Caro Sindaco,
? ancora viva la commozione dell?intera comunit? accademica dell?Universit? di Cassino e del Lazio Meridionale per la tragica scomparsa della nostra studentessa Michalina Tarkowska, investita nella notte di domenica 8 giugno davanti una discoteca di Cervaro in via Casilina Sud.
Michalina era qualcosa di pi? di una semplice studentessa del programma Erasmus che frequentava la nostra universit?: testimoni la ricordano come felice di essere fra noi e perfettamente integrata nella nostra comunit?. L?evidenza di questo ? data dalle tante attivit? a cui partecipava in aggiunta a quelle formative. Ci aveva persino dato una mano con grande entusiasmo in occasione di PeaceFix, svolgendo la funzione di traduttrice con la rappresentativa militare polacca.
Morire a 24 anni per una tragica fatalit? appare profondamente innaturale, ingiusto. Ma se esiste un modo per onorare la memoria di Michalina, questo ? sicuramente quello di chiedere a noi stessi se, ciascuno per il suo ruolo, abbiamo fatto tutto quanto nelle nostre possibilit? per ridurre al minimo l?eventualit? che tragedie simili possano verificarsi ancora, in un futuro che dipender? dalle nostre scelte di oggi.
Non solo parole dunque, nemmeno quando dettate da una saggezza postuma fine a s? stessa e che lascia il tempo che trova, ma impegno ? la mia richiesta; magari silenzioso, certamente per realizzare fatti concreti.
Sindaco, la commozione che tuttora provo per la scomparsa di Michalina mi ha spinto a scrivere questa lettera per richiamare ancora una volta l?attenzione tua, della giunta e del consiglio comunale sul problema della messa in sicurezza delle strade che dal centro conducono al Campus universitario della Folcara. Strade frequentate ormai dalle oltre 6.000 persone fra studenti e dipendenti dell?Ateneo che ormai lo popolano, e fra questi ancora molti che lo raggiungono a piedi, immagino anche a causa della carenza di collegamenti pubblici con il centro.
Mi riferisco in particolare a via Sant?Angelo, una strada attualmente a doppio senso di marcia, priva di marciapiedi come di pubblica illuminazione, che viene percorsa ogni giorno e nei due sensi da centinaia di studenti e dipendenti dell?Ateneo, ma anche da centinaia di auto e automezzi pesanti, con grave pericolo per l?incolumit? dei pedoni. Possiamo ritenerci fortunati, o benvoluti dalla divina provvidenza, se fino ad oggi non ? successo di assistere ad incidenti. Ma non possiamo pensare che ci? possa durare all?infinito.
Sindaco, sai come ho posto alla tua attenzione questo problema ripetutamente, in tutte le forme a me consentite, fin dalla campagna elettorale che ti ha visto eletto. Ricorro a questa lettera aperta come ultimo ed estremo tentativo di offrire un contributo alla soluzione del problema.
La soluzione ancorch? banale nella sua logica, che pare sovvenire con immediatezza, ? immaginare di allargare via Sant?Angelo per dotarla di marciapiedi e magari anche di una pista ciclabile, visto che comincia a essere significativo il numero di persone che utilizza questo mezzo di trasporto.
Purtroppo chi propone questa soluzione sa di non risolvere il problema, certamente non nell?immediato, ma forse neanche nel lungo periodo. E sinceramente non so se per eccesso di ingenuit? o di furbizia.
? evidente infatti che, per essere concretamente attuata, tale soluzione richiederebbe molto tempo ma soprattutto risorse finanziarie che allo stato attuale, visti i tempi che corrono, appare difficile immaginare di reperire. E allora?
Per evitare altri tragici casi come quello di Michalina, in qualit? di pubblici amministratori, possiamo ritenere di aver fatto tutto quanto era nelle nostre possibilit? semplicemente avanzando la richiesta di finanziamento per un progetto di allargamento di via Sant?Angelo, ben sapendo che occorreranno anni prima che possa essere realizzato? Per quanto mi riguarda la risposta ? no. Troppo facile scaricare le responsabilit? per la carenza di risorse finanziarie.
Come ricorderai, Sindaco, ho pi? volte sollecitato una soluzione semplice, a costo pressoch? nullo e immediata, ancorch? transitoria nell?attesa del mitico allargamento.
Essa consiste banalmente nel rendere la via Sant?Angelo, il tratto fino al Campus, a senso unico e utilizzare come strada di rientro verso il centro la via Ausonia Vecchia, trasformando magari anche quest?ultima a senso unico. In questo modo ci sarebbe spazio sufficiente per creare una corsia riservata a pedoni e ciclisti, protetta da barriere New Jersey. La soluzione proposta ? sicuramente semplice e immediata, basta infatti una ordinanza del sindaco, o del dirigente competente. Risulterebbe poi anche pi? economica nel caso le barriere jersey fossero gi? a disposizione dell?amministrazione comunale, in ogni caso facilmente attuabile anche se queste dovessero essere acquistate vista la loro reperibilit? a costi assai contenuti.
In risposta a questa proposta, fatta propria anche dai rappresentanti degli studenti, abbiamo sempre ricevuto assicurazione che sarebbe stata messa in atto rapidamente, ma sono ormai trascorsi oltre tre anni senza alcun esito. Qualcuno ha parlato dell?attesa di un piano traffico redatto da un super-consulente. Nel ricordarti che presso l?Ateneo sono presenti competenze di questo tipo, mi permetto sommessamente di evidenziarti che pi? di un super-consulente qui occorre del super-buon senso.
Ti chiedo pertanto: vogliamo provare a onorare in concreto la memoria di Michalina? Realizzando il senso unico e dedicando questo tratto di Via Sant?Angelo al suo nome?
Con immutata stima e amicizia.
Ciro Attaianese