Ciociaria oggi, intervista di Lorenzo Vita |
L’elezione di Luca Di Stefano a presidente della Provincia di Frosinone è stata una sfida nella sfida per gli equilibri politici che intercorrono all’interno dell’amministrazione Salera. Nella città martire è esplosa una polveriera che ha messo in luce debolezze e incertezze di una maggioranza che esce dall’appuntamento elettorale eterogenea e quanto mai disarmonica. In tutto questo, Luigi Maccaro, coordinatore di Demos ne esce rafforzato. Ha dimostrato di avere carattere e di essere determinante nelle sfide che contano. Anche a costo di andare in contrasto con il proprio sindaco. Lo abbiamo intervistato.
Assessore Maccaro, con l’elezione di Luca Di Stefano a presidente della Provincia di Frosinone, si è affermata una coalizione forte e solida, in cui Demos ha ricoperto un ruolo determinante. Si aspettava questo risultato?
E’ la coalizione che si presenterà per vincere le prossime elezioni regionali e noi, segretari provinciali dei vari Partiti che la compongono, abbiamo la responsabilità di tenerla unita oltre che di allargarla alle esperienze civiche riformiste, progressiste e, mi permetto di aggiungere, solidali. Era una partita difficile, con tre ottimi candidati e lo spoglio di domenica sera è stato veramente emozionante. Nessuno poteva essere troppo sicuro di vincere, però è andata esattamente come speravamo. Demos, a questo punto, va oltre l’esperienza amministrativa di Cassino per giocare un ruolo politico a livello provinciale e proprio in queste ore diversi amministratori, per lo più civici, ci stanno contattando per avvicinarsi a Democrazia Solidale.
Il rovescio della medaglia, però, è una tensione con il sindaco Salera e il resto della maggioranza. Un clima bollente che l’ha vista bersaglio di attacchi e polemiche. Cosa risponde?
E’ un fatto che mi dispiace molto. Io credo che, sin dalle primarie, nessuno possa mettere in discussione la nostra lealtà al patto amministrativo. Al di fuori di questo, per tutte le questioni che esulano dall’amministrazione della città di Cassino, come le Provinciali ad esempio, rivendichiamo la nostra autonomia come Partito nazionale. Le polemiche non ci interessano e gli attacchi non ci intimoriscono. Il nostro percorso è sempre stato trasparente, così come i nostri metodi. Mi rendo conto che questa indipendenza possa infastidire ma è la base del nostro impegno: o da persone libere o niente.
Il primo cittadino non smentisce le voci di un plausibile rimpasto di giunta a gennaio, senza specificare quali saranno gli assessorati da ridefinire. Allo stato attuale, crede sia altamente plausibile? E quanto ritiene possa essere utile alla maggioranza un tagliando ad un anno dalle elezioni amministrative?
Non so cosa abbia in mente il Sindaco, d’altra parte è lui il responsabile dell’azione amministrativa ed è giusto che sia lui a decidere con quale squadra affrontare lo sprint finale e insieme a chi presentarsi alle elezioni per il secondo mandato. Noi saremo sempre a disposizione della coalizione di centrosinistra per dare un contributo con persone che, a prescindere dalla politica, dedicano buona parte della loro vita al bene comune. A livello comunale, regionale e nazionale.
Le regionali saranno una sfida importante. La coalizione che si è coagulata attorno al candidato presidente D’Amato abbraccia l’intero centrosinistra, che dopo la frammentazione delle politiche e delle provinciali si ripresenta nuovamente unito. Quali saranno i punti fermi di Demos?
Getteremo il cuore oltre l’ostacolo per vincere anche le elezioni regionali. Ieri (giovedì) eravamo a Roma con l’on.le Paolo Ciani dove Alessio D’Amato ha presentato la coalizione: 6 liste promosse da Pd, Azione/Italia Viva, +Europa, Demos, Psi, Europa Verde più 2 liste civiche in appoggio al Presidente in cui confluiranno i candidati civici e quelli di Possibile, Radicali, Articolo 1, Sinistra Civica Ecologista, POP, Repubblicani, Socialdemocratici e Volt.
Come Demos ci candidiamo per dare priorità ai bisogni dei giovani. Per superare il dramma dei NEET attraverso percorsi di formazione e di inserimento lavorativo, anche in chiave preventiva rispetto ai fenomeni del disagio giovanile. Per promuovere le comunità energetiche come risposta alla crisi di questi anni. Per promuovere un rapporto efficiente tra Istituzioni e Terzo settore attraverso la co-progettazione al posto delle gare d’appalto. Dobbiamo portare la solidarietà sociale in politica, nelle Istituzioni, nelle strategie di rilancio dei nostri territori.
Il suo Assessorato è una costante trincea. Con la crisi economica, l’aumento vertiginoso del costo delle bollette e l’inflazione rileva una crescita delle richieste di aiuto?
Quest’anno ci è toccata la gestione dell’emergenza Ucraina, 150 profughi tra cui oltre 70 bambini. Registriamo inoltre un aumento importante nell’arrivo di minori stranieri non accompagnati, per lo più egiziani, attualmente ne abbiamo in carico oltre 40 tutti sistemati presso strutture. E il fronte interno non è meno difficile: grazie al Banco alimentare quest’anno abbiamo distribuito 25 tonnellate di alimenti e quasi 150 mila euro di buoni spesa, quasi tutti finanziati con fondi comunali e su questo sento di dover ringraziare il Sindaco che di fronte alle nostre richieste non ha avuto esitazioni a stanziare una cifra così importante per un comune in dissesto. Per non parlare dei quasi 500 contributi erogati per il pagamento degli affitti e degli oltre 70 interventi economici per necessità di varia natura, bollette comprese. Le richieste aumentano per la durezza del periodo ma anche perché la gente trova risposte concrete dai nostri ottimi assistenti sociali. Non smettiamo di impegnarci affinché le persone non perdano la speranza di superare questo momento così difficile.