazione delle proposte per le prossime elezioni. L’incontro di lunedì 19 febbraio ha per titolo “100 cose fatte, 100 cose da fare”. Arrivano tante persone nuove, alcune delle quali hanno già dato disponibilità a candidarsi. Cinque anni fa eravamo tutti alla primissima esperienza, oggi Demos ha un peso politico provinciale, è più forte ed è pronta a crescere ancora accogliendo tutte quelle persone che vogliono cogliere la sfida del bene comune. Cassino ha ancora bisogno di fare passi importanti verso il futuro a partire, ad esempio, dalla crescita della sua dimensione internazionale e dalla capacità di stare al centro di un sistema complesso con i comuni del cassinate, Provincia, Regione, imprese e forze sociali. Le scommesse sull’ambiente, sulla sanità territoriale, sulla crescita economica sono lì ad aspettarci e a chiederci di fare ancora del nostro meglio. Per questo Demos ci sarà con la sua lista per vincere ancora.

100 cose fatte…

100 cose fatte…

Sono passati quasi 5 anni da quando Demos – Democrazia Solidale ha iniziato il cammino al servizio della città di Cassino. Abbiamo selezionato 100 “cose fatte” tra quelle che riteniamo più significative. Le vorremmo raccontare agli Amici che ci hanno sostenuto in questi anni: senza quel sostegno niente di tutto ciò sarebbe stato possibile. Ma “non si arriva se non per ripartire” per questo vorremmo scrivere insieme le 100 “cose da fare” se verremo rieletti alle prossime elezioni del 9 giugno. Aspettiamo anche te, martedì 23 gennaio alle 17.30 a Exodus. 😉

Se da oggi tanti cittadini possono guardare con più fiducia al loro futuro è perché finalmente la Politica fa vedere le cose buone, le cose che rendono questa comunità una comunità solida perché solidale, forte perché capace di non lasciare indietro nessuno.


Un elenco…

  1. Alessandra Umbaldo eletta Vice Presidente del Consiglio comunale
  2. Istituzione della Consulta per i diritti delle persone con disabilità
  3. Taxi sociale
  4. Nuovo Regolamento Centro Anziani, gestione affidata alle APS
  5. Istituzione del Garante comunale per l’infanzia e l’adolescenza
  6. Regolamento per i rapporti con il Terzo Settore
  7. Istituzione del Consiglio comunale dei Giovani 15-25 anni
  8. Istituzione dei Comitati di Quartiere
  9. Regolamento per la gestione dei beni confiscati
  10. Creazione del Centro Affidi distrettuale
  11. Avviso per la concessione di alloggi ATER
  12. Gestione Emergenza Covid
  13. Gestione Volontari “Cassino Risponde”
  14. Gestione Emergenza Ucraina
  15. Gestione Emergenza chiusura Reddito di Cittadinanza
  16. Delibera Cooperativa di Comunità
  17. Tavolo sulla Grave marginalità sociale
  18. Piano Eliminazione Barriere Architettoniche
  19. Fondo Barriere Architettoniche indennità amministratori
  20. Emporio solidale con Banca Pop. Cassinate
  21. Casa di Willy, centro aggregazione San Bartolomeo
  22. Movida sicura
  23. Protocollo intesa dipendenze Asl, Unicas, Exodus
  24. Progetto prevenzione scuole sulla cannabis
  25. Sportello ascolto e orientamento sul gioco d’azzardo
  26. Protocollo intesa Caritas, Casa della Carità persone senza fissa dimora
  27. Istituzione della via fittizia per un persone senza fissa dimora
  28. Formazione famiglie affidatarie
  29. Sportello psicologico adolescenti
  30. Evento “La città dei ragazzi”
  31. Tavolo politiche giovanili
  32. Gestione progetti Servizio civile
  33. Gestione Progetti di Utilità Collettiva
  34. Partecipazione alla Marcia della Pace Perugia Assisi
  35. Evento di solidarietà con il popolo ucraino
  36. Incontro fra l’Amministrazione comunale e la prima municipalità di Kiev
  37. Registro Comunale Terzo settore
  38. Gestione Rocca Janula per il Turismo giovanile
  39. Progetti Terza Età con i Centri Anziani
  40. Formazione Centri Anziani stili di vita sani
  41. Formazione Centri Anziani sul gioco d’azzardo
  42. Celebrazione della Festa dei nonni
  43. Incremento dei fondi per il sociale da x a 5 mln
  44. Realizzazione Carta dei Servizi per il Sociale
  45. Gestione contributo affitti
  46. Ufficio persone con disabilità
  47. Incremento assistenza specialistica nelle scuole
  48. Inclusione sociale disabili attraverso il lavoro nell’emporio solidale
  49. Celebrazione Giornata per i diritti dell’infanzia e adolescenza
  50. Celebrazione Giornata mondiale della disabilità
  51. Celebrazione Giornata mondiale del volontariato
  52. Celebrazione Giornata della Colletta Alimentare
  53. Distribuzione buoni spesa
  54. Distribuzione pacchi alimentari
  55. Programmi di affido familiare
  56. Interventi di educativa domiciliare
  57. Gestione del Servizio Accoglienza integrata per 50 immigrati richiedenti asilo
  58. Gestione Progetto Spazio Inclusione sociale per integrazione immigrati
  59. Natale solidale
  60. Mercatino della solidarietà
  61. Adozione della Cartella sociale Informatizzata
  62. Giornata raccolta pneumatici
  63. Proposte di modifica Regolamento Toponomastica
  64. Raccolta racconti sul bullismo
  65. Incremento Assistenti sociali del Comune da 1 a 4
  66. Incremento Assistenti sociali del Consorzio su Cassino da 4 a 9
  67. Incremento spazi ufficio Servizi sociali da 4 a 8 stanze
  68. Inserimento figura psicologo tra il personale del servizio sociale
  69. Contributo annuale gestione centri Anziani
  70. Tavolo di co-progettazione con Enti del Terzo settore
  71. Nuovi mezzi trasporto disabili con PMG
  72. Progetto città sostenibile con PMG piantumazione 100 nuovi alberi
  73. Candidatura di Alessandra Umbaldo al Consiglio regionale delle autonomie locali
  74. Contributo determinante all’elezione del Presidente della Provincia
  75. Concerto Morricone con Nello Salsa

 

Garante infanzia, pubblicato l’avviso

Garante infanzia, pubblicato l’avviso

E’ stato pubblicato l’Avviso per la nomina del Garante Comunale dei diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza in attuazione della Delibera di Consiglio comunale n. 112 del 20.07.2021 recante “Istituzione del Garante dei diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza ed approvazione del Regolamento”.
Il Garante è organo monocratico, con incarico quinquennale, rinnovabile una sola volta.
Il candidato verrà scelto tra le persone di notoria indipendenza e di indiscussa moralità che dispongono di particolari competenze nel settore della tutela dei diritti dei minori o dell’infanzia, della prevenzione del disagio sociale e dell’intervento sulla devianza minorile, o che abbiano ricoperto incarichi istituzionali di particolare responsabilità e rilievo nell’ambito delle materie sociali.

Al Garante competono le seguenti funzioni e compiti di cui all’art. 3 del Regolamento istitutivo, approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 112 del 20.07.2021:

Il Garante svolge le seguenti funzioni:

vigila sull’applicazione nel territorio cittadino della Convenzione Onu del 20 novembre 1989, ratificata e resa esecutiva con legge del 27 maggio 1991, n. 176, nonché della Carta Europea di Strasburgo del 25 gennaio 1996, ratificata e resa esecutiva con legge del 20 marzo 2003, n. 77, conformemente a quanto stabilito anche a livello nazionale dal Garante per l’infanzia e l’adolescenza, con la legge 12 luglio 2011, n. 112, nonché con quanto stabilito dalle altre Convenzioni internazionali e dalle norme adottate in materia di tutela dell’infanzia e dell’adolescenza, per quanto rientra nelle attribuzioni e nelle competenze del Comune di Nettuno;

promuove, con organizzazioni, associazioni, istituzioni impegnate nel settore della cultura per l’infanzia e per l’adolescenza, iniziative finalizzate al riconoscimento del valore, della dignità e dei diritti dei minori;

può partecipare e collaborare, e ove possibile, promuovere, iniziative collegate alla Giornata dei Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del 20 novembre, istituita ai sensi della legge 23 dicembre 1997, n. 451;

vigila sui fenomeni di esclusione sociale, di discriminazione dei bambini e degli adolescenti, per motivi di sesso, di religione o di appartenenza etnica verificando, tramite la collaborazione con i soggetti preposti, che alle persone di minore età siano garantite pari opportunità di accesso ai diritti;

promuove iniziative per la prevenzione e la protezione dai rischi di espianto di organi, di mutilazione genitale femminile (MGF), di abuso sessuale e di sfruttamento pornografico;

vigila sui fenomeni dei minori scomparsi, sulla presenza nel territorio di minori non accompagnati, dei minori abbandonati non segnalati ai servizi sociali o alla magistratura minorile; nonché verifica le condizioni dei minori stranieri non accompagnati e gli interventi attuati in loro favore;

vigila sui fenomeni dell’evasione e dell’elusione dell’obbligo scolastico e dello sfruttamento del lavoro minorile, in collaborazione con gli enti competenti e con le organizzazioni competenti e del privato sociale, al fine di prevenire l’inveramento di ogni situazione di pregiudizio, abuso, maltrattamenti;

vigila sul trattamento dei minori in tutti gli ambienti esterni alla famiglia, e in particolare nei luoghi in cui essi sono inseriti per disposizione dell’autorità giudiziaria e attraverso servizi i sociali, segnalando all’autorità amministrativa e all’autorità giudiziaria le situazioni che richiedono interventi immediati di ordine assistenziale o giudiziario;

promuove, in collaborazione con le Istituzioni e i servizi competenti, la cultura e la pratica dell’affidamento familiare;

può promuovere, anche in collaborazione con gli enti, le strutture territoriali competenti e le associazioni, iniziative a favore dei minori affetti da malattie di rilevante impatto sociale, sotto il profilo della prevenzione, della diagnosi precoce, dei trattamenti terapeutici, della riabilitazione, al fine di garantire loro un trattamento ottimale;

ascolta, ove ritenuto opportuno, anche direttamente, i bambini e gli adolescenti che intendano parlargli, in presenza di una persona maggiorenne di riferimento, adoperandosi perché le loro esigenze, se ritenute fondate e legittime, vengano prese in seria considerazione come da loro richiesto e portate a conoscenza delle Autorità competenti per essere dalle stesse esaminate;

segnala alle Amministrazioni pubbliche competenti i fattori di rischio o di danni per i minori derivanti da situazioni ambientali carenti o inadeguate dal punto di vista igienico sanitario;

può esprimere parere, non vincolante, sugli atti di carattere generale in materia di interventi riguardanti l’infanzia e l’adolescenza;

può promuovere e sostenere la nascita di tutori volontari;

può promuovere con le Amministrazioni interessate, protocolli di intesa utili a poter espletare le sue funzioni anche attraverso verifiche dirette delle condizioni dei minorenni in ogni situazione essi si trovino, previo consenso dei soggetti esercenti le responsabilità genitoriali, dirette o vicarie, e con i responsabili delle strutture stesse;

può attivare azioni e progetti specifici di studi, promozione, comunicazione e formazione dei, o sui, diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, autonomamente, o con il supporto dell’ufficio comunale competente o dei soggetti del terzo settore o dei soggetti privati competenti in materia;

collabora con il Garante nazionale e regionale.

L’incarico di Garante sarà svolto a titolo gratuito.

La domanda, il curriculum, dovranno pervenire al Comune di Cassino ENTRO E NON OLTRE LE ORE 12.00 DEL DECIMO GIORNO SUCCESSIVO ALLA PUBBLICAZIONE DEL PRESENTE AVVISO SULL’ALBO PRETORIO ONLINE, a pena di esclusione, con una delle seguenti modalità:

  • tramite PEC al seguente indirizzo: servizio.protocollo@comunecassino.telecompost.it;
  • consegnata a mano presso l’Ufficio Protocollo Generale del Comune di Cassino.

ALLEGATI

  1. Regolamento Garante comunale per i diritti dell’Infanzia e Adolescenza
  2. Determina n. 123 del 15/01/2024
  3. Avviso pubblico e Modello di domanda