Dalla “trincea” dei Servizi Sociali alle dinamiche in maggioranza. Luigi Maccaro, assessore alla Coesione sociale e coordinatore di Demos, affronta con il piglio del professionista il primo ruolo e con la passione delle idee il secondo.
Nella tornata elettorale di giugno, scenderà in campo nuovamente al fianco di Enzo Salera. Lo farà con la lista del suo partito, Demos, che – a sorpresa – è riuscita a convincere anche il consigliere comunale Luca Fardelli che fino a pochi giorni fa sedeva in minoranza. Nonostante svariate aperture e intese amministrative che lo hanno visto sempre sbilanciato più verso la maggioranza che nei confronti dell’opposizione più radicale.
Assessore, il suo è un Assessorato da prima linea. Qual è la fotografia del disagio sociale e della povertà nella realtà cassinate? Registra un peggioramento rispetto a quando si è insediato?
Mi fa impressione l’incremento di problemi di salute mentale che accompagna tante situazioni di disagio sociale. In questi anni abbiamo attivato tre progetti di assistenza psicologica rivolti in particolare agli adolescenti. Depressione, ansia, disturbi comportamentali, richiedono interventi importanti, immediati e in sinergia con le strutture della sanità territoriale. L’integrazione socio-sanitaria è ancora la più importante sfida aperta che abbiamo di fronte. Abbiamo affrontato emergenze epocali ma il disagio profondo viene dalla paura del futuro, dallo scoraggiamento, dalla solitudine che si trasforma in rancore sociale. Per questo il valore sociale della pedonalizzazione del centro va molto al di là degli aspetti urbanistici e diventa spazio per ritrovarsi come comunità.
Quando sarà inaugurata, invece, la “Casa di Willy?”
La determina di affidamento è pronta. Purtroppo abbiamo una carenza importante di personale amministrativo e le difficoltà burocratiche rallentano parecchio il lavoro sociale. Ma ormai ci siamo e San Bartolomeo avrà il centro di aggregazione giovanile che merita. I ragazzi di quel quartiere avranno un punto di riferimento educativo importante che saprà rivoluzionare il loro tempo libero. Quest’estate fioriranno le iniziative e poi a settembre sarà garantito il doposcuola e tante altre attività formative.
A proposito di politiche giovanili: con le elezioni di ieri è entrato nel vivo anche il consiglio comunale dei giovani. Soddisfatto della partecipazione?
Sono molto contento di aver avviato questa importante forma di partecipazione che coinvolge i giovani tra i 15 e i 25 anni. Dalla pandemia ancora stiamo pagando le conseguenze gravi dell’isolamento sociale e dell’abuso tecnologico. Il consiglio dei giovani è un passo importante per invertire la tendenza. Adesso ci aspettiamo proposte concrete fatte dai giovani per i giovani e siamo pronti a recepirle e a finanziarle con fondi già stanziati. Le politiche giovanili sono queste: non siamo noi adulti che dubbia fare cose “per” i giovani. Dobbiamo invece mettere a loro disposizione strumenti e risorse affinché possano essere protagonisti. Oltre le parole vuote questi sono fatti concreti.
Veniamo alle comunali. Il consigliere Luca Fardelli, dopo cinque anni di opposizione, si presenta a sostegno di Salera proprio nella lista di Demos. Un’alleanza strategica o una “conversione”?
In questi anni ci siamo trovati più volte dalla stessa parte sulle scelte provinciali e abbiamo riallacciato un percorso nato ai tempi del partito popolare. Ho sempre apprezzato l’attenzione di Luca nei confronti delle problematiche legate alla sanità. Questione complementare alle politiche sociali perché riguarda le persone più fragili. Credo che insieme potremo fare un buon lavoro a partire da una proposta di Luca che abbiamo subito fatto nostra come Demos: una commissione speciale sui problemi della sanità capace di dare ancora più forza alle istanze che provengono dal cassinate. Non facciamo strategie, proviamo ad occuparci dei problemi delle persone, questa per noi è la politica.
La maggioranza ha deciso di chiudere le porte ad alcuni aspiranti consiglieri per non snaturare l’identità del progetto iniziale. Lei è d’accordo?
In questi anni ho sempre cercato di promuovere allargamenti della maggioranza su temi e progetti amministrativi. Le mie proposte in consiglio comunale sono sempre state votate anche dalle minoranze che, infatti, non ho mai chiamato opposizioni. Altra cosa però è l’opportunismo dell’ultimo momento: non si può beatificare Buongiovanni la sera e poi cercare posto nelle liste di Salera la mattina. Oppure criticare in maniera feroce la nostra amministrazione e poi fare finta di niente. La fila di chi corre in soccorso del vincitore è sempre lunga ma ormai siamo fuori tempo massimo. Quella guidata da Salera è una squadra orientata al risultato, alla realizzazione di progetti amministrativi in tutti i campi. Ed è stato ampiamente dimostrato. Chi ha lavorato per un’alternativa a Salera, dimostri di cosa è capace.
Il progetto dell’amministrazione Salera di cui va più orgoglioso e uno che vorrebbe fosse inserito nel programma dei prossimi cinque anni.
Sicuramente l’emporio solidale, l’affido familiare, il taxi sociale e tante altre iniziative ma c’è un progetto che abbiamo approvato pochi giorni fa che si chiama “Viva gli anziani!” e che realizzeremo insieme ai quattro Centri Senior della nostra città. È rivolto agli anziani fragili e soli e nasce dall’esperienza del monitoraggio attivo fatto durante il lockdown. Ne parleremo meglio ma la cura degli anziani soli è un tema che mi sta particolarmente a cuore e che nei prossimi cinque anni dovrà avere una priorità assoluta, a partire dall’assistenza domiciliare e da tutto ciò che è utile a prevenire il ricovero in strutture residenziale. Invecchiare in casa propria è un diritto fondamentale su cui dobbiamo impegnarci ancora tanto.