«Possiamo passare dall’accettazione alla relazione, da una logica di inclusione a una logica di cittadinanza».
Cassino è uno dei 656 Comuni italiani che aderiscono al Sistema di Accoglienza e Integrazione (S.A.I.). Su ottomila Comuni siamo a meno del 10%. Un Sistema molto serio e ben organizzato attraverso la collaborazione tra Enti locali e Terzo Settore. Il nostro partner è da quasi 15 anni la cooperativa sociale Ethica.
Non si può dire lo stesso per i Centri di Accoglienza Straordinaria (C.A.S.) gestiti come un’emergenza (ancora!?) dalle Prefetture.
La Regione Lazio, da diversi anni, mette a disposizione dei Comuni alcune risorse finalizzate a sostenere percorsi di integrazione.
Con questi fondi abbiamo realizzato eventi di formazione per i dipendenti pubblici che devono relazionarsi con cittadini di provenienza straniera, abbiamo aperto uno sportello di orientamento per immigrati, abbiamo promosso alcune borse lavoro per giovani immigrati in una logica di inclusione.
Tutto questo è oggi il progetto Spazio Inclusione Sociale presso l’Assessorato alla Coesione sociale del Comune di Cassino.
Migrare non è un viaggio di piacere, spesso è l’unico modo per salvare la vita a se stesso e ai propri figli. Migrare è sempre una sofferenza, un dolore, un distacco profondo dalla terra dove sei nato. A nessuno piace migrare. Si fugge perché si è costretti. Questo non dimentichiamolo mai.
Per questo è indispensabile incrementare le politiche di inclusione.
Alle prossime elezioni, barra il simbolo DEMOS e scrivi MACCARO.
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