Ore e ore davanti alla playstation o con cellulari e tablet tra le mani. Maccaro: “Il problema sono gli adulti iperconnessi”. Droga e alcol dilaganti tra i ragazzini.
Ore e ore davanti alla playstation o con cellulari e tablet tra le mani. Cervello “resettato” e genitori in affanno. E se apriamo il fronte delle dipendenze da droga e alcol tra minorenni, dove l’allarme a Cassino resta altissimo, l’asticella dell’emergenza tocca le temperature di questi giorni.
Bambini e adolescenti iperconnessi. ? un abuso fuori controllo e pericoloso. Come dosarlo?
?Venerd? sera -risponde Luigi Maccaro, esperto del settore, responsabile di Exodus ma anche assessore comunale- abbiamo cominciato un ciclo di appuntamenti intitolato “L’accademia dei super pap?” e si ? parlato moltissimo dei conflitti in famiglia derivanti dall’abuso di tecnologia. Ma il vero problema sono i genitori iperconnessi e i figli ovviamente replicano gli stessi comportamenti. Inutile lamentarsi finch? non impareremo a spegnere il telefono quando entriamo in casa. Se non si mettono dei limiti fin da piccoli poi i problemi diventano enormi. Niente cellulare fino alla prima media. Console per videogiochi senza connessione a internet fino ai 14 anni. Massimo un’ora di tecnologia al giorno. Il buon esempio degli adulti. Ma soprattutto sport, attivit? artistiche, tempo libero con gli amici e vita all’aperto con tutta la famiglia?.
Droga e alcol diffusi tra adolescenti, oltre che tra i giovani. Perch? si cede cos? facilmente e ad et? sempre pi? al limite?
?Perch? gli adulti non hanno voglia di educare i bambini e i ragazzi al senso del limite. Il cervello “dipendente” lo si educa da piccoli evitando accuratamente l’uso dei No. Senza limiti, l’ansia dei figli cresce a dismisura e si canalizza prima nella tecnologia e poi nelle sostanze. Prima c’erano tempi ben definiti per il passaggio da una fase della crescita a un’altra. Oggi finanche certe scuole elementari fanno fare esperienze da scuola media con l’intento di assicurarsi le iscrizioni. Si regalano giochi da adolescenti a bambini di sei anni e tutte le tappe vengono bruciate da un’ansia da prestazione che ? degli adulti e poi viene trasferita sui ragazzi. Insomma, la responsabilit? ? sempre la nostra. Impariamo a dare il giusto valore a ogni et?. Non possiamo evitare il conflitto con i ragazzi dicendo sempre di S? a tutto. Dobbiamo imparare a stare dentro al conflitto e coglierne le opportunit? educative. ? faticoso lo so ma produce risultati?.
Qual ? il vero antidoto alle dipendenze adolescenziali e giovanili? I genitori spesso sono cos? sperduti e la societ? sembra indifferente?
?Bisogna partecipare a momenti di formazione e di confronto continuo. L’iperconsumismo di cui siamo tutti vittime ci impone uno sforzo in pi? per conoscere e imparare a combattere i pericoli ai quali siamo sottoposti. Ma soprattutto dobbiamo capire che le famiglie possono fare tantissimo stando insieme, aiutandosi, condividendo le preoccupazioni ma anche le soluzioni. L’amicizia tra le famiglie ? un ottimo antidoto all’individualismo che miete le prime vittime fra i nostri figli che sono sempre pi? soli. Essere padri oggi ? difficilissimo ma ? la vera sfida sulla quale ci possiamo giocare la possibilit? di cambiare la nostra societ??.